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Rodolfo Lollini

Rodolfo Lollini

Il giorno della gara, uno dei doveri del bravo organizzatore è quello d’ispezionare il tracciato per controllare che non siano sorti dei problemi all’ultimo momento, tipo l’automobile parcheggiata nel posto sbagliato, oppure dei nuovi lavori iniziati quel mattino sul percorso dagli operai del Comune. Lo stesso ente che Ti aveva rilasciato l’autorizzazione, ovviamente.

Lo scorso 23 Febbraio, Steve Ballou era presso l’Overton Park a Memphis nel Tennessee. Prima della 5 Chilometri su strada prevista per quel giorno. Nel piazzare alcuni birilli si è accorto che c’erano un paio di spettatori speciali su di un albero. Due serpenti dall’aspetto almeno apparentemente pericoloso ma che peraltro si sono eclissati prima della partenza.

Le foto postate su Facebook hanno avuto un incredibile rilievo, con moltissimi click e tante condivisioni, tanto che la direzione del parco si è sentita in dovere di tranquillizzare i numerosi utenti di questo polmone verde ampio ben 138 ettari, sul fatto che gli spettatori in questione non erano scappati dallo zoo ubicato all’interno del parco stesso. Si trattava di animali locali e non pericolosi per l’uomo, più precisamente erano un piccolo copperhead (traduzione letterale: testa di rame) ed un ratsnake ovvero serpente di ratto. Ci scusiamo con gli zoologi per la sommaria traduzione che omette gli esatti nomi scientifici degli animali in questione. La cosa più importante è che non sono velenosi ed aiutano a tenere sotto controllo la popolazione di roditori, quindi anche se possono far paura per il loro aspetto e la grandezza, sono dei membri indispensabili dell’ecosistema.

Sarà così, non lo mettiamo in dubbio, ma noi abbiamo deciso che non correremo mai questa gara in futuro.

Pensavamo di averle già raccontate tutte. Dal runner ucciso dall’ippopotamo, a podisti attaccati da puma, coyote ed altri animali. Però in tutti casi si trattava di allenamenti, in posti più o meno sicuri. Qui invece parliamo di un’aggressione in gara. Julie Stackhouse, 40 anni, era al terzo posto nella Donna Half Marathon, il 10 febbraio scorso a Jacksonville, quando è stata aggredita da un un bull terrier di quasi 40 chilogrammi.

Julie are partita con l’obiettivo di vincere, o meglio rivincere questa gara che attraversa le comunità costiere di Atlantic Beach e Neptune Beach a est di Jacksonville, in Florida. A circa un miglio dal traguardo, ormai aveva capito di non poter ambire a più della terza posizione, quando ha visto l’animale correrle incontro. Purtroppo non le è bastato spostarsi dall’altra parte della strada e fare un ulteriore scatto mentre viaggiava già a circa 4 min/km. Il cane l’ha fatta cadere e poi l’ha morsicata al viso e su un braccio che ha usato per difendersi, causandole un taglio che è stato successivamente suturato con ben 6 punti. L’intervento, ritardato ma provvidenziale dai proprietari dell’animale, le ha consentito, seppur sanguinante ed in stato di shock, di completare la gara al quarto posto col tempo finale di 1h25’54”. Il tutto anche grazie ad un concorrente suo amico che la seguiva e che quando ha visto la scena e l’ha presa per mano per i primi metri dopo l’incidente.

In seguito, la polizia di Atlantic Beach ha multato i proprietari che sono stati citati in giudizio. L’animale che era stato vaccinato contro la rabbia, è stato messo in quarantena.

Scalda i motori l’edizione numero 30 del Club del Miglio, nominalmente una rassegna regionale, in realtà molto di più a livello tecnico, come testimoniato dal numero 7. Sette record italiani nella passata edizione e per sette centesimi non c’è scappato anche il mondiale SM45 maschile, nel gran finale di Carate Brianza.

Si riparte il prossimo 30/3 sulla pista di Pioltello (MI), con il 20° Miglio di Piero e l’Athletic Team a far da padrone di casa. Con l’occasione si svolgeranno le premiazioni per il 2018.

L’Atletica Iriense aspetta tutti il 6/4 nell’oltrepò pavese per 31° Miglio Città di Voghera (PV).

