Rodolfo Lollini
Eliud Kipchoge è il miglior maratoneta di tutti i tempi, crono e palmares alla mano
Si, lo sappiamo, ci stiamo avventurando in un campo minato, quello dei confronti tra atleti di periodi diversi. Da ex cestista, allenatore ed ancora grande appassionato di basket, ho visto amicizie “rovinate” per giudizi contrastanti su Michael Jordan e LeBron James. Con seguaci di Larry Bird e Magic Johnson a compatire i due litiganti, rimpiangendo i bellissimi ed irripetibili vecchi tempi ;-)
Però vogliamo provare a convincerVi di questa affermazione, cercando di tenere alla larga simpatie o sentimentalismi, semplicemente considerando tre parametri, ovvero le vittorie in carriera, i titoli conseguiti insieme al supremo giudice, ovvero il cronometro.
Vittorie in carriera - 91% ovvero dieci vittorie su undici gare disputate. E l’unica volta che non ha vinto è arrivato secondo. Una sentenza. Vederlo sulla linea di partenza crediamo sia un brutto colpo anche per gli avversari più coriacei. OK, ma che gare ha vinto? Tre volte a Berlino, altrettante a Londra e poi Chicago, Rotterdam ed Amburgo. Più alle olimpiadi. Insomma, mica le gare di paese. Tranne Rotterdam ed Amburgo si tratta di World Marathon Major ovvero il circuito delle sei 42km più importante al mondo, di cui fanno parte anche New York, Boston e Tokyo. Un po’ come se parlassimo dei tornei tennistici del Grande Slam.
Titoli conseguiti - Oltre alle 7 precitate Major Marathon, ha vinto ai giochi olimpici. Solo quest’ultimo titolo basta ed avanza in quanto ad oggi non esiste altra gara più prestigiosa che un olimpiade e se questo vale per tutti gli sport, l’assunto ha maggiore valore nell’atletica leggera ed ancora di più in questa disciplina. Poi in realtà il ragazzo avrebbe anche vinto un titolo mondiale sui 5000 metri, ma questo non va preso in considerazione in quanto è solo di maratona che vogliamo parlare. Un discorso che tenga conto anche della pista diventerebbe più complesso e ci sarebbero altri più meritevoli contendenti. Ah, per la cronaca Kipchoge, allora imberbe diciottenne, in quella gara del 2003 fece fuori due emeriti pipponi come Hicham El Guerrouj e Kenenisa Bekele…
Cronometro - Del record di domenica, 2h01’39”, ci ricordiamo bene, ma se guardiamo i tempi di tutte le sue maratone, ad esclusione di quella olimpica, ma lì contava solo vincere, rileviamo quanto segue:
2013: Amburgo 2h05'30" - Berlino 2h04'05"
2014: Rotterdam 2h05'00" – Chicago 2h04'11"
2015: Londra 2h04'42" - Berlino 2h04'00"
2016: Londra 2h03'05" – Rio de Janeiro 2h08’44”
2017: Berlino 2h03'32"
2018: Londra 2h04'17" - Berlino 2h01'39"
Impressionante. Mai sopra le 2h05’30”. Più volte molto vicino al record mondiale e nel 2017 ricordiamoci l’esibizione non valida, ma pur sempre di notevole spessore a Monza, con il famoso 2h00’24” non omologato.
Insomma, noi ci siamo schierati: Eliud Kipchoge è il miglior maratoneta di tutti i tempi, crono e palmares alla mano. Se concordate o avete altri candidati, scriveteci.
Alla mezza di Medellin viene investito il leader della gara!
