Stampa questa pagina
Mag 13, 2022 Ufficio Stampa Cro Trail 1383volte

Cro Trail: una storia lunga… un millennio

Protagonisti del Cro Trail Protagonisti del Cro Trail Foto Ufficio Stampa e collage di Roberto Mandelli

Una storia nata agli albori del millennio e vissuta con mille emozioni, fra edizioni ricche di spettacolo e altre cancellate per necessità. D’altronde parliamo di una gara, il Cro Trail, che ha fatto la storia stessa dell’offroad travalicando i confini del territorio fra Italia e Francia per diventare un evento planetario, conosciuto in tutto il mondo e soprattutto diventato obiettivo di tantissimi specialisti. Non puoi dirti ultratrailer se almeno una volta non hai portato a termine il Cro Trail, non ti sei messo alla prova, di fronte a te stesso e ai tuoi limiti per andare oltre, superarli.
Ripercorrere il lungo viaggio che il Cro Trail ha fatto nel corso degli anni significa passare fra campioni e corridori comuni, italiani e stranieri, uomini e donne, tutti con un comune denominatore: la passione per la corsa in un territorio che sa regalare, agli albori dell’estate, colori magici e profumazioni incantate. E’ il Cro Trail. E’ la tua corsa…

Quando tutto iniziò
16 giugno 2001. E’ la data della partenza del primo trail Sur les Traces du Cro-Magnon, come inizialmente si chiamava la prova di Limone Piemonte. Il tracciato era di 105 km e in quella storica edizione vide a traguardo 89 corridori, fra cui 8 donne, un numero cospicuo per l’epoca considerando che il trail agonistico doveva ancora affermarsi appieno. Pur partendo dalla località sciistica cuneese, era un evento di marca fortemente francese, tanto che furono solo 12 gli italiani al traguardo, ma uno di loro fece all-in: Marco Olmo, che avrebbe legato indissolubilmente il suo nome alla gara.
Al tempo il corridore di Robilante aveva già 52 anni, ma quello che mandò in scena sul percorso italofrancese fu un vero assolo, tanto che per assistere all’arrivo del secondo si dovettero attendere quasi 3 ore. La prima donna fu la tedesca Mariana Weber che impiegò oltre 21 ore per completare il percorso.
Quel che Olmo non sapeva è che anno dopo anno l’albo d’oro della corsa non sarebbe cambiato. Nel 2002 la sua vittoria fu condivisa con il francese Michel Grillo, l’anno successivo diede vita a un bellissimo confronto con il nepalese Dachhiri-Dawa Sherpa, reduce dalla vittoria nel Raid du Martinique. Questa è stata la prima edizione realmente internazionale, con tanti partecipanti anche da Paesi come Inghilterra, Svizzera e addirittura Cuba. Il numero è andato raddoppiando rispetto al primo anno.
2004 e 2005. Due vittorie quasi fotocopia per Olmo, perché dietro di lui è sempre finito Massimo Tagliaferri, altro trailer di puro talento: la prima volta il distacco è stato di oltre un’ora, nella seconda Tagliaferri ha ridotto a 33 minuti il suo ritardo. I due occuparono i primi due gradini del podio anche nel 2006, ma questa volta la gara è stata accorciata nel suo sviluppo per un’abbondante nevicata. In quest’occasione gli organizzatori furono bravissimi a rimettere mano all’evento in corso d’opera, non sapendo però che quella era solo un’avvisaglia.

