È tra i podisti più anziani di attività, non solo per l’età anagrafica ma perché corre su strada dal 1972 cioè dalla prima gara pubblica della provincia di Modena. Dopo un quindicennio di podismo tapascionico, alternato ad altre attività sportive (compreso l’arbitro di calcio femminile), nel 1987 ha cominciato con le mezze maratone, nel 1990 con le maratone (283 concluse alla fine del 2017), nel 1999 con le ultramaratone e gli ultratrail (finora 42, compresi 5 UTMB). Nello stesso 1999 con due amici, presto saliti a tre, ha fondato Podisti.net, dove è ritornato per godere e un pochino per usurpare i successi ottenuti soprattutto dagli altri.

Gli attribuiscono una penna, o meglio una tastiera, piuttosto tagliente (a lui si deve la coniazione del termine yassata, che qualcuno ricorda ancora), anche se con l’età e la nascita di tre nipotini si è un po’ calmato. Ma non gli è ancora capitato di vedere qualcosa che andasse storto in una corsa, e di non scriverlo (lo stesso vale però anche per le cose ben fatte). Continua a correre cercando di conservare il vanto di non essersi mai ritirato nelle oltre 2630 gare di cui si è spillato il pettorale. E continua a lavorare (dallo stesso 1972 in cui cominciò a correre), anche se potrebbe andare in pensione da un pezzo: verrà prima il ritiro dal lavoro, dalla corsa o dai commenti sulle corse?