Altra gradita conferma quella del 29° Miglio Ambrosiano, ma attenzione, in quanto al posto del tradizionale sabato si corre di domenica e più precisamente il 14/4 ci ricordano Atletica Ambrosiana, il Gruppo Podistico Tiremm Innanz e l’Atletica Meneghina. Impossibile mancare quando si può gareggiare all’Arena Civica di Milano.

Si resta ancora alla domenica, sempre a Milano, il 19/5 per l’8° Happy Mile Running Contest organizzato da Cus Pro Patria. La veloce pista azzurra del Centro Sportivo XXV Aprile è un’istigazione a… delinquere o meglio a cercare il personale.

I mesi più caldi dirottano il circus del Club dalle piste ai tracciati stradali. Il 25/5 si torna per l’undicesima volta sul pavé di Misinto (MB), ma stavolta l’Atletica Gisa ci sorprende con un Miglio Misintese in formula a staffetta 3×1609 metri dalla categoria Allievi in su.

Sarà una domenica mattina anche per il 17° Miglio della Bassa Lodigiana, organizzato da B&RC Castiglione d’Adda (LO). I saliscendi cittadini saranno teatro di gara il giorno 2/6.

Il 20/7 è la suggestiva storica cornice del centro di Lonato del Garda (BS) a chiudere le danze prima delle ferie con il 20° Miglio di Lonato, organizzato dalla locale società di atletica.

Dopo la pausa si torna in pista con una novità assoluta. Il 21/9 esordio del Club al Centro Sportivo Saini, dove l’Atletica Segrate organizzerà il 1° Miglio di Segrate (MI).

Penultima tappa nella bellissima valtellina, dove conviene sempre allungare la permanenza alla domenica, dopo aver corso sabato 5/10 il 3° Miglio della Brisaola, organizzato dal GP Valchiavenna.

Chiusura in casa dei Daini di Carate Brianza (MB) il 12/10, con l’8° Miglio alla memoria di Gino Riva.

Tra le gradite conferme, anche quest’anno ci sarà la possibilità di sottoscrivere un abbonamento. E’ l’ormai famoso “Passaporto del Club” che consentirà di ottenere uno sconto sui costi d’iscrizione alle gare, usufruire di agevolazioni nell’acquisto dei prodotti sponsorizzati, ricevere un simpatico telo con il calendario del circuito, un “faretto da corsa”, insieme ad pettorale personalizzato, come i pistard più famosi. Con l’abbonamento si ha diritto anche a partecipare gratuitamente a due gare gemelle, non incluse nel calendario del club, ovvero il Miglio dei Mille il 5/6 a Bergamo ed il Miglio del Tiglio il 15/6 a Castel Guelfo (BO).

C’è poi anche altro che bolle in pentola, e bollire in pentola non è un semplice modo di dire, ma vi lasciamo con la curiosità, almeno per il momento http://www.clubdelmiglio.it/

Siamo in compagnia di Stefano Cislaghi, anima della Polisportiva Pregnanese che organizza una serie di quattro incontri dedicati allo sport: gli lasciamo la parola per descriverci il programma.

In effetti anche quest’anno qui a Pregnana Milanese continuiamo la tradizione dei nostri incontri con ingresso gratuito. Tra marzo ed aprile saranno nostre ospiti quattro donne che ci racconteranno le loro storie.

Chi avete invitato per Kappa Emme Woman?

Iniziamo il 1 marzo con Roberta Peron, presso l'Auditorium Comunale di Via Varese, per parlare di trail. Amante della montagna, Roberta arrampica, pratica alpinismo, sci alpinismo, cascate di ghiaccio e triathlon. A queste passioni Roberta ha aggiunto dal 2007, le gare di ultratrail correndo la Via Marenca. Nel corso degli anni ha partecipato a gare in tutto il mondo, 3 edizioni della Cro-Magnon, UTMB 2008, Toubkal Trail Marocco 2009, Diagonale des Fous (2010 - 2014), PTL (2009 - 2014 - 2016 - 2017), 100 Km in Libia nel deserto, La Grande Corsa Bianca, Lanzarote Extreme 2007, 100 Miles Istria 2014 - 2017, Ultra Tour du Beaufortain, Lavaredo Ultra Trail, Dolomiti Sky Run 2014, Dolomiti Extreme 2017, Ipertrail la Corsa della Bora 2018. Ha partecipato all'edizione 0 del Tor alla prima e all'edizione 2018. Nel 2013 è stata Volontaria Tor facendo servizio scopa da Valgrisanche a Cogne e in accompagnamento dalla fine del gruppo fino all'arrivo.  

