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Roberto Annoscia

Roberto Annoscia

 

Il 33enne maratoneta keniano Sammy Kiprop Kitwara, vincitore della Maratona di Valencia nel 2017, è stato squalificato per 16 mesi dall’AIU (Atletics Integrity Unit) per essere risultato positivo ad un controllo antidoping dopo aver corso la Maratona di Seul, lo scorso 17 marzo, dove concluse settimo in 2h09:52. 

Il keniano  è risultato positivo alla terbutalina, farmaco broncodilatatore utilizzato per la cura dell’asma e per liberare le vie respiratorie: l’AIU ha confermato che Kitwara ha accettato il provvedimento e che non farà appello, avendo riconosciuto di non aver proceduto alla compilazione del TUE (modulo di esenzione a fini terapeutici), pur dimostrando che l’assunzione era dovuta ad una polmonite documentata da certificati medici. 

Resta a carico dell’atleta anche la mancata conoscenza del fatto che i farmaci assunti costituivano doping, pur avendo egli notevole esperienza di gare e di controlli antidoping. 

Pertanto la sua squalifica  parte proprio dal 17 marzo 2019, e ogni risultato ottenuto dopo quella data è invalidato. 

Nella carriera di Kitwara da ricordare negli ultimi anni, come sopra accennato, la vittoria alla Maratona di Valencia nel 2017 in 2h05:15 (pb), dove l’anno dopo concluse settimo in 2h06:21, mentre nel 2016 fu secondo ad Amsterdam in 2h05:45. Sulla mezza da evidenziare la vittoria a Lisbona nel 2016 in 59:47. 

Squalificati anche il maratoneta marocchino Hassan Laqouahi per quattro anni per Epo, e il maratoneta keniano Philip Sanga Kimutai  per quattro anni per testosterone. 

Sospesi, intanto, il marciatore sudafricano Lebogang Shang positivo al trenbolone e il maratoneta keniano Peter Kwemoi, positivo per EPO.  

 

Martedì, 24 Dicembre 2019 19:59

Modugno (BA) - 5^ Natale in Corsa

22 Dicembre – La bufera di pioggia e vento, scatenatasi appena dopo il via, ha conferito ancor più l’aspetto invernale alla quinta edizione del “Natale in corsa”, la gara che si corre tradizionalmente l’ultima domenica prima del Natale, a Modugno, fattivo centro commerciale a pochi chilometri dal capoluogo pugliese. 

Ad organizzarla la locale Associazione “La Pietra”, che con semplicità e senza troppi orpelli, riesce ad allestire una manifestazione concreta e ben fatta, come nello stile di tutti i soci, a cominciare dal mitico presidente Mimmo Caporusso, sempre attivo e presente, più forte di ogni avversità.

Dopo un anno di migrazione, si ritorna nella tradizionale Piazza Sedile, in pieno centro: la difficoltà più grande è reperire un parcheggio vicino, anche se l’organizzazione consiglia di lasciare le auto in Via Padre Annibale di Francia, praticamente davanti al mercato comunale, facendo qualche passo in più a piedi.

Risolto il problema delle auto, si passa a ritirare pettorali e chip, con iscrizione fissata a 6 euro: un pacco ristoro sarà consegnato nel dopo gara.

A disposizione degli atleti la vicina struttura pubblica di bagni; qualche wc chimico sarebbe stato gradito, anche se tutti i bar della zona sono disponibili a permettere l’accesso ai clienti.

Temperatura freddina, il sole cerca comunque di farsi spazio tra le nubi, si tifa per una giornata soleggiata…

Presenta la manifestazione Giuseppe Zambetta, simpatico e vitale speaker degli eventi di questa società da sempre, che con cuore e buona volontà riesce a dare linfa alla gara.

634 gli iscritti, più una cinquantina di liberi, per questa dodicesima ed ultima tappa del circuito provinciale “Terra di Bari”, che oggi emette gli ultimi verdetti a livello individuale e di società.

Partenza intelligentemente fissata alle ore 9.00: sono giorni di festa, utile e onesto liberare appena possibile le strade, permettendo alla città di vivere liberamente.

Cielo sempre più grigio mentre gli atleti cominciano le rituali operazione di risveglio muscolare, intervallate da auguri, selfie e foto varie.

Zona partenza adeguatamente preparata con “gabbia” iniziale riservata ai primi cinquanta e alle prime venti della precedente tappa del Circuito, a Bitritto: gli atleti hanno il pettorale contrassegnato da uno speciale bollino, con alcune wild card che permettono l’accesso a chi è notoriamente forte, come il buon Mimmo Ricatti, favorito numero uno al maschile.
Favori per Damiana Monfreda al femminile. Vedremo se rispetteranno le… consegne e riusciranno ad imporsi nelle rispettive graduatorie.