Doveva essere una festa del running la Medellin Flowers Marathon, disputata domenica scorsa nella città colombiana. Circa 15.000 atleti a competere su quattro distanze in quella che è la più vecchia manifestazione podistica nazionale. Ed invece è successo di tutto. In negativo. Un partecipante che muore per infarto, un’altra runner vittima di un ictus e ci piacerebbe conoscere quali norme sanitare e che certificati sono necessari per gareggiare nel paese sudamericano. Purtroppo la lista non finisce qui. E dall’ordinario, perché purtroppo quelli che Vi abbiamo descritto fino ad ora sono eventi tragici, ma purtroppo ricorrenti, passiamo ad un caso più unico che raro. Domenica la vittima più famosa è stata Joseph Kiprono. L’atleta keniano, già vincitore della manifestazione, è stato investito da un’autovettura che aveva forzato uno dei blocchi stradali che delimitavano il percorso. Come potete immaginare, Kiprono non viaggiava nelle retrovie, ma era in testa alla gara! Per lui sembrerebbe non ci siano fratture, benché risulti ancora in ospedale per ulteriori accertamenti. Il malcapitato era a meno di due chilometri dall’arrivo e probabilmente pregustava già il successo, poi andato a Daniel Muindi, anche lui di nazionalità keniana. Ai confini della realtà.
Pregnana Milanese (MI) – 5^ Corri con i Run della Fontana
Sabato 15 settembre, in un assolato e caldo pomeriggio di settembre, circa 300 podisti si sono incontrati a Pregnana Milanese per correre sui sentieri che si snodano tra Pregnana e le aree del Bosco WWF di Vanzago.
Il nome della gara deriva dal fatto che i runner-ran della zona si trovano ogni martedì e giovedì alla fontana. Poi il gioco tra la pronuncia inglese del termine run, corsa e la definizione milanese di rane ha fatto il resto.
Quest'anno i Run della Fontana hanno ritagliato, da quello che sarà un tracciato podistico permanente, il percorso di 3 Km senza barriere architettoniche su cui si sono cimentati, tra gli altri, i ragazzi di Arcobaleno Onlus che hanno suscitato tanta emozione a chi si è soffermato ad applaudire gli atleti. Come ci ha confessato Stefano Cislaghi: “L'idea del percorso protetto ci frullava in testa da qualche tempo e alla fine ci abbiamo provato. All’Associazione Arcobaleno Onlus che si occupa di creare momenti ricreativi per diversamente abili e per le loro famiglie, sarà destinata la nostra donazione, che come sempre è una quota parte di quanto raccogliamo con le iscrizioni”.
La 5 e la 12 Km hanno invece preso la via del bosco, regalando a chi ci ha corso scorci e panorami bucolici, ma anche un percorso a tratti duro e tortuoso a tratti filante e veloce. Fabio Pessina (46’28”), Enea Cassani e Massimo Bongini si sono dati da subito battaglia per terminare sul podio nello stesso ordine. Stessa cosa dicasi per Cristina Guzzi (55’12”), Cinzia e Janna.
I “Run della Fontana” danno l’arrivederci al 2019 per la sesta edizione. Nel frattempo invitano tutti, domenica prossima 23 Settembre a partecipare con gli amici di Vanzago alla prima VanzaGO Run (http://vanzagorun.strikingly.com/) perché, come giustamente affermano, “i nostri boschi sono belli!”
Eliud, come hai fatto a migliorare di 1’18” il record sulla maratona?
Ieri a Berlino Eliud Kipchoge non solo ha stabilito un nuovo record mondiale. Ha anche disintegrato il precedente. Chi corre sa bene come ripetere una prestazione sia difficile, come superarla, anche per pochi secondi, molto dura. Ebbene in questo caso il miglioramento è stato di ben 78 secondi. Un’enormità. Andando a scorrere la storia del primato, per trovare un miglioramento superiore al minuto è necessario tornare indietro di oltre cinquant’anni. Era il 3 Dicembre 1967 quando a Fukuoka, in Giappone, l’australiano Derek Clayton fermò le lancette, ai tempi c’erano ancora, sul crono di 2h09’36”. Primato precedente 2h12’ netti. Però erano altri tempi e non è solo un modo di dire.