L’incognita del maltempo
Solo chi vive in alta montagna sa che le stagioni da quelle parti sono alla stregua di un’opinione. Anzi, con l’arrivo del caldo bisogna fare anche più attenzione e prendere i dovuti accorgimenti. Nel 2007 la gara partì sotto la pioggia, che ben presto si trasformò in un’abbondante nevicata. Non c’era tempo né spazio per trovare un tracciato alternativo, l’unico pensiero doveva essere ed era la sicurezza dei partecipanti. Si decise quindi di annullare la gara e riportare tutti indietro, considerando che la neve in pochissimo tempo era scesa fino a 40 cm sul tracciato di gara.
Non sarebbe stata l’unica volta: da allora la prova è stata annullata sempre a causa delle condizioni atmosferiche anche nel 2009, quando troppi passaggi erano ormai impraticabili, e nel 2011, ma in questo caso la causa sono state le mancate autorizzazioni da parte dei responsabili del Parc National Mercantour, seppur richieste fino all’immediata imminenza del via. Altro annullamento per neve nel 2013, poi, ed è cronaca recente, la riduzione dei chilometri di gara a 48 a causa della difficoltà di entrare in Valle Roya dopo la tragica alluvione del 2020. Considerando che un evento come il Cro Trail ha bisogno di mesi e mesi di lavoro, di contatti, di controllo del territorio per poter andare in scena, nei due anni precedenti era realmente impossibile poter realizzare un evento con presenze da tutto il mondo.

La parentesi estera
Torniamo alla gara. Nel 2008 si interruppe il regno incontrastato di Marco Olmo, comunque presente e finito ai piedi del podio nella gara vinta da un’altra vecchia conoscenza, Dachhiri-Dawa Sherpa con 16’24” su Antoine Guillon. Non un corridore qualsiasi, ma un grande specialista, che ha scoperto il trail solamente a 32 anni divenendo in breve tempo uno dei più grandi specialisti tanto che nel 2015 vincerà addirittura il World Tour. Non solo, Antoine ne ha fatto una filosofia di vita, diffondendo attraverso scritti e conferenze tutto quel che gira intorno al trail, dalla preparazione all’alimentazione.
Nell’albo d’oro del Grand Trail Cro-Magnon, come intanto dal 2003 la gara aveva iniziato a chiamarsi, Guillon entra nel 2010, in un’edizione dominata dagli specialisti francesi con Enrico Camarda che finisce ai piedi del podio. Da lì però inizia un dominio quasi incontrastato del trail italiano e al suo interno comprendiamo anche Juan Pablo Barnes, il campione argentino vincitore nel 2012 e nel 2014 (in questo caso insieme alla sua compagna di vita Virginia Oliveri) che da tanti anni vive nel nostro Paese.
Nel 2015 il CRO ha visto vincitore un altro grande delle ultra-Trail: il ligure/americano Michele Graglia, che da quell’anno entrerà a far parte di quella ristretta cerchia di “ultracampioni” delle gare estreme.
Nel frattempo, il trail ha anche cambiato nome, ha mutato le sue distanze, ha sviluppato il suo percorso tutto in Italia anche se da Oltralpe saranno tantissimi a venire a gareggiare fra Piemonte e Liguria e dopo due anni di forzato stop, la comanda che ci si pone è che cosa succederà il prossimo 2 luglio: continuerà il dominio italiano o il Cro Trail tornerà a parlare una lingua diversa?

Il poker della Oliveri
Abbiamo solo accennato alla Oliveri, ma non abbiamo assolutamente dimenticato che il trail di Limone Piemonte ha sempre avuto una forte componente femminile al suo interno. Se fra gli uomini si è assistito al dominio di Marco Olmo nei primi anni, in campo femminile si è registrato spesso un ripetuto cambio ai vertici, tanto che solamente la Oliveri è riuscita a ripetersi e nel corso della sua storia ha vinto il trail ben 4 volte, fra il 2006 e il 2016 e chissà dove sarebbe arrivata senza le edizioni cancellate per forza maggiore… Anche nel caso femminile il Cro Trail è diventato un affare tutto italiano dal 2014: sarà così anche quest’anno?

