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Rodolfo Lollini

Rodolfo Lollini

Martedì, 24 Aprile 2018 00:12

Milano – 7^ Corsa di Kevin

Pochi istanti prima delle 10 salgono in aria i palloncini liberati dai ragazzi. Sono un omaggio a Kevin, strappato alla vita in giovanissima età. Lui che pensava al basket e che nemmeno s’immaginava esistesse una parola così brutta come leucemia. Sono circa 600 persone che hanno deciso di rendergli omaggio lo scorso 22 Aprile, correndo o semplicemente passeggiando per tutto il parco di Trenno.

Si parte dalla palestra Cappelli Sforza che da qualche anno è risorta a nuova vita. La brillante gestione della Polisportiva Garegnano ha prodotto restauri, nuovi spazi, migliorie ed una variegata proposta sportiva e culturale molto apprezzata dagli abitanti del quartiere. Siamo certi che farebbero rifiorire anche qualche pista di atletica del milanese, con risultati nettamente migliori rispetto agli attuali gestori.

I percorsi proposti sono due, da 4 e da 8 chilometri circa, con diverse categorie in funzione dell’età. Da soli oppure correndo in “family”. Ai nastri di partenza si va dal bimbo di 5 mesi al nonno ottantanovenne. Trattandosi di una marcia amatoriale non viene invasa la sede stradale. Tramite la ciclabile si entra ed esce dal polmone verde che la domenica è molto affollato da calciatori, passeggiatori ed altri runner. I più veloci del giro lungo finiscono per incontrare la parte finale del gruppone, ma non è proprio il caso di agitarsi troppo, perché siamo ad una festa.

Fa già parecchio caldo ed il ristoro finale è molto gradito. Sul percorso le fontanelle comunali fanno il resto. Malgrado non fosse prevista una quota d’iscrizione, c’è anche in regalo una maglietta commemorativa. E’ comunque possibile e gradito fare un’offerta che consentirà di raccogliere 5200 euro. Ricavato interamente devoluto al Comitato Maria Letizia Verga che studia e cura la leucemia del bambino. Gli organizzatori ringraziano il Municipio 8 per il patrocinio ed il contributo, indispensabili per la riuscita della manifestazione.

Perdonateci la retorica, ma è stata proprio una bella festa dell’atletica sabato 14 Aprile. La 3^ Rassegna Giovanile Bimbi in Pista ha raccolto presso l’Arena Civica oltre 400 ragazzini che si sono divertiti correndo, saltando in lungo e provando a lanciare. Tanti genitori a gremire le tribune in un pomeriggio soleggiato, ideale per una manifestazione di questo genere. Tutti i nostri complimenti all’Atletica Ambrosiana, al GP Tiremm Inanz ed all’Atletica Meneghina per la perfetta organizzazione. A seguire è venuto il turno della terza prova del Club del Miglio, il 28° Miglio Ambrosiano, con circa duecento atleti ai nastri di partenza. Si è iniziato con il solito antipasto di gare giovanili su distanze inferiori. Quando si è passati alla distanza anglosassone, meritevole di recensione il primo degli Allievi, Gabriele Ferrario della SAO Cornaredo, che ha chiuso in 4’52”86. La pista milanese è molto dura e suggerisce ai più di rinunciare alle scarpe chiodate. Non di meno questa durezza regala reattività a chi ha della birra da spendere ed infatti anche questa volta il Club mostra il suo vizietto, ovvero i record. Sono Enzo Capuzzo (AVIS Pavia) che con 6’41”42 si regala la nuova Miglior Prestazione Italiana SM75, imitato da Oscar Iacoboni (Euroatletica 2002) che lima qualche millesimo alla MPI degli SM 80 con 7’51”32. Anche senza record, non è mancata la battaglia in tutte le manche. A questo proposito da segnalare la vittoria nella batteria Elite di Massimo Pellegrini (Atletica Brescia Marathon) che in 4’44”00 ha avuto la meglio su Daniele Rocco e Fabio Sbrofatti della Vighenzi Padenghe.

Per il dettaglio dei risultati cliccate qui. Purtroppo qualche protagonista è stato depennato dalla lista a causa di un disguido relativo alle visite mediche che speriamo possa essere prontamente risolto.