Tutto pronto per le ore 9 in punto, un passo indietro richiesto agli atleti per partire regolarmente, la musica sparata e le mani degli atleti che la seguono ritmicamente per riscaldarsi: si attende il comandante dei Vigili per iniziare, mentre il cielo è sempre più minaccioso.

Passa qualche minuto, finalmente è tutto pronto, lo sparo del Giudice starter, gli atleti partono e con loro parte anche la pioggia, inizialmente debole, fino al passaggio degli atleti dopo circa un chilometro, nei pressi della zona partenza; ma per aumentare sempre più di intensità mentre i protagonisti proseguono il loro percorso.

Tracciato veloce, con qualche piccola variazione di pendenza, ma appesantito dal tratto di sterrato di oltre un chilometro, anche perché la pioggia è sempre più forte e costringe a sporcarsi non poco. Progressivamente avviene il rientro in città, ora il pericolo è non scivolare sulla pavimentazione a chianche, prima di lanciarsi nel lungo sprint che conduce a tagliare il traguardo, posto sul punto di avvio, ma in senso contrario.

Tracciato di circa 10000 metri, ben sorvegliato e chiuso al traffico veicolare nonostante la pioggia, con ristoro con bottigliette d’acqua a metà distanza, senza alcun problema insomma.

Un favorito avevamo indicato e Mimmo Ricatti (Terra dello Sport Napoli) non tradisce e vince “comodamente” in 33:48, allungando nella seconda parte, dopo una prima fase di studio. Complimenti al simpatico atleta di Barletta, dotato di una parlantina e di una carica enorme, sempre gentile e disponibile.

Francesco Milella (Pedone Riccardi Bisceglie), non appena tornato a casa per le ferie natalizie, coglie un importante secondo posto in 35:05, seguito dal compagno di team, lo splendido Sabino Gadaleta, esempio di correttezza, terzo in 35:20.

Quarto posto per il professor Carl Victor Rice, il gallese della DOF Amatori Turi, che festeggia al meglio il titolo mondiale del suo Liverpool, con la quarta posizione in 35:31; Simone Colasuonno (Amatori Atletica Acquaviva),con il suo impertinente ciuffo giallo, segue al quinto posto in 35:34, solo quattro secondi avanti al piacevole ritorno del capace Stefano Fornarelli (Atletica Bitritto), sesto.  Il tenace Riccardo Tragno (Pedone Riccardi Bisceglie) è settimo in 35:43, a precedere l’ingegnere oramai piemontese Marco Calò (a casa per il Natale), ottavo in 35:51, e il 17enne Daniele Cappelluti (Amatori Atletica Acquaviva), che allenandosi meglio coglie i relativi frutti, ed è nono in 36:10. Da segnalare la lotta per il decimo posto: Nicola Mastrodonato (Pedone Riccardi Bisceglie), al rientro dopo due mesi di fermo, si rende protagonista di un’ottima rimonta, fino a scivolare a circa un chilometro dal traguardo, con pronto aiuto a rialzarsi offerto da Lorenzo Taldone (Amatori Atletica Acquaviva), che sopraggiunge: la mano porta e presa dal compagno-rivale, trasferisce ad entrambi energia positiva e parte uno spettacolare sprint che si conclude a favore di Taldone in 36:19, due secondi prima di Mastrodonato, con relativo scambio di complimenti, nell’esaltazione del vero sport, fatto di correttezza, amicizia ed agonismo.       

Pronostici rispettati anche in campo femminile: il finale di stagione è tutto di Damiana Monfreda (Amatori Atletica Acquaviva), che domina la gara concludendo quarantanovesima assoluta in 39:49. Piazza d’onore per la grintosissima Milena Casaluce (Nuova Atletica Bitritto) in 41:43, con la combattiva Silvana Iania (Free Runners Molfetta), terza in 42:19, per la gioia di Gaetano Milone, il suo primo tifoso.
Gioventù e forza per il quarto posto della 17enne Angelica Coviello (Nuova Atletica Bitonto) in 43:07, seguita dalla sempre performante Roberta Fiorentino (Atletica Fiamma Giovinazzo), quinta in 43:15, e dal ritorno a “buoni” ritmi di Valeria Cirielli (Amatori Atletica Acquaviva), sesta in 43:45. La brava Stefania Antonaci (Bio Ambra New Age Capurso) è settima in 44:06, seguita dal duo di amiche-rivali Sandra Barbieri (Manzari Casamassima) e Maddalena Carella (La Fenice Casamassima), ottava e nona, ma entrambe in 44:19. Chiude la top ten femminile, la determinata Alessia Bechi (CUS Bari), al traguardo in 44:41.