Se ho capito bene, a questa prima presentazione seguirà anche un’attività “promozionale”?

Esatto, sabato 2 marzo organizzeremo un TA sul Triangolo Lariano con un percorso di circa 20 Km per chi vuole correre ed un percorso di 5 Km per chi vuol camminare. Ci si trova poi tutti a pranzo alla baita Boletto. Chi volesse partecipare o chiedere info può mandare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

Le altre ospiti?

Il 22 marzo, presso la Biblioteca Comunale di via Liguria 1, tornerà la "Volpe a Pedali" Rita Sozzi. Con la "Signora", la sua fedelissima bici, ha viaggiato in tutta Europa. Nel 2016 è partita da casa sua per arrivare, dopo 3000 Km, a Mosca. Nel 2017, seguendo il tracciato della Transiberiana sempre in sella alla Signora, è partita da Mosca per raggiungere dopo 6000 Km Ulan Bator. Nel 2018 tocca alla Via della Seta, 5000 Km da Teheran al Kazakistan. I suoi racconti sono appassionanti perché ascoltandola si ha la possibilità di immergersi nei paesaggi e nella storia dei luoghi visitati. Un appuntamento da non perdere.

Il 18 aprile, presso la Biblioteca Comunale di via Liguria 1, sarà con noi Ivana di Martino. Moglie, mamma di tre figli, corre da quando aveva 11 anni. Resistenza, impegno, sudore ma anche tanta energia e libertà mentale: ecco che cosa le regala la corsa. Poi Ivana scopre che il suo cuore ha dei problemi e deve essere operata. Dopo l'intervento ricomincia a correre, contro tutto e contro tutti, e dal 2013 decide di farlo a scopo benefico. Diventa famosa per le sue imprese impossibili e per la sua voglia di aiutare gli altri. 

2013: 21 volte donna, 21 mezze maratone in giro per l’Italia per sostenere Doppia Difesa, associazione contro la violenza sulle donne.
2014: Running for Kids per il progetto Faro, partita con una maratona da Lampedusa e sono scesa ogni giorno di 2 km per 21 giorni, passando per i diversi centri di accoglienza.
2015: Rexist Run da Ventimiglia a Muggia, 700 km in 8 giorni per Dynamo Camp.
2016 Run4kids partita da Milano e in 12 giorni arrivata a Bruxelles, 909 km per portare un messaggio speciale in Commissione Europea per Banco Alimentare.
2017 White Ultra Run, giro del Monte Bianco, 330 Km con un dislivello di ottomila metri, in 83 ore e 16 minuti.
Con Silvio Lorenzi in onda su Radio 24 nella trasmissione Personal Best, ha scritto il libro “Correre è la risposta”.

Chi chiuderà la rassegna?

Sempre presso la Biblioteca Comunale di via Liguria 1, sarà di scena Rita Tessari con il gruppo "Noi Corriamo in Rosa" per un gruppo di donne che si mette in gioco dal 2011 e che quest'anno correrà per il progetto" Insieme per Guarire un Bambino in più" del Comitato Maria Letizia Verga. Ci racconteranno dei loro percorsi e presenteranno l'impresa del 2019. Sarà presente alla serata Gianni Cazzaniga, Capo Unità Genetica Molecolare delle leucemie pediatriche della Fondazione Tettamanti, che ci spiegherà cos'è il passaporto genetico.

Per maggior informazioni?

Il nostro sito www.rundellafontana.it oppure https://www.facebook.com/rundellafontana/

James Russell Lowell è un nome che a molti dirà poco. Poeta, critico letterario e diplomatico statunitense, tra le sue frasi famose figura “Solo i morti e gli stupidi non cambiano mai opinione”. Prendendo buona nota di questo aforismo, alla London Marathon si sono resi conto dell’autogol che stavano facendo (vedi qui il nostro precedente articolo) ed hanno deciso di distribuire le medaglie anche alle guide che accompagnano gli ipovedenti.