Abbandoniamo lo storico impianto soddisfatti come sempre. Malgrado la quota economica e la gratuità per le giovanili, ci scappa pure un pacco gara. Adesso il Club si prende un mesetto di vacanza. Prossimo appuntamento sempre a Milano, ma sull’anello azzurro del Campo XXV Aprile, dove il prossimo 12 Maggio si correrà il 7° Happy Mile.

Nel nostro pezzo su Pioltello avevamo chiamato i record e puntualmente sono arrivati. Dopo la prima prova del Club del Miglio senza che si registrassero nuovi primati nazionali, o come più correttamente bisognerebbe dire MPI, migliori prestazioni italiane, ecco arrivare due record. Il trucco c’è e si vede. E’ la nuova pista della cittadina pavese che da una bella spinta. Sabato 7 Aprile sono in diversi ad approfittarne, tra cui la coppia d’assi formata da:

Enzo Capuzzo (AVIS Pavia) nuova MPI SM75 con 6’48”96 (quarto da sinistra nella foto)

Oscar Iacoboni (Euroatletica 2002) nuova MPI SM 80 con 7’51”56 (terzo da sinistra nella foto)

Molto interessante anche la manche elite dove è stato un piacere veder correre Machmach Abdessalam (4’18”82) e Yally Mamadou (4’26”58). I due rappresentanti dell’Athletic Club 96 Alperia, insieme a Luca Ferro (Cento Torri Pavia – 4’27”56) hanno dato vita ad una batteria molto combattuta

Giornata sufficientemente calda, ma non è la temperatura che da fastidio. E’ il vento che soffia in senso contrario sul rettilineo opposto alle tribune a consigliare di correre coperti.

Buona anche la partecipazione numerica all’evento, con circa duecento classificati, grazie al contributo degli atleti di casa, stimolati anche dall’inserimento della manifestazione nel calendario dei circuiti provinciali. Torniamo a casa con una bottiglia del buonissimo Barbera dell’Oltrepò e poco tempo per riflettere e preparare la terza gara. Si ritorna in pista già sabato prossimo all’Arena Brera a Milano, per il 28° Miglio Ambrosiano.

(N.d.A. in origine l'articolo segnalava anche una terza MPI, ma a seguito di un successivo controllo sul cronometraggio saranno verosimilmente "omologate" sole le due indicate ora nel pezzo, dopo la modifica odierna. R.Lollini 13/4/2018)

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I prodomi del conflitto c’erano tutti. A cominciare dal periodo. Finito l’inverno e le sue manifestazioni di cross, arriva il momento delle gare in pista. Così come i protagonisti, perché se le condizioni climatiche non impediscono che atleti elite ed amatori escano 365 giorni all’anno, di certo con il clima temperato anche i più pigri si riallacciano le scarpe. A questo aggiungiamo il fiorire di nuove iniziative di proselitismo nel running, a supporto di marchi commerciali o gare ed il gioco è fatto.

Gli anelli milanesi sono ormai all’ingorgo. Troppa gente su un numero limitato d’impianti cittadini. In provincia si ragiona ancora, ma certo per chi opera in città è impensabile dirottare il ritrovo presso impianti che non sono serviti adeguatamente dai mezzi pubblici. E così si finisce tutti insieme, poco appassionatamente, vicini ad una fermata della metropolitana: Arena Civica, Giuriati, Campo XXV Aprile tra i principali teatri dello scontro. Oltre all’affollamento c’è una questione di cultura sportiva e di conoscenza dei regolamenti degli impianti. Inesistente. Così la prima corsia viene invasa da chiunque. Gente che viaggia a 6 minuti al chilometro, magari anche contromano, rischiando non solo il tamponamento ma addirittura il frontale. Come ogni tanto capita quando l’ubriaco o il drogato di turno infila la tangenziale nel verso sbagliato. Oppure quando ci ritroviamo davanti a 70 all’ora il signore con cappello che viaggia tutto a sinistra sebbene l’autostrada disponga di 4 corsie. Alcuni runner sono gli stessi che alle gare su strada si piazzano davanti ed allo start procedono a braccetto con amici a velocità da lumache. Tutto questo malgrado buon senso ed addirittura dei cartelli, come quello in copertina.

