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Lei sa che ci sono ben altri pulpiti che "mettono alla gogna mediatica" tutti quanti sono beccati con qualche positività, o anche quelli che osano 'contaminarsi' avvicinando i condannati, e infine quelli che difendono i condannati o anche solo gli inquisiti. Chi scrive ha sempre sostenuto (anche a sue spese, e se ne vanta) che la lotta al doping va condotta, per esempio, su chi va a premio nelle gare competitive di serie B (quelle del prosciutto o dei 100 euro di premio), non su chi prende medicine per curarsi e la domenica va a correre e arriva, appunto, settimo, senza preoccuparsi di controllare le etichette delle medicine che prende. Perché prima si vive, e si ha diritto di vivere nel modo migliore possibile, poi si corre. Beninteso, esistono regole e vanno prima conosciute poi rispettate; ma, per esemplificare, bisogna punire prima chi ruba un gelato al supermercato o chi rapina le casse a mano armata?