Albo d’Oro
2001: 105 km – 89 arrivati
Uomini: 1 Marco Olmo (ITA) 12h10’, 2 Philippe Verdier (FRA) a 2h54’, 3 Thierry Barra (FRA) a 4h21’
Donne: 1 Mariana Weber (GER) 21h05’, 2 Mireille Quevauvilliers (FRA) a 1h45’, 3 Nicole Jacquemin (FRA) a 3h13’
2002: 105 km
Uomini: 1 Marco Olmo (ITA) e Michel Grillo (FRA) 12h26’
2003: 105 km – 161 arrivati
Uomini: 1 Marco Olmo (ITA) 11h35’16”, 2 Dachhiri-Dawa Sherpa (NEP) a 12’27”, 3 Charles Fontaine (FRA) a 1h20’11”
Donne: 1 Sonia Furtado Da Silva (FRA) 15h33’33”, 2 Christine Rischard (FRA) a 10’15”, 3 Marguerite Hoarau (FRA) a 1h52’10”
2004: 106 km – 205 arrivati
Uomini: 1 Marco Olmo (ITA) 12h27’49”, 2 Massimo Tagliaferri (ITA) a 1h06’33”, 3 Fabio Mestieri (ITA) a 1h33’54”
Donne: 1 Patricia Baldacchino (FRA) 16h15’42”, 2 Sandra Tschan (FRA) a 1h35’32”, 3 Martina Juda (CZE) a 2h22’05”
2005: 106 km – 214 arrivati
Uomini: 1 Marco Olmo (ITA) 12h06’07”, 2 Massimo Tagliaferri (ITA) a 33’21”, 3 Alexandre Ruppin (FRA) a 1h28’42”
Donne: 1 Muriel Lanteri (FRA) 16h41’21”, 2 Florence Roger (FRA) a 1h57’46”, 3 Josette Mathieu (FRA) a 2h28’30”
2006: 100 km – 360 arrivati
Uomini: 1 Marco Olmo (ITA) 10h01’06”, 2 Massimo Tagliaferri (ITA) a 22’10”, 3 Paolo Agliati (ITA) a 22’10”
Donne: 1 Virginia Oliveri (ITA) 13h24’44”, 2 Martina Juda (CZE) a 27’37”, 3 Sophie Bonnot (FRA) a 1h11’46”
2008: 103 km – 340 arrivati
Uomini: 1 Dachhiri-Dawa Sherpa (NEP) 9h31’57”, 2 Antoine Guillon (FRA) a 16’24”, 3 Massimo Tagliaferri (ITA) a 28’50”
Donne: 1 Karine Herry (FRA) 12h08’12”, 2 Virginia Oliveri (ITA) a 12’39”, 3 Sabrina Decia (ITA) a 1h32’09”
2010: 112 km – 214 arrivati
Uomini: 1 Antoine Guillon (FRA) 13h42’49”, 2 Yann Bricoux (FRA) a 1h02’48”, 3 Walter Jeannin (FRA) a 1h38’49”
Donne: 1 Virginia Oliveri (ITA) 17h32’45”, 2 Federica Boifava (ITA) a 1h28’15”, 3 Luisa Balsamo (ITA) a 1h57’15”
2012: 112,5 km – 252 arrivati
Uomini: 1 Pablo Angel Nicolas Barnes (ARG) 14h13’52”, 2 Sergio Vallosio (ITA) a 41’31”, 3 Philippe Verdier (FRA) a 1h37’10”
Donne: 1 Juliette Blanchet (FRA) 17h38’23”, 2 Annemarie Gross (ITA) a 39”, 3 Virginia Oliveri (ITA) a 35’52”
2014: 130 km – 193 arrivati
Uomini: 1 Pablo Angel Nicolas Barnes (ARG) 15h18’01”, 2 Oscar Perez Lopez (ESP) a 29’44”, 3 Guillaume Besnard (FRA) a 1h48’45”
Donne: 1 Virinia Oliveri (ITA) 18h30’17”, 2 Alessandra Perona (ITA) a 49’28”, 3 Marta Poretti (ITA) a 59’47”
2015: 122 km – 65 arrivati
Uomini: 1 Michele Graglia (ITA) 16h01’31”, 2 Pablo Angel Nicolas Barnes (ARG) a 1h17’19”, 3 Massimo Tagliaferri (ITA) a 1h17’19”
Donne: 1 Roberta Orsenigo (ITA) 25h13’50”, 2 Ana Bustamane Velez (ESP) a 12’39”, 3 Gabriele Kenkenberg (GER) a 2h13’44”
2016: 115 km – 115 arrivati
Uomini: 1 Christian Insam (ITA) 16h34’12”, 2 Mauro Giraudo (ITA) a 1h04’37”, 3 Fabio Cavallo (ITA) a 1h08’21”
Donne: 1 Virginia Oliveri (ITA) 19h53’56”, 2 Monica Dalmasso (ITA) a 1h27’48”, 3 Martina Chialvo (ITA) a 2h46’16”
2017: 115 km – 108 arrivati
Uomini: 1 Mauro Giraudo (ITA) 16h04’38”, 2 Luca Arro (ITA) a 18’43”, 3 Vincent Chabanne (FRA) a 27’20”
Donne: 1 Alessandra Boifava (ITA) 21h30’26”, 2 Alessandra Tanzi (ITA) a 3h46’21”, 3 Cristina Tasselli Almarza (ITA) a 3h46’43”
2019: 48 km – 94 arrivati
Uomini: 1 Nicola Bassi (ITA) 5h23’50”, 2 Pablo Angel Nicolas Barnes (ARG) a 2’11”, 3 Davide Armand (ITA) a 13’34”
Donne: 1 Monica Dalmasso (ITA) 6h19’54”, 2 Virginia Oliveri (ITA) a 19’39”, 3 Raffaella Canino (ITA) a 52’08”
24 km – 124 arrivati
Uomini: 1 Lorenzo Becchio (ITA) 2h26’24”, 2 Andrea Fornero (ITA) a 20”, 3 Giovanni Quaglia (ITA) a 4’40”
Donne: 1 Erica Ambrogio (ITA) 3h17’05”, 2 Silvia Rivero (ITA) a 3’18”, 3 Valentina Agu (ITA) a 8’21”
2021: 25 km – 166 arrivati (l 48 km annullato per maltempo a metà gara).
Uomini: 1 Lorenzo Becchio (ITA) 2h37’08” 2 Davide Campiotti (ITA) a 3’48”, 3 Alessandro Arnaudo (ITA) a 4’51”
Donne: 1 Martina Chialvo (ITA) 2h52’57”, 2 Enrica Dematteis (ITA) a 11’22”, 3 Luisa Dematteis (ITA) a 18’18”