Ecco la dichiarazione rilasciata la settimana scorsa da Hugh Brasher, Event Director della manifestazione: "Negli ultimi mesi, abbiamo esaminato la nostra politica per i corridori di guida e supporto nella Maratona di Londra. Questi accompagnatori svolgono un lavoro incredibile per aiutare i loro compagni a completare le 26,2 miglia, sia in allenamento che durante il giorno della gara, e noi vogliamo premiare i loro successi. Noi crediamo con passione nello sport per tutti e lavoriamo duramente per aiutare le persone con una vasta gamma di disabilità, tra cui i non vedenti, a completare la Maratona di Londra. Come è successo per molti anni, ogni corridore che richiede una guida o un corridore di supporto può richiedere per lui un posto gratuito alla Maratona di Londra del 2019. All'evento di quest'anno, assegneremo un chip cronometrico per guidare e supportare i corridori disabili. Attualmente stiamo lavorando con i nostri fornitori di rilevazioni cronometriche per creare un nuovo sviluppo del sistema informatico in maniera che la guida o il corridore di supporto abbia un tempo nei risultati ufficiali che sia collegato a quello del corridore che stanno accompagnando. I risultati ufficiali renderanno chiaro se il finisher abbia operato come guida o supporto di un altro corridore. Anche loro riceveranno la medaglia, la maglietta di finisher e la borsa di recupero quando attraverseranno la linea del traguardo insieme al loro assistito… Poiché gli accompagnatori sono presenti alla gara col solo compito di guidare il loro compagno, in assenza dello stesso anche le guide perderebbero il posto e dovranno ritirarsi prima dell'inizio della gara."

In sostanza, siamo buoni, ma non fessi.

Martedì, 12 Febbraio 2019 15:06

Trofeo Monga: vincitori e bilancio finale

Domenica 10 Febbraio si è chiusa la XXXIX^ edizione del Trofeo Emilio Monga, e come promesso, eccoci qua per un bilancio generale della manifestazione oltre che per celebrare i suoi campioni.

Il circuito non ha avuto vita facile in quanto la concorrenza è agguerrita. Il “Cross per Tutti FIDAL” monopolizza tutte le giornate festive dall’inizio dell’anno ad eccezione di due date, ma sono quelle del Campaccio e della “5 Mulini”. Al sabato si corre il “Brianzolo” e dunque anche questa stagione gli organizzatori del Monga hanno fatto i salti mortali.
Peraltro cominciamo a credere che non ci sia la volontà comune di trovare una soluzione che consenta di evitare questa lotta fratricida. Forse anche per queste ragioni nel 2018/2019 il circuito si è fermato a quota quattro appuntamenti rispetto ai canonici cinque, però va detto che tutte le tappe sono state estremamente valide e ben organizzate, a partire dalle strutture. In tre casi su quattro i concorrenti hanno usufruito delle comodità di un centro sportivo ed a Cittiglio gli spogliatoi erano comunque ampi ed al coperto.

Venendo alla proposta tecnica, anche in questo caso non ci si può assolutamente lamentare. I fossati e la salita di Pioltello erano divertenti. Professionale il tracciato di Urgnano. Impegnativo con quel misto erba/fango la tappa a Treviglio, anche se il nostro preferito resta sempre Cittiglio. Se ci vai una volta, poi è impossibile non ritornarci.

Essendo per prima una festa di sport e di comunione d’intenti tra i soci dei vari club, cominciamo parlando delle classifiche di squadra. Al maschile vittoria per i milanesi de La Michetta, davanti a Zeloforamagno e Canottieri Milano, mentre al femminile la spunta l’Athletic Team Pioltello precedendo Canottieri e La Michetta.