Recentemente è “esploso” anche Giorgio Rondelli dalle colonne di un quotidiano sportivo per descrivere vizi e virtù di parvenù, amatori cosiddetti evoluti insieme ad atleti di prima fascia o in qualche caso presunta tale, aggiungiamo noi. Il miscuglio che ne deriva è esplosivo anche se fortunatamente per il momento il conflitto resta sul piano verbale. Da parte nostra, oltre a suggerire comprensione ai più veloci ed educazione ai più lenti, ricordiamo che i parchi sono pieni di circuiti dove sono riportate le indicazioni ogni 100 metri e che un “lavoro” si può fare anche con un GPS se non si punta alle olimpiadi, ma soltanto al campionato lombardo master. Poi si potrebbe chiedere all’amministrazione comunale di aprire nuovi impianti o chiederli come onere di urbanizzazione alle prossime gettate di cemento, ma siccome fino ad ora abbiamo cercato di essere costruttivi, non vogliamo buttarla in vacca proprio alla fine.

Continua la tradizione che vuole Pioltello come prima tappa annuale per gli appassionati dei 1609 metri. Anche quest’anno il Club riparte dall’ormai consumato anello milanese, con un programma collaudato e molto apprezzato dagli oltre duecento runner di tutte le età che non hanno voluto mancare all’appuntamento. Sulle ampie tribune siamo quasi al tutto esaurito, in un pomeriggio soleggiato ma non caldissimo.

Batterie in generale molto combattute, anche se, in qualche caso, il sospetto è che i leader pensino al piazzamento, ma anche a salvare la gamba in vista degli impegni domenicali, Stramilano in primis. Infatti per stavolta non si registrano record nazionali, un’abitudine che la dice lunga sul livello tecnico del circuito. In ogni caso l’appuntamento è solo rimandato alle prossime occasioni. A livello cronometrico segnaliamo allora un giovane, il cadetto Michele Galvani (Daini Carate) che corre i 1000 metri in 2’51”98 ed il decano Oscar Jacoboni (Euroatletica 2002) che con 8’02”20 non va lontano dal primato italiano SM80 sul miglio. Stessa cosa dicasi per Paolo Gatti. L’alfiere dei Daini Carate chiude in 5’21”26. Una media di 3’20” al chilometro per un over 60: non male. In questo link troverete tutte le classifiche.

La giornata di sabato 24 Marzo è stata pienissima, in quanto al termine del programma di tappa si sono svolte anche le premiazioni della classifica finale 2017. In generale, tra riconoscimenti di giornata, premi finali e generosi pacchi gara per tutti, nessuno è uscito dall’impianto di via Piemonte a mani vuote.

Unica nota negativa il furto di una borsa in un’auto parcheggiata. Ad esclusione dei valori, gli effetti personali sono stati successivamente ritrovati dalle forze dell’ordine che sono risaliti al proprietario proprio grazie al “Passaporto del Club del Miglio”, rinvenuto insieme agli effetti personali del malcapitato.

La prossima tappa avrà luogo a Voghera, dove la riunione compie trent’anni, grazie alla costanza dell’Atletica Iriense. Arrivederci al 7 Aprile.

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In assenza di grandi prestazioni dei top runner nel weekend appena trascorso, torniamo ad occuparci degli atleti master, perché è giusto che ogni tanto anche loro salgano all’onore delle prime pagine.
Oggi i riflettori sono puntati su Giuseppe Tundo, almeno per cinque ragioni che andiamo ad elencare qui di seguito.

Il primo motivo può sembrare banale - ma lo è solo per chi non ha mai superato questa prova -: domenica scorsa Giuseppe ha completato la maratona di Cagliari. E coprire 42195 metri merita sempre rispetto. Bravo lui e tutti i finisher, a prescindere da ogni altra considerazione tecnica.

Al secondo posto di questa lista (che non segue l’ordine d’importanza): se le informazioni che ci sono pervenute sono corrette, si tratta della numero seicento, quindi i migliori complimenti a questo decano della distanza regina.

Terzo motivo, perché gli anni pesano: l’atleta del CRAL Italtel conta ben 68 primavere e dunque la sua impresa va valutata anche tenendo in considerazione questo fondamentale parametro.

Quarto aspetto da segnalare è quello relativo al tempo finale di 4h08’15”. Oltre al fatto che correre a 10 km/ora una maratona non è da tutti, specialmente a quell’età, va sottolineato che negli ultimi anni i suoi crono su analoga distanza si avvicinavano alle cinque ore, come documentato dalla banca dati della FIDAL.