557 i finisher, tutti giunti sotto la pioggia, con graduatorie chiuse da Vincenzo Mirizzi, l’86enne dell’Atletica Bitritto, in 1h33:26, e da Doriana Mongelli (Amici del Cammino Barletta), in 1h34:08.

Tagliato il traguardo, dopo il ritiro del sacchetto ristoro, segue il momento più bello e conviviale, con il pasta e ceci party, in fumanti piatti offerti conditi da ottimo olio, e accompagnati da bicchieri di buon Primitivo; per gli astemi, da bottiglie di acqua.

Finalmente non piove più, anche il vento si riduce leggermente, e si può procedere alla cerimonia di premiazione, alla presenza del presidente provinciale della Fidal Bari, Francesco De Mattia.

Si comincia con il quadro offerto dal presidente Mimmo Caporusso a Nicola Petranca (DOF Amatori Turi), suggello di tanta amicizia e della lotta a testa alta al Parkinson, regalando momenti di vera commozione a tutti i presenti.

E’ il turno dei due vincitori, Ricatti e Monfreda, premiati con confezione natalizia e (penso) un monile; a seguire, i primi tre di ciascuna categoria, tutti premiati con confezione natalizia di diversa consistenza.

L’estrazione del viaggio offerto dall’agenzia di Viaggi Vivi e Sorridi di Bari, dell’intraprendente Vito Viterbo, premia dopo alcuni tentativi a vuoto (vale solo per i presenti…) Michele Michelucci (Runners del Levante Bari), che correrà la Roma-Ostia.

Per chiudere, è il turno delle prime cinque società per numero complessivo di arrivati, premiate con originalissimo trofeo: domina, come l’intero Circuito, la DOF Amatori Turi con 36 finisher, su Podistica Canusium 2004 (23), Amici Strada del Tesoro Bari (23), Bari Road Runners Club (20) e Runners del Levante Bari (19).  

La foto di gruppo degli organizzatori e la festa  finita: ci si può davvero avvicinare al Natale… in corsa, con i complimenti per gli ottimi e fattivi amici de “La Pietra” Modugno.

Sul sito della Nado Italia, l’agenzia antidoping, il 16 dicembre, è stato pubblicato il seguente comunicato:

La Prima Sezione del Tribunale Nazionale Antidoping, nel procedimento disciplinare a carico del sig. Paolo Rossi (soggetto non tesserato), visti gli artt. 2.1, 4.2.1 delle NSA, afferma la responsabilità dello stesso in ordine agli addebiti ascritti e gli infligge l'inibizione di 4 anni, a decorrere dal 16 dicembre 2019 e con scadenza al 15 dicembre 2023.
Condanna il sig. Rossi al pagamento delle spese del procedimento quantificate forfettariamente in euro 378,00. 

Chiariamo un po’ di cose: Paolo Rossi non è  il campione mondiale di calcio del 1982 (che all'epoca aveva scontato, lui pure, una squalifica, ma per altre cose), né il direttore sportivo ciclistico addirittura radiato (cfr. https://www.federciclismo.it/it/infopage/provvedimenti-disciplinari/ffaaf345-5b52-4031-93b0-6822ff6b9404/), né il comico cabarettista, né chissà quanti altri omonimi, ma il terzo arrivato all’edizione 2019 del Tour Monviso Trail, disputata lo scorso 2 settembre, sulla distanza dei 43 chilometri che aveva percorsi in 5h21:11.

A Rossi sono contestate le violazioni agli articoli 2.1 (“presenza di una sostanza vietata o dei suoi metaboliti o marker nel campione biologico dell’atleta”) e 4.2.1 (“Squalifica per presenza, uso o tentato uso, oppure possesso di sostanze vietate e metodi proibiti”).

Precisa la presa di posizione dell’Associazione sportiva dilettantistica Valle Infernotto e del Comitato organizzatore del Tour Monviso Trail che, pur auspicando che: “l’atleta interessato possa dimostrare la propria estraneità ai fatti contestati”, dichiarano: “Come organizzatori del Trail, ma ancor più come praticanti ed amanti dello sport in generale, prendiamo fermamente le distanze da qualsivoglia forma di doping o di frode che, in qualsiasi modo, venga perpetrata per ingannare soprattutto se stessi e i propri avversari.
Siamo pertanto a ringraziare per il fondamentale ruolo che svolge la Procura Nazionale Antidoping a salvaguardia della ‘purezza’ dello sport in qualsiasi forma esso venga praticato.
Il nostro impegno sarà rafforzato da questa esperienza e sarà nostro obbiettivo quello di promuovere sempre più una pratica sportiva pulita ed onestà
”.