Venendo a livello individuale, non vi è dubbio che il valore tecnico dimostrato dai vincitori sia stato molto buono ed in alcuni casi a livello di eccellenza, anche se in funzione delle categorie ci sono stati successi più agevoli ed altri dove invece il lotto dei concorrenti era più numeroso o qualificato.
Ma basta chiacchiere ed ecco i nomi dei campioni:

Allieve: Valentina Cerioli (Bracco)                Allievi: Pietro Matteucci (Bocconi)

JPSF: Licia Bombelli (Athletic Team)             JPSM: Matteo Capetti (GTA Crema)

SF35: Beijer Annelies (Athletic Team)          SM35 Mirko Colangelo (Ethos Running Team)

SF40: Katiuscia Nozza Bielli (Runners BG)    SM40: Mauro Cattaneo (Marathon Cremona)

SF45: Rosanna Volpe (Canottieri)                SM45: Stefano Ripamonti (GSA Cometa)

SF50: Rita Albieri (Athletic Team)                SM50: Francesco Merisio (Athletic Team)

SF55: Paola Cagliani (Athletic Team)            SM55: Renato Gatti (Runners BG)

SF60: Elda Goffi (La Michetta)                     SM60: Marco Busi (Marathon Almenno)

SF65: Angelika Cizmesiya (La Michetta)       SM65: Franco Possoni (Romano Running)

SF70: Francesca Caldarulo (Athletic Team)   SM70: Rodolfo Rencurosi (Vignate)

In allegato potete trovare le classifiche dettagliate con tutti i premiati, che sono cinque per categoria in quanto non erano previste premiazioni di tappa se non per i primi di batteria.
Il Monga è finito, lunga vita al Monga e arrivederci all’anno prossimo, magari con tutte le tappe nel periodo novembre- dicembre. Potrebbe essere un’idea.

Quando si parla di GPS, molti dei podisti di lunga carriera storcono il naso, in quanto ai loro tempi non c’erano queste diavolerie e tutti erano in grado di capire a che velocità stavano correndo, se stavano accelerando o rallentando. Per una volta tuttavia crediamo che anche i più tradizionalisti dovranno ammettere che questa volta il GPS è stato molto utile.

La storia che Vi raccontiamo oggi per sommi capi è ambientata a Liverpool ed il protagonista in negativo è Mark “Iceman” Fellow, trentanovenne che nei momenti liberi ama correre. La sua attività principale invece è completamente fuorilegge. E’ un sicario ed il soprannome Iceman deriva proprio dalla freddezza con cui esegue efferati delitti su commissione.

Tra le sue vittime nel 2015 Paul "Mr. Big" Massey, e nel 2018 il suo socio John Kinsella. Anche loro due criminali, molto attivi a Manchester. Mentre per Massey la polizia aveva già raccolto le prove sufficienti per assicurarlo alle patrie galere, per l’omicidio di Kinsella il nostro Iceman l’aveva fatta franca. Ad inchiodarlo è stata la traccia del suo GPS. Gli investigatori lo avevano notato al suo polso durante una gara di running, come mostrato dalla foto. Per la precisione si trattava della Great Manchester 10K del 2015, corsa in 47’17”. Non sappiamo se allo sparo dello starter si fosse spaventato, come capita a qualche runner, ma tendiamo ad escluderlo…

Andando a visionare tutti i percorsi registrati, tra cui anche quelli effettuati in bicicletta, le forze dell’ordine hanno constatato che nel giorno dell’assassinio Mark Fellow si è recato nel quartiere di Kinsella, viaggiando in bici a circa 20 km/h. Arrivato nei pressi ha abbandonato la bici e proseguito a piedi (4 km/h). Arrivato presso l’abitazione della vittima il GPS è stato fermato per 8 minuti. Tutte mosse che collimano con alcune testimonianze ed i video delle telecamere di sorveglianza, che però non erano state sufficienti ad identificare l’assassino. Terminata la “commissione”, Iceman se n’è tornato a casa. Magari nello spazio "commenti sulla seduta" avrà scritto “good job” o qualcosa di simile.

Quindi cari amici, se dovete far fuori la suocera, non mischiate dovere con piacere aggiungendoci anche una seduta di running. Fatelo nel giorno di riposo e soprattutto, lasciate il vostro GPS a casa.