La quinta considerazione che vogliamo evidenziare è sempre di carattere cronometrico ed è relativa ad un suo tempo parziale. Pensate che per percorrere gli 11097 metri che separavano il tappeto di rilevazione dei dieci chilometri da quello di metà gara (vedere sotto il relativo link), Tundo ha impiegato 47’13”, alla media di 4’15” al chilometro, ovvero ad oltre 14 km/ora! https://www.tds-live.com/ns/index.jsp?login&password&is_domenica=0&nextRaceId&dpbib&dpcat&dpsex&serviziol&pageType=1&id=9993&servizio=000&locale=1040

Nella seconda parte di gara il ritmo è notevolmente calato; d’altro canto, dopo la zampata appena descritta, era prevedibile. Tuttavia Tundo, con mestiere e perseveranza, non ha mollato. Malgrado il percorso fosse molto tortuoso, come mostrano le immagini in apertura, l’atleta  non si è perso d’animo: ha tenuto la barra dritta, ha evitato di sbagliare strada, ha resistito alle sirene che lo invitavano a ritornare subito al traguardo ed ha portato in porto la nave per la seicentesima volta (più o meno: al 31 dicembre le sue maratone e ultra registrate erano 574). Chapeau!

 

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Oltre alla famosissima maratona all’aperto, da tre anni New York accoglie anche una versione indoor. Quarantadue chilometri che tradotti sulla pista da 200 metri, si trasformano in ben 211 giri. Sebbene possa sembrar strano, la maratona indoor non è certo una novità di questi ultimi tempi. Dorando Pietri, dopo i giochi olimpici del 1908, campò per molti anni negli USA sfidando diversi avversari ed ingaggiando una lunga serie di rivincite con Johnny Hayes, la medaglia d’oro di Londra dopo la sua squalifica. Il tutto quasi sempre al coperto e come motore di un enorme giro di scommesse.

La riunione si è svolta in questo weekend, all’Armory Track, la pista che ha raccolto l’eredità del Madison Square Garden per questo tipo di gare. Questa corsa claustrofobica ha anche qualche vantaggio, in quanto vento e freddo rimangono fuori dalla porta. Inoltre ogni ora è consentito di cambiare la direzione in cui si corre, onde evitare infortuni. A ciò si aggiunge la musica, che secondo alcuni partecipanti è capace di dare una carica supplementare, in aggiunta a quella del pubblico.

Prima che alziate la mano domandando com'è possibile che i giudici da un lato vietino le cuffiette e poi in questo caso consentano la musica, ci teniamo a precisare che sul fatto che questi record siano riconosciuti dalla federazione mondiale abbiamo qualche dubbio. Se si cercano sul sito IAAF, in effetti non se ne trova traccia.

Come già avvenuto nelle precedenti tre occasioni, anche questa volta è andato tutto come da copione ed i due primati, maschile e femminile, sono stati nuovamente abbassati da Malcom Richards (2h19:01) e Lindsey Scherf (2h40:55). Certamente questi over trenta non sono atleti di primissima fascia, però tra vittoria e bonus record entrambi si sono messi in tasca 7000 dollari. L’anno scorso il montepremi per i vincitori con record era di 6000 dollari. Anche in questo caso un nuovo record.

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Giovedì, 15 Marzo 2018 15:03

Fateli correre ad Auschwitz!

La cartolina in copertina proviene da Brivio, piccola cittadina del lecchese affacciata sul fiume Adda che domenica scorsa ha ospitato nelle vie del centro cittadino una gara organizzata dal CSI. Protagonisti tanti ragazzi e bambini.

Il blocco del centro cittadino ha provocato qualche mugugno, ma un residente si è lasciato andare ad una protesta inaccettabile. Sul gruppo “Sei di Brivio se…” di un noto social media, ha invitato i ragazzi ad andare a correre nel tristemente famoso campo di concentramento. Immediatamente molti utenti hanno protestato per quelle parole francamente inaccettabili. Il post è stato frettolosamente ritirato e l’autore si è scusato. Il sindaco della cittadina non ha tuttavia ritenute sufficienti le scuse e lo ha denunciato.

Dopo esserci uniti al coro di censura, permetteteci alcune considerazioni su questa vicenda. La prima è che purtroppo la tolleranza di certi automobilisti, quando vengono bloccati da delle manifestazioni sportive è molto bassa e non ha confini. Perchè qui non ci trovavamo nella grande metropoli, bensì in un piccolo centro. La seconda è un esame di coscienza per chi organizza. Senza entrare nel caso specifico, quando mettiamo in piedi una gara, siamo sicuri di fornire adeguata e preventiva informazione circa i blocchi stradali ai residenti?