E apprezzabile la decisione degli Organizzatori di offrire alla prossima edizione del Trail, l’ottava, che si svolgerà il 30 agosto 2020, l’iscrizione gratuita a Claudio Garnier e Stefano Marzolino, rispettivamente 4°e 11° classificati e “conseguentemente, penalizzati in riferimento al podio ed alla premiazione individuale prevista per i primi 10 atleti classificati”.

 

 

Giovedì, 19 Dicembre 2019 12:34

Doping: Sarah Giomi si giustifica sui social

Sarah Giomi, il giorno dopo la diffusione della notizia della sua positività

http://podisti.net/index.php/in-evidenza/item/5456-doping-sospesa-sarah-giomi-campionessa-italiana-di-maratona-a-ravenna.html

ha pubblicato sul profilo facebook una dichiarazione, dove sostanzialmente ammette e giustifica la positività… Ecco le sue parole:     

“Eccomi alla fine di una lunga giornata.
Sono stata oggi pomeriggio a Roma alla Procura Nazionale Antidoping, a fornire spiegazioni in merito ad una positivita’ ad un corticosteroide, il prednisone-prednisolone che mi e’ stata riscontrata in occasione di un controllo anti-doping fatto dopo la Maratona di Ravenna dello scorso 10 Novembre.
Le due sostanze sono contenute nel DELTACORTENE, uno dei vari farmaci che utilizzo per curare asma bronchiale ed allergia a pollini e graminacee, patologia dalla quale sono affetta dall’età pediatrica, con prima manifestazione di asma nel 2000, come ho potuto dimostrare al procuratore.

‪A gennaio di quest’anno avevo inoltrato una domanda di esenzione per fini terapeutici (“TUE”) per KENACORT (Triamcinolone acetonide), VENTOLIN (Salbutamolo) e FOSTER (Beclometasone e Formoterolo). Nella domanda, il dottore pneumologo dichiarava anche che “Il trattamento dell’asma bronchiale prevede l’uso di corticosteroidi e broncodilatatori”.

‪Nado Italia mi ha concesso un’esenzione per fini terapeutici relativa al KENACORT, con calendario di assunzione preciso, che ho rispettato assolutamente e ho presentato documentazione che certificasse la regolarità delle iniezioni.
Nella mia ingenuità delle procedure, ho creduto che la concessione del TUE si riferisse a tutti i medicinali che il mio quadro clinico rende necessari (e cioe’: ORALAIR - terapia desensibilizzante- FOSTER spray, KENACORT “in caso di attacco allergico acuto violento”, e DELTACORTENE – come da certificato rilasciato dal Reparto di Fisiopatologia ed Endoscopia Respiratoria del Comprensorio Sanitario di Bolzano).

Raggiunta telefonicamente l’altro ieri dalla Procura Antidoping, ho subito ammesso l’utilizzo di DELTACORTENE, non immaginando nemmeno che fosse un problema perche’ lo immaginavo coperto dal TUE. Ho anche aggiunto che la piu’ recente assunzione pre-gara era avvenuta il giorno prima (sabato 09 Novembre) a colazione, perché il giorno della gara non voglio assumere alcun farmaco, ma non c’entra niente...mi hanno spiegato che il corpo ci mette diversi giorni a espellere il principio attivo e comunque non potevo assumerlo in qualsiasi caso perché non autorizzata.

In sintesi: Ho risposto a tutte le domande con la massima trasparenza alla Procura che credo abbia compreso la buona fede con cui ho fatto ogni passo e l’etica con cui affronto la passione per la corsa.
La procedura prevede la sospensione cautelare in attesa di una posizione da parte del Tribunale Nazionale Anti-doping.
Se vi state chiedendo come fa la campionessa italiana di maratona a non conoscere le procedure, vi scrivo solo che sono un’ atleta “semi-élite” che corre da nemmeno 3 anni, come amatore e appassionata di corsa; non sono seguita da un medico sportivo federale e non ho personale di supporto ad aiutarmi anche solo nella comprensione delle procedure (ho un grande allenatore che vedo di persona un weekend al mese, e non l’ho mai coinvolto nel tema, avendo pensato di aver fatto le cose bene prima di iniziare a farmi seguire da lui), e che quello di Ravenna e’ stato il primo test anti-doping della mia vita.
Ovviamente per me la corsa e’ una passione, non un lavoro, quindi attendo con serenita’ la decisione del Tribunale.
In conclusione: informatevi, informatevi, informatevi! Per uno sport pulito servono procedure, che possono sembrare complesse ma sono necessarie – e la legge non ammette ignoranza. Il personale di Nado Italia e’ a vostra disposizione per spiegarvi tutto, ed evitare che per una negligenza vi roviniate la carriera, anche quando mai vi sareste immaginati di fare qualcosa di sbagliato.

