“ E' vero, queste sono notizie che non si vorrebbero mai dare, in particolare quando a lasciarci sono persone come Maura, una ragazza semplice, cordiale, aliena da ogni tentazione di superbia, malgrado il suo grande valore di atleta. In altre parole, Maura era una campionessa che non si è mai data delle arie.
Ebbi il piacere, nel mio piccolo, di accompagnarla in un test su strada su percorso misurato, svolto vicino a casa mia, nella zona sudovest di Torino, insieme a Maria Curatolo. Allora le due atlete erano allenate da Renato Canova. Con me c'era un forte maratoneta torinese, Bruno Santachiara. Quel giorno la Curatolo era particolarmente in vena, nella seconda parte del test staccò Maura, che rimase con me, mentre Santachiara restò a fianco di Maria. Al termine Maura, confermando la sua signorilità, mi ringraziò...ma io ero già contento di aver fornito una servizio a una campionessa del suo calibro, non pretendevo certo ringraziamenti...
E adesso non riesco a spiegarmi neppure io il motivo del suo gesto estremo, posso solo pregare per la sua anima. ”