10 Febbraio - Gran finale, nell’uggiosa mattinata odierna, per la XXXIX^ edizione del Trofeo intitolato ad Emilio Monga, in quanto insieme ai fedelissimi dello storico circuito di cross dedicato ai senior, si svolgono i campionati provinciali bergamaschi riservati alle categorie giovanili. Ciò ha fatto confluire oltre un migliaio di atleti di ogni età presso il centro sportivo del comune di Urgnano (BG), dove sono stati tutti ottimamente ospitati. Visto l’elevato numero di manches previste, si è cominciato alle ore 9, con una mezz’ora di anticipo rispetto al solito e batterie che si susseguivano “a rullo”, ovvero appena transitava sul traguardo l’ultimo partecipante di una batteria, dopo pochissimo scattava la successiva.

Il percorso era stato tracciato tutto all’interno del recinto della struttura ubicata in Largo dello Sport, con due di giri di diversa estensione che consentivano di modulare le distanze in funzione delle categorie coinvolte. Fondo in erba, un po’ allentato dalle pioggia della vigilia e da metà mattinata che suggeriva caldamente l’uso delle scarpe chiodate. Partenza sul largo, utilizzando il campo di rugby, sport simpatico ed in genere più disponibile a consentire la profanazione del sacro suolo a differenza del Dio Calcio.

Venendo ai risultati di giornata, la manche rosa (nominalmente da 4 km circa, secondo i GPS attorno ai 3600 metri) ha visto un podio composto interamente da giovani, con un finale mozzafiato. Al fotofinish prevale Ilaria Bigoni (Alta Val Seriana) in 13’51”. Stesso tempo per la compagna di squadra Irene Faccaroni. Terza a soli due secondi Alice Colonnetti (Bracco). Tra le Allieve che correvano nella stessa manche, tris per l’Atletica Valle Brembana, con Chiara Begnis in 14’17”, Giulia Benintendi  in 15’02 e Sofia Begnis in 15’04”.

Negli over 60 maschili e categorie seguenti, podio come da copione di questa edizione del Trofeo con gli SM60 Marco Busi (Lumezzane) a dominare in 13’34”, seguito dalla coppia targata Zeloforamagno Marco Torrente ed Angelo Calogero. Dal quarto al sesto posto i migliori SM65 ovvero Luigi Campini, Franco Possoni ed Elvio Pellegrinuzzi. Tra gli Allievi vittoria, anche di manche per Pietro Gherardi in 11’58” davanti a Pietro Cambianica (Alta Val Seriana) 12’08” e Kilian Rossi (Saletti) più staccato in 12’42”. Anche qui la distanza era uguale a quella femminile.

Circa 6 i chilometri per gli over 55 ed atleti più giovani. Nel derby tra gli atleti della Recastello Radici Group ha la meglio per soli due secondi Halim Rabai in 15’24”. Secondo il più giovane Fabio Bazzana e bronzo per Mattia Bertocchi dei DK Runners Milano (15’40”).

Concludiamo facendo i complimenti ai padroni di casa del Marathon Team di Martinengo, ma col Monga non è finita qui. Vi diamo fin da ora appuntamento nei prossimi giorni, per dare il giusto merito ai vincitori individuali e per società, oltre a fare un bilancio generale di questa manifestazione. A presto!

 

Nota aggiuntiva del 11/2/2019 - ore 15.40: ci giungono segnalazioni circa alcuni problemi che sono sorti, in particolare nell'ultima batteria, relativamente alle indicazioni date agli atleti in merito ai giri da effettuare al momento del transito verso il rettilineo finale. La distanza nominale era di 6 km circa, in effetti ai GPS sono stati riportati 4700 metri circa. In funzione di ciò alcuni runner sono stati tratti in inganno ed hanno effettuato un giro in più di quanto peraltro indicato dai cartelloni ed al microfono. Siamo ovviamente a disposizione per ospitare i commenti dell'organizzazione o dei partecipanti.

I runner sono gente dura, abituati al sacrificio. Tra di loro i più coriacei sono sicuramente i trailer. Quindi prendiamo un trailer, ambientiamo la scena nel Far West, aggiungiamo una bestia feroce ed abbiamo tutti gli ingredienti per una storia impressionante, avvenuta l’altro ieri presso la Horsetooth Mountain, ad ovest di Fort Collins. Se la località Vi dice poco, aggiungiamo che ci troviamo in Colorado, su un’altura delle Montagne Rocciose.