Alla prossima!

E domani per me sarà un altro giorno, un’altra corsa, un altro allenamento!

Sarah”

Non resta che attendere l’evoluzione della situazione, ognuno di noi potrà esprimere il proprio parere, ma, purtroppo per la Giomi, però, come afferma lei stessa nell’ultimo periodo, la legge non ammette ignoranza, soprattutto a certi livelli, anche perché con internet norme e regolamenti sono alla portata di tutti e basta chiamare la NADO per essere informati.  

Un controllo dopo la Maratona di Ravenna del 10 novembre 2019, dove la 34enne di Bolzano Sarah Giomi ha vinto la gara in 2h40:10, con primato personale e laureandosi campionessa italiana, ha portato alla sua sospensione per positività alle sostanze prednisone – prednisolone (un corticosteroide sintetico, usato come antiinfiammatorio nel trattamento di allergie,  artrite, problemi respiratori). In attesa di novità, ecco il comunicato ufficiale di NADO Italia:

La Prima Sezione del TNA, in accoglimento dell’ istanza proposta dalla Procura Nazionale Antidoping, ha provveduto a sospendere in via cautelare la sig.ra Sarah Giomi (tesserata FIDAL) riscontrata positiva alle sostanze Prednisone – Prednisolone a seguito di un controllo disposto dalla NADO Italia al termine della gara di Atletica Leggera “Campionati Italiani di Maratona ”, svoltasi a Ravenna il 10 novembre 2019. 

 

 

Martedì, 17 Dicembre 2019 17:25

Castellaneta (TA) - 18^ Corri Castellaneta

SERVIZIO FOTOGRAFICO - 15 Dicembre - Rinviata per allerta meteo a fine novembre, finalmente la Corri Castellaneta raggiunge la maggiore età con la diciottesima edizione, quella del gran rientro nel Corripuglia, la massima competizione pugliese master di corsa su strada a tappe.
Per l’occasione una nuova location, non più centralissima, ma ottima per spazi e comodità a cominciare dai tanti parcheggi, in zona Parco Valentino.
Larga davvero la sede stradale, bello il colpo d’occhio con i tre archi gonfiabili già alzati, i due azzurri della Depur System di Statte, lo sponsor dell’intero Corripuglia, e quello rosso di un noto brand di articoli tecnici.

In rapidità si definiscono le procedure burocratiche di iscrizione, per poi ritirare, nella piazzetta laterale, i pacchi gara contenenti unicamente prodotti alimentari, con quota fissata a 7 euro, solita tariffa Corripuglia. 
Nella suddetta piazzetta, alcuni wc chimici risolvono anche il tradizionale problema del pre-gara, unitamente ai bagni dei bar presenti sul viale di arrivo, precedentemente sensibilizzati dagli organizzatori.
Già: gli organizzatori, il Club Runner 87, presieduto da Giuseppe Coriglione, con il buon Arcangelo Rizzi in veste di factotum e il professor Agostino De Bellis impegnato, come da tradizione, a far da speaker. Fattiva, comunque, la collaborazione di tutto il gruppo, un gruppo finalmente tornato a darsi degli obiettivi, riportando questa città nel gotha dell’atletica pugliese.

La bella giornata di sole, con temperatura ideale per correre, completa il bel quadro iniziale, con gli atleti che cominciano le operazioni di riscaldamento muscolare colorando le strade.
Ottimamente predisposta la zona partenza, con la gabbia iniziale riservata agli atleti più rapidi, dotati di speciale bollino distintivo e precedentemente selezionati dalla Commissione master della Fidal Puglia: gli atleti vanno ad occupare il proprio settore, magicamente sono tutti dietro la linea di via, per una volta non ci sono problemi.

784 gli iscritti, si decidono oggi le graduatorie finali del Campionato di diverse categorie; la gara è decisiva anche per l’assegnazione delle ultime prove per l’anno 2020, con il Corripuglia ristretto a 18 tappe.

