“ Questa è la conseguenza del clima di terrore e di delazione che hanno diffuso media e politici, che tanto ricorda le pratiche del nazismo. E il virus intanto continua a diffondersi, anche se meno di prima per fortuna, di certo non per "colpa" dei runners, relegati in casa con il bastone e l'olio di ricino ormai da un mese e mezzo. Per non parlare di come si diffonde il virus nei luoghi di lavoro, sui mezzi pubblici, nei supermercati, gli unici posti rimasti dove il contatto sociale è ancora presente, si è fatto diventare il runner un capro espiatorio. ”