Il nostro anonimo eroe, ed in questo caso la definizione è più che meritata, stava correndo quando ha sentito qualcuno arrivare alle sue spalle. Si trattava di un puma che lo ha aggredito facendolo cadere a terra e cominciando a morsicarlo in faccia e su un polso. Solo il suo coraggio e la presenza di spirito lo hanno salvato. Lottando a mani nude è riuscito ad avere la meglio sull’animale che è morto strangolato. Facile a dirsi, un po’ meno metterlo in pratica.

La vicenda è senza dubbio anomala, in quanto il sentiero in questione è battuto da altri podisti, oltre a cavalieri, escursionisti e mountain biker. Inoltre i puma che sono numerosi nella zona, di solito aggrediscono solo piccoli animali. Pensate che negli ultimi trent’anni in tutti gli States sono state solo 3 le vittime dei puma.  In questo caso e per fortuna dell’atleta, si trattava di un felino molto giovane, alle prime armi in termini di aggressioni che quando ha visto il runner in corsa si è eccitato all’idea e non ha ben valutato le dimensioni della sua preda potenziale. Il puma aveva meno di un anno, dato che il suo peso si aggirava attorno ai 36 chilogrammi. Almeno questa è stata la stima fatta dagli uomini del Colorado State Parks and Wildlife Service che arrivati sul posto dopo un paio d’ore, hanno trovato la bestia già dilaniata da altri predatori della zona.

Tutto bene quindi, salvo per il povero felino, già pronto ad essere ingaggiato da qualche allenatore per dare più brio alle ripetute dei suoi atleti e che invece ha imparato a sue spese quanto siano tosti i runner.

Martedì, 05 Febbraio 2019 15:34

L’incanto di correre sulla neve fresca

Quello di oggi è un articolo un po’ insolito. Non ci sono gare di mezzo. Presenti, passate o future. Ed in più il protagonista è il sottoscritto che di solito evita di tediarVi con le sue storie, focalizzando la cronaca sulla gara. Dopo un periodo iniziale, quando cominciai a lavorare nella Redazione di Podisti.net ed inserivo nel pezzo le gesta (poche) e le molte disavventure del fantomatico Podista Parvenu, ho pensato bene di mandare in pensione questo personaggio. Forse avrei dovuto farlo prima.

Oggi vorrei invece condividere con Voi la soddisfazione che mi ha pervaso nella corsa di venerdì scorso. Ero da solo e dunque non ho scelta. Sono obbligato a parlare di me, ma lo faccio volentieri per raccontare questa esperienza e magari ricevere i Vostri contributi su situazioni analoghe. Dopo tanti allerta meteo, forse per la forza dei grandi numeri, alla fine i meteorologhi ci hanno preso. La neve è arrivata anche su Milano e provincia. Uscito di mattina presto, ho optato per un percorso che con i miei amici e compagni di corsa è stato ribattezzato “giro natura”, in quanto tutto su strade e sentieri. Senza traffico.

Correre in questo ambiente ovattato è stato magico. Anche la respirazione, migliore del solito in quanto i fiocchi, che continuavano a scendere, filtravano le maledette polveri sottili che infestano la pianura Padana. L’aria era fresca ma non fredda. E pura. La differenza rispetto agli slalom tra i tubi di scappamento, era evidente. La temperatura non eccessivamente bassa. Uno volta scaldato, ero a mio agio anche sotto questo aspetto.

La neve aveva ricoperto il percorso, ma non ne era scesa una quantità esagerata. Aveva pulito tutto, ma non impediva di correre bene. Lo strato era sottile, ma non ghiacciato. All’inizio c’erano altre impronte, poi il suolo era incontaminato, salvo i segni del passaggio di animali ed uccelli. Ed i miei. Sul ritorno da questo giro non circolare, ho rivisto le mie impronte. Distaccate, lontane una dall’altra. Sembravano appartenere ad un animale dalla corsa bella e maestosa. Non era vero. So bene che mi trascino. Purtroppo mi rivedo anche in fotografie e filmati. Ma venerdì mi sembrava di essere un corridore mitologico, in una natura benigna ed incontaminata. Fatta apposta per consentirmi di attraversarla in solitudine, facendo una delle cose più belle che si possano fare: correre.

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