I runners hanno un cuore grande e non ci riferiamo alle dimensioni del muscolo cardiaco, quanto alla loro generosità, che sapranno certamente dimostrare anche questa volta, mettendo a disposizione materiale che hanno in surplus, oppure con offerte in denaro. A tal proposito oggi intervistiamo Tommaso Ravà che promuove un progetto di sostegno all'attività sportiva di ragazzi e ragazze del Ciad.

Allora Tommaso, raccontaci qualcosa di Te: Io sono nato e cresciuto in Africa ed in seguito tornato in Italia. Lavoro nell’agenzia viaggi della mia famiglia e per motivi professionali visito ancora questo continente. Dopo la mia carriera giovanile, con grande divertimento e senza obiettivi cronometrici, da un anno ho ripreso a correre. Così facendo, durante i soggiorni africani, mentre mi allenavo, sono entrato in contatto con il mondo dei corridori ciadiani.

Come sono questi ragazzi e com’è la situazione in Ciad? Sono restato colpito, oltre che dall’enorme potenziale, dal loro attaccamento allo sport. Si allenano tutti i giorni imitando i loro idoli, Bolt e Mo Farah su tutti, aspettando un'immaginaria competizione che non arriva quasi mai. Una, al massimo due gare l'anno, dato che la FTA, la Federazione locale non ha fondi, anche se ho conosciuto il Presidente Federale, Hisseine Ngaro che si sta dando da fare per rilanciare il movimento. Tornando ai ragazzi, l'attaccamento allo sport li tiene lontani dalle insidie legate a droga, alcool e delinquenza. Corrono spesso a piedi nudi o con scarpe di fortuna e vestiti in maniera bizzarra. Aldilà del ragazzo che sto cercando di fare partecipare alla StraMilano (stiamo ultimando i permessi ed è un iter difficile ed insidioso), mi sono impegnato a dare loro una mano con la raccolta di materiale tecnico usato (scarpe, calze, tute, magliette e pantaloncini e quanto altro utile ad un/una runner). Sto creando una ONLUS che presto sarà attiva, ma intanto ho già portato parecchio materiale grazie all'aiuto di amici podisti. Una raccolta l'ho fatta anche grazie a Matteo Vecchia di DonKenyaRun che mi ha gentilmente aiutato.

Vuoi ringraziare qualcun altro? Sicuramente Giorgio Rondelli che mi ha fornito dei programmi di allenamento ed introdotto al Presidente della Stramilano Aldo Gelosa. Anche lui mi sta aiutando per ottenere il visto per il ragazzo che dovrebbe correre questa gara.

In pratica, come possiamo aiutarVi? Partirò per il Ciad il 3 aprile e se ce la facessimo sarebbe molto bello. Chiaramente consegnerò personalmente il materiale, documentando questo momento con foto e video. Chi gentilmente ha qualcosa da poter donare, può consegnare il materiale (qualsiasi taglia e numero, contenuto in un sacchetto) entro il 24 marzo 2018 al campo Giuriati (via Ponzio 133 – Milano) al personale in reception, che collabora all'iniziativa e che ringraziamo per la disponibilità.

Non mancheremo. Per ulteriori informazioni vuoi darci l’indirizzo di Spazi d’Avventura? Via Capranica, 16 - 20131 - Milano tel. +39 02 70 637138 www.spazidavventura.com

Buon viaggio! Grazie. Vi allego una foto dei ragazzi. Nel gruppo ce n'è uno di 20 anni con un PB di 46"70 sui 400m, uno da 1h04'47'' sulla mezza ed un altro da 1h06'07'' sulla stessa distanza.

Venerdì, 09 Marzo 2018 09:19

Club del Miglio – Le novità 2018

Intervistiamo oggi Fulvio Frazzei, “The voice of the Mile” ma non solo, in quanto oltre ad essere lo speaker, è una delle menti organizzative del CdM, il Club del Miglio.

Fulvio, prima di tutto, spiegaci in breve il CdM: “Nato alcuni anni fa dalla passione per questo tipo di specialità da parte di alcune Società lombarde, il CdM si rivolge a tutti coloro che hanno avuto a che fare con questa prova classica o vorranno cimentarsi nel prossimo futuro, proponendo anche nel 2018 un circuito di prove aventi lo stesso regolamento e una classifica finale comune che premierà le società e gli atleti sia per la prestazione che per la partecipazione”.