Fantastico il colpo d’occhio, tutto è pronto, si alza la mano del giudice starter ed ecco partire il colpo che decreta l’inizio della corsa.  Si allunga subito il plotone, gli atleti ripassano presto sul punto di via dopo il giro iniziale di 1300 metri e già in testa conduce Mino Albanese, seguito ad un passo da Antonio Di Nunno. In campo femminile è avanti Domy Monfreda, segue Luana Piscopo, le prime posizioni anche femminili sembrano già assegnate, a meno di clamorosi tonfi.

Discesa spaccagambe al 3° km, al quinto si recupera con la mega salita dove “volano” tutti i santi e i volti diventano stravolti, segue poi il tratto di saliscendi continuo, il breve passaggio nel centro cittadino, per poi tornare verso il punto di partenza, in progressiva discesa, con nuova salitella nel finale: percorso di circa 9200 metri, non omologato, tecnico, anche se in tanti lo giudicano meno difficoltoso del vecchio tracciato di una volta.
D’altronde, la morfologia di Castellaneta è questa, non si può spianare il paese, semmai sorprende la descrizione sul regolamento: “circuito pianeggiante”.

Purtroppo, devo segnalare  - come riportatomi da tanti alteti, dai più forti ai più lenti - la presenza di auto sul percorso, frutto di maleducazione da parte di alcuni abitanti e della mancanza di alcuni vigili della Polizia locale, per via di altre due concomitanti manifestazioni in città: gli organizzatori sono profondamente dispiaciuti, chiedendo di porgere le scuse agli atleti, e dicendosi pronti per le prossime edizioni a migliorare anche questo aspetto.

Per il resto tutto bene, ristoro con bottigliette d’acqua a metà distanza, addetti ad indicare continuamente la direzione in un tracciato che si presta ad eventuali sbagli; magari da transennare e nastrare meglio quei tratti dove è possibile accorciare la distanza.

Ma c’è chi non ha bisogno di accorciare perché oggi è tornato a volare: Cosimo “Mino” Albanese, il massafrese tesserato per l’Atletica Crispiano, forse definitivamente fuori dal tunnel del brutto infortunio che lo ha a lungo fermato, va a raccogliere il meritato successo in 30:06. Per Mino solo l’augurio di rivederlo sempre tagliare il traguardo a braccia alzate!

Ennesima grande prova di una stagione strepitosa per Antonio Di Nunno (Atletica Pro Canosa) che taglia il traguardo secondo in 30:43, precedendo il “gemello diverso”, l’ottimo Antonio Di Giulio, sempre Atletica Pro Canosa, terzo in 30:58.

Il cinque a Gaetano Milone e il solito sportivissimo sorriso stampato sul volto di Michele Uva (Free Runners Molfetta), quarto in 31:09; quinto posto per il capace e rientrante Domenico Rotolo (Nadir on the road Putignano) in 32:189, seguito dal tosto Stefano Todisco (Dynamyk palo del Colle), sesto in 32:33, e dall'altra perla della Pro Canosa, Giovanni Acquaviva, settino in 32:48. Segue Giovanni Tinelli (Montedoro Noci), mai domo, ottavo in 32:57, davanti all’incredibile Antonio Francolino (Fiamma Olimpia Palo), che - appena rientrato dall’infortunio - è già nono in 32:59, seguito dal coriaceo Domenico Squicciarini (Atletica Adelfia), decimo in 33:14.

Tra le donne, monologo di Damiana Monfreda (Amatori Atletica Acquaviva) che parte e conclude in testa, tagliando il traguardo in 36:14; secondo posto per la rivelazione 2019, Luana Piscopo (Dream Team Bari) in 37:06, che precede la sportivamente bellicosa Rosa di Tacchio (Maratoneti Andriesi), terza in 39:23.

Roberta Fiorentino (Atletica Fiamma Giovinazzo), sempre combattiva, è quarta in 39:43, davanti ad un’altra ottima protagonista della stagione, Nicoletta Ferrante (Assi Trani), quinta in 39:44, seguita dalla sempre affidabile Rita Simone (Nadir on the road Putignano), sesta in 40:10. Al settimo posto, ecco la grintosa Angela Tenerelli (Gioia Running), che chiude in 40:26, a precedere la regolare Tiziana Lamacchia (LaPpietra Modugno), ottava in 40:32, la volitiva Ilenia Filareti (Pod. Amatori Policoro), nona in 40:34, e la tenace Marica De Pinto (Assi Trani), decima in 40:38.

705 i finisher, chiudono la graduatoria Mario Buonsante (Amatori Putignano), in 1:14:37, e la presidentissima della Correre è salute Mottola, Marisa Ciquera, al passo in 1:19:52.