Ricordiamo che il trentatreenne keniano era stato anche il protagonista di quella splendida operazione di marketing chiamata “Breaking 2” che aveva avuto luogo il 6 Maggio del 2017 a Monza. Sia chiaro, in quella occasione non c’era stato solo del fumo, ma anche un buon arrosto, perché correre in 2h00’24” una maratona, non era cosa facile, seppure col contributo di un auto che regalava una bella scia, numerose lepri fino all’ultimo chilometro ed altri aiuti minimi, ma sempre fuori regolamento come i rifornimenti volanti. Da allora però, tornati alle gare ufficiali ed omologate, di miglioramenti non se n’era vista l’ombra, ne da parte sua che da parte di altri atleti che facevano parte di quel progetto.
Poi il botto nella capitale tedesca con 2h01’39”, ed allora sarebbe bello capirne le cause. Quanto è dipeso dai tanto decantati nuovi materiali? Quanto da nuove tecniche di allenamento? Giorgio Rondelli, dalle colonne della rosea, sostiene che il nuovo recordman, più che per una maratona si sia allenato come per un diecimila, ovviamente con le dovute proporzioni. Però con tante ripetute da un chilometro ma anche quattrocento metri. Ovviamente a ritmi mostruosi e numeri elevati. Anche 15 sui mille e fino a 20/25 per il giro di pista. Velocità tra i 2’40” ed i 2’50” al chilometro che se uno non ci pensa sembrano andature esagerate, ma se si vuole tenere la media di 2’53” per 42 maledetti chilometri, sono l’unica risposta possibile. Se ci siano anche altri metodi di allenamento, situazioni legate ai bioritmi (a Monza si parlò anche di questo) o altro ancora, di lecito sia ben chiaro, purtroppo non ci è dato di saperlo.
Dai Eliud, dicci qual è il tuo segreto. Nel frattempo ancora tanti complimenti. Malgrado fossi già a ritmo record, sei stato capace anche di un notevole “negative split” tra la prima e la seconda parte della gara. Prima mezza in 61’06” e seconda parte in 60’03”. Semplicemente mostruoso.
Lonato del Garda (BS) – XIX° Miglio di Lonato
Se qualcuno pensa che la definizione “Bel Paese” non sia appropriata per la nostra nazione, gli suggeriamo caldamente di farsi un giro a Lonato. Una bellissima cittadina che forse non tutti conoscono, ricca di storia e di monumenti. A dimostrazione di come l’Italia sia ricca di interessantissimi centri meno rinomati che meriterebbero una visita. L’ottava tappa del Club del Miglio ci porta qui ed è un piacere correre nella Piazza Martiri della Libertà.
Si parte da un lato e la si attraversa tutta, in leggera salita, per uscire dalla via più vicina al bel Palazzo Comunale. Di fronte all’edificio una colonna marmorea con il Leone di San Marco che ci ricorda l’appartenenza del territorio alla Repubblica di Venezia. Usciti dalla piazza, di fronte alla Torre dell’orologio, il mio monumento preferito, si gira a destra per circa 200 metri di discesa abbastanza decisa. Un’altra curva a destra permette di costeggiare l’isolato della chiesa dedicata a San Giovanni Battista che grazie anche alla sua ampiezza ed a una cupola alta 60 metri per 20 di diametro, negli anni ottanta è stata elevata alla dignità di Basilica da Papa Giovanni Paolo II. Ma torniamo al percorso. Dopo un altro tratto in discesa anche se leggera, con due curve secche e relative viuzze in salita, si ritorna alla partenza. Il giro è di 500 metri abbondanti e quindi per raggiungere la distanza del miglio è necessario passare dalla piazza per tre volte. La stessa dove nel 1796 sfilò Napoleone, dopo averle date di santa ragione agli austriaci.
Ottima l’organizzazione dell’Atletica Lonato, ben coadiuvata dai Giudici di Gara della FIDAL Brescia che hanno messo a disposizione