Bisogna essere dei professionisti della pista o gente che va forte? “No, no, no: nulla di più sbagliato. Si gareggia per divertimento e l’unico vero avversario può essere il record personale, per il resto s’instaura un clima di amicizia e sano cameratismo”.

Quindi vanno tutti piano? “Abbiamo anche delle eccellenze, come testimoniato dai record nazionali di categoria che vengono siglati ad ogni edizione, ma Ti posso assicurare che ci sono applausi per tutti”.

Dove si gareggerà? “Si resta in Lombardia, ma correremo in ben sei province: Brescia, Lodi, Milano, Monza-Brianza, Pavia e Sondrio. Saranno sempre dieci tappe, da marzo ad ottobre, tutte collocate nel calendario Regionale FIDAL. Proprio per questo motivo nel logo abbiamo inserito la regione e corsie di colori differenti per ricordare che si corre anche fuori dalla pista”.

Vogliamo ricordare le tappe? "Il 24/03/2018 cominceremo con il 19° Miglio di Piero a Pioltello (MI), organizzato da Athletic Team. Alla fine della manifestazione si svolgeranno anche le premiazioni del 2017. Il 30° Miglio Città di Voghera (PV) è in programma sulla pista del Centro Giovani di Voghera il 7/04/2018. L’organizzazione, come sempre, è curata dall’Atletica Iriense. Il 14/04/2018 saranno l’Atletica Ambrosiana, il Gruppo Podistico Tiremm Innanz e l’Atletica Meneghina ad accoglierci nella prestigiosa cornice dell’Arena Civica di Milano per il 28° Miglio Ambrosiano. Il 12/05/2017 si torna a Milano per il 7° Happy Mile Running Contest organizzato da Happy Runner Club. L’appuntamento è sulla veloce pista azzurra del Centro Sportivo XXV Aprile. La prima prova su strada, il 9° Miglio Misintese a cura dell’Atletica Gisa, è in programma il 26/05/2018 sul pavé di Misinto (MB). Prima della pausa estiva si festeggia la 16^ edizione del Miglio della Bassa Lodigiana. Organizzato dalla B&RC, si correrà il 2/06/2018 lungo le strade di Castiglione d’Adda (LO). Alla ripresa, l’8/9/2018 c’è un gradito ritorno: all’interno dell’istituto Sacra Famiglia, Running Club Cesanese e ASD Giocare organizzano il “1° Miglio” di una nuova e speriamo lunga serie a Cesano Boscone (MI) Per il 19° Miglio di Lonato organizzato dall’Atletica Lonato, dopo due edizioni in campagna, il 15/09/2018 il circuito ritorna nel centro cittadino della cittadina bresciana. Il 2° Miglio della Brisaola, organizzato dal GP Valchiavenna, si corre sulla pista azzurra di Chiavenna (SO) il 6/10/2018. Si chiuderà il 13/10/2018 in casa dei Daini, sul tartan di Carate Brianza (MB) con il 7° Miglio Gino Riva".

Novità nell’accordo con la FIDAL? “In sintesi, con l'accordo in federazione abbiamo derogato sulla partecipazioni di atleti EPS in tutte le nostre prove sia su strada che in pista mentre gli atleti in possesso di runcard potranno gareggiare solo alle gare su strada. Via libera agli atleti esordienti da tutte le province senza premiazioni e classifiche di merito e conferma dei 1000 metri per Ragazzi e Cadetti”.

E il passaporto? “Confermatissimo e richiestissimo. E’ una sorta di abbonamento che assegna un pettorale personalizzato, regala la maglia del circuito, consente dei risparmi su acquisti di materiale tecnico e semplifica le modalità d’iscrizione alle varie tappe, anche in questo caso risparmiando. Inoltre da quest’anno regala anche l’iscrizione gratuita a tre prove sul miglio extra calendario, in programma a Genova, Castel Guelfo (BO) e Villa Carcina (BS) Imperdibile per gli habitué del CdM”.

Grazie Fulvio, quando ci rivediamo? “Vi aspettiamo il 24 marzo a Pioltello: è un sabato, poi potete gareggiare anche alla domenica, tanto qui correrete solo un miglio. Venite a provare, non ve ne pentirete!”

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