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Sento il dovere di completare la commemorazione di Pier Mariano Penone, perché l'ho conosciuto personalmente e ho avuto più contatti con lui, ricavandone un'ottima impressione. Ci ha lasciato un uomo generoso e umile, oltre che un grande atleta. Ricordo che Pier Mariano mi contattò telefonicamente, per propormi un invito a una corsa su strada in notturna in programma a Genova, da estendere a qualche mio amico di un certo valore. Ci offrì, per conto degli organizzatori, un piccolo ingaggio, che io gradii particolarmente, non essendo abituato a ricevere un "trattamento economico" del genere. Sia il mio amico, sia io, facemmo poi un'egregia figura in quella gara, che, se ben ricordo, era la "Traversata della Val Bisagno".
Altro bel ricordo che ho di Penone è la sua vittoria ottenuta alla durissima "Maratona del Monte Faudo", che in realtà è lunga "solo" 24,9 km, ma ha un dislivello di 1250 metri. All'ultimo chilometro, che presenta pendenze da brivido, la vittoria sembrava un affare tra Galizzi e il sottoscritto, ma Pier Mariano, con una grandissima grinta e forza di volontà, riuscì ad annullare il sia pur modesto distacco che aveva accumulato, e ad aggiudicarsi il successo.
Come si dice in queste occasioni, speriamo di ritrovarci un giorno nell'Aldilà, caro amico !