E ora si riparte
L’appuntamento è fissato per il 2 luglio, quando il Cro Trail tornerà in calendario per la sua nuova edizione, la prima in versione “wild”, un ritorno alle radici del trail, cercando di immedesimarsi sempre più con la natura. Cambiano completamente le distanze e si torna all’antico, con un percorso lungo di 90 km che parte dal Limone Piemonte per scendere attraverso il Parco Naturale delle Alpi Marittime e il Parco Regionale delle Alpi Liguri fino al mare, vivendo il suo epilogo sulla spiaggia di Ventimiglia, non prima di aver valicato i confini francesi.
Al suo fianco è stato previsto il Mini Trail, di 20 km per 1.200 metri che permetterà agli iscritti di affrontare la parte finale del Cro Trail da Airole fino a Ventimiglia, tutto nella provincia di Imperia. Partenza alle 6:00, davanti al Municipio di Limone Piemonte, per il trail lungo, mentre per il Mini Trail lo start è alle 17:00 da Piazza SS. Giacomo e Filippo ad Airole. Le iscrizioni sono ancora aperte, ma considerando il tetto massimo di 300 concorrenti complessivi non rimangono molti posti: fino al 31 maggio il costo di partecipazione è di 100 euro per il lungo e 20 euro per il breve.
La gara assegnerà 4 punti ITRA (1 per il breve) per la partecipazione alle UTMB World Series.
Per informazioni, regolamento, programma ed iscrizioni: www.crotrail.it –
Infoline: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – (+39) 335 720 2300