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Feb 18, 2020 3990volte

Recensione scarpe: New Balance 1080

NB1080, versione donna ed uomo NB1080, versione donna ed uomo Foto New Balance

Se esistono i veicoli “multi purpose”, quelli con i quali si dice si possa andare ovunque, anche nel settore del running si possono trovare scarpe che vanno bene un po’ in tutti i casi, dalle corse brevi a quelle lunghe, per i podisti leggeri e per quelli che si portano dietro diversi chili. La New Balance 1080 raggiunge bene questo difficile compromesso. Intendiamoci, non esistono scarpe miracolose, leggere, reattive, resistenti all’usura, ammortizzanti, anti pronazione ….tuttavia la partita che giocano sempre di più i brand è basata sulla realizzazione di scarpe che vadano bene (quasi) per tutti gli usi. In realtà la soluzione per chi si trova di fronte alla scelta (quali scarpe) è semplice: dotarsi di due paia di scarpe, da utilizzarsi in relazione all’allenamento o gara che si deve affrontare in quella data uscita.

Resta il fatto che la maggior parte dei chilometri andrebbe fatta con la scarpa che ci protegge maggiormente, in questo senso la 1080 corrisponde bene a questa specifica esigenza.

Una scarpa nata nel 2011 e giunta alla decima edizione, infatti la sigla completa (1080V10) comprende il numero 10; si tratta già di una discreta longevità in un settore che corre più veloce degli stessi runner, sfornando nuovi modelli senza soste.  Scarpa da allenamento, da lunghe distanze, per chi comincia a correre; realizzata per dare innanzitutto un grande confort durante l’utilizzo. Un drop equilibrato (8 mm), lo stesso della precedente versione; invece totalmente nuova l’intersuola, si chiama Fresh Foam X, rispetto a prima c’è solo una X in più, ma assicuro che la differenza è notevole, ci si accorge già dopo pochi passi. Nuova anche la tomaia, realizzata in tessuto knit, elasticizzata nei punti dove potrebbe creare problemi di attrito, da ciò risulta un’ottima aderenza complessiva al piede; aggiungo che il materiale con cui è realizzata dovrebbe certamente ridurre l’assorbimento dell’acqua in caso di pioggia. Caratteristico il rialzo a punta in corrispondenza del tendine di Achille, l’intendimento è probabilmente quello di ridurre i fastidi in quella parte. Più leggera delle precedenti versioni, fornisce anche una notevole sensazione di morbidezza, tuttavia mantenendo un’ottima stabilità nella corsa. Completamento nuova la suola, un design innovativo rispetto non solo al modello precedente (V9), ma anche a confronto con altri prodotti. Si nota, tra le altre cose, la differente colorazione nei punti di maggiore usura, maggiormente rinforzati. Non è sempre facile capire le scelte dei produttori ed allora facciamo la cosa più semplice: usiamo le scarpe e cerchiamo di capire se vanno bene. Per queste 1080 posso confermare che la tenuta è molto valida su fondi viscidi, bagnati o lievemente irregolari.

Un occhio di riguardo anche al look per questa nuova 1080, un elemento a cui un po’ tutti i brand fanno sempre più attenzione, non sempre ricordando che “dentro e dietro” un look ci deve essere soprattutto una buona scarpa.

Infine, un dettaglio tecnico che ha sempre contraddistinto la maggior parte delle scarpe New Balance: la possibilità di scegliere diverse dimensioni in funzione della larghezza del piede. Un dettaglio che fa felici i runner dotati di pianta del piede piuttosto larga, o piuttosto stretta. Magari un po’ meno i negozianti, costretti ad aumentare la disponibilità di prodotti in stock.