Pregevole il ristoro finale con fette di focaccia, confezione di tre mozzarelline, frutta e ad acqua; peccato che al solito ci siano gli scorretti: c’è chi mangia per dieci e chi, gli ultimi, a malapena trovano qualcosa…

Con l’efficiente lavoro di Giudici ed addetti Fidal al rilevamento elettronico e visivo (con telecamere), le graduatorie son presto pronte e si procede alla relativa premiazione. Alla presenza del locale vice sindaco, Anna Rita D’Ettorre, si comincia logicamente dai vincitori Mino Albanese e Damiana Monfreda: per loro la consegna di uno splendido trofeo.

A seguire la premiazione dei primi (cinque fino alla SM70 e alla SF60, poi tre per le restanti), con consegna di coppa a tutti i meritevoli, con diversi mugugni di chi preferisce premi in natura alle solite coppe (la consegna di coppe è da sempre una caratteristica di questa manifestazione, motivo per il quale in tanti non si sono nemmeno iscritti, preferendo un classico allenamento…).

Ultimo atto ufficiale la consegna di una bella targa alle prime cinque società per numero di arrivati: vince l’Atletica San Giovanni Bosco Palagianello con 41 finisher, su Nadir on the road Putignano (41), Happy Runners Altamura (37), Amatori Putignano (36) e Taranto Sportiva (31).

I saluti finali, l’appuntamento alla prossima edizione, nella speranza che sia nuovamente di Corripuglia.

Apprezzabili i miglioramenti e i cambiamenti apportati alla manifestazione dagli organizzatori: un ulteriore passo avanti, con la chiusura ottimizzata del percorso, e un 'regalino' da aggiungere o in sostituzione delle coppe porterebbe al salto di qualità e di apprezzamento di questa manifestazione. Se poi si omologasse anche il percorso, sarebbe il massimo.

Intanto, accontentiamoci del ritorno della Runner 87 fra le società in lotta nel Corripuglia: il resto verrà da sé!

15 Dicembre - Drammatico finale per la mezza maratona di Latina: Ciro Imparato, podista 48enne residente a Borgo Montenero (tra Terracina e San Felice Circeo), è deceduto poco dopo aver tagliato il traguardo.

Ciro, tesserato per la Podistica Pontinia, che tutti definiscono in buone condizioni fisiche, conclusa la distanza si è improvvisamente accasciato: prontamente soccorso e trasferito all’ospedale Santa Maria Goretti  di Latina in ambulanza, è  purtroppo morto, tra la disperazione della famiglia, dei compagni di squadra, dei conoscenti e dei podisti tutti. Al momento non si conoscono le cause che hanno portato al tragico decesso.

Questo il messaggio riportato su Facebook nel profilo della società organizzatrice, la Opes Latina: Non avremmo mai voluto che questa giornata di sport finisse così! Siamo senza parole e non ne troviamo di giuste per ciò che è accaduto al nostro amico runner Ciro. Ci stringiamo al dolore della famiglia sportiva Podistica Pontinia e di Daniela. Oggi cala il silenzio per "In corsa libera" e "Atletica Latina 80". Affranti dal dolore. Ciao Ciro. 

Al cordoglio si unisce il Comitato Territoriale Uisp di Latina:

Ciro era un componente della nostra famiglia. Un amico di tutti, tanto amato per la sua passione e la sua simpatia. Lascerà un vuoto incolmabile in ognuno di noi. A nome di tutti i tesserati e dei vertici nazionali e regionali dell’Uisp siamo vicini ai suoi cari, alla sua compagna Daniela e alla Podistica Pontinia, la sua società.

Lo scomparso, persona molto nota e apprezzata nell'ambiente, aveva scoperto  il podismo dopo aver lasciato il calcio. Chi lo conosceva ne ricorda il  sorriso e la propensione alla battuta. Questa maratonina di Latina doveva essere per lui l'ultima gara dell'anno.

Il Golden Gala 2020 potrebbe clamorosamente tenersi a Napoli o a Firenze, data l’impossibilità di svolgersi nella sede storica di Roma, con l’Olimpico impraticabile per lavori per gli Europei di calcio, e nell'eventualità che l’Arena di Milano (riserva designata) non sia ancora pronta per la data del 28 maggio. La decisione sarà presa nel prossimo Consiglio della Fidal in programma il 20 dicembre.

Questa la dichiarazione di Alfio Giomi, il presidente della Fidal: "Nel prossimo Consiglio Federale verrà decisa la sede del Golden Gala 2020. Come noto non potrà svolgersi all’Olimpico poiché lo stesso sarà oggetto di lavori in vista degli Europei di calcio, la sede alternativa è stata individuata da tempo nell’Arena di Milano dove sono in corso i lavori di rifacimento della pista che stanno rispettando i tempi previsti e che saranno completati nel mese di aprile. L’assetto di un campo che ospita un meeting della Diamond League come il Golden Gala prevede requisiti che in un impianto che ha i vincoli dell’Arena non è facile superare. A tal proposito in totale sintonia con l’Amministrazione Comunale stiamo valutando la percentuale di rischio che non tutto possa essere pronto per il 28 maggio. A tal fine sono stati presi contatti informali a Napoli e Firenze come alternative nell’ordine per lo svolgimento del Golden Gala 2020".

 

Mercoledì, 11 Dicembre 2019 13:36

Sanremo (IM) - 3^ Sanremo Marathon

8 Dicembre - Finalmente senza pioggia, anzi con un timido sole, si è corsa la terza edizione della Sanremo Marathon che ha registrato il successo di Marco Tiraboschi (La Recastello Radici Gruop) in 2h42:43, dopo una rimonta nella seconda parte di gara su Diego Saltalamacchia (Podistica Torino), a lungo al comando e che ha concluso in seconda posizione in 2h46:28. Terzo il francese Jerome Sordello, in 2h46:32.

Tra le donne, netto dominio della francese Manon Martinache che senza difficoltà si afferma in 2h57:54, davanti a Francesca Rimonda (Vigonechecorre), seconda in 3h11:59, e a Maura Beretta (Runner Team 99), terza in 3h13:54.

375 i finisher.

Nella concomitante 10km vittoria di Maurizio Fiorini in 33:47 su David Dellerex, secondo in 34:01, e Gabriele Benedetti, terzo in 34:32. Tra le donne si è imposta Juliet Champion in 40:02 su Camille Corniglion, seconda in 43:04, e Sveva Assembri, terza in 43:05.

323 i finisher.

Alla 10 km hanno partecipato anche l’ultramaratoneta Lorenzo Trincheri, che ha chiuso 8° in 36:08 dietro il figlio Alessio, promessa azzurra del triathlon,  settimo in 36:05. In gara anche l’ex calciatore del Genoa e del Napoli Giandomenico Mesto, al traguardo 84^ in 46:55; e il vicesindaco e assessore allo sport di Sanremo, Alessandro Sindoni, 114° in 48:24.   

Organizzata dalla Pro San Pietro Sanremo, la maratona è partita da Sanremo, in Piazza Colombo, e sfruttando la  pista ciclabile del Parco Costiero Riviera dei Fiori, ha attraversato i comuni di Arma di Taggia ed Ospedaletti, per far ritorno a Sanremo, a Pian di Poma, dove era fissato l’arrivo e si sono svolte le premiazioni.

Importanti le parole del citato vicesindaco runner, Alessandro Sindoni: “La maratona si corre su una ciclabile a bordo mare e, secondo me, è la vetrina più bella che Sanremo possa avere per manifestazioni sportive di questo genere. Abbiamo una maratona stupenda e non potremmo fare nulla senza gli organizzatori e i volontari che con passione si sono occupati di tutto”.

Non si finisce mai di venire a conoscenza di episodi vergognosi anche durante le gare podistiche: nell’ultimo fine settimana negli Stati Uniti, a Savannah (Georgia), durante una corsa amatoriale, un corridore ha palpeggiato il posteriore di una giornalista che seguiva la gara ed era in diretta televisiva durante il passaggio degli atleti.

L’uomo, identificato grazie al pettorale, è il 42enne Tommy Callaway, che ha approfittato della situazione per toccare la 23enne Alex Bozarjian, inviata dell’emittente televisiva WSAV-TV.

Il tutto durante la Savannah Run Bridge: alla vista della telecamera, gran parte dei podisti si è avvicinata e ha salutato, invece, il suddetto Callaway, dopo essersi avvicinato, ha messo le mani sulla giornalista, per poi tornare tranquillamente a correre.

Grande professionalità da parte dell’inviata, che ha continuato come se non fosse successo nulla e ha portato a termine la diretta, per poi pubblicare su twitter un messaggio di rabbia rivolto al molestatore:  "To the man who smacked my butt on live TV this morning: You violated, objectified, and embarrassed me. No woman should EVER have to put up with this at work or anywhere!! Do better. https://twitter.com/grrrlzilla/status/1203306427818926081 “Mi hai fatto violenza, mi hai oggettificato e mi hai messo in imbarazzo. Nessuna donna dovrebbe mai avere a che fare con questo, né sul lavoro né in altre circostanze», ricevendo la solidarietà dei colleghi e di migliaia di telespettatori.

L’uomo è stato radiato da tutti gli eventi podistici statunitensi (fonte: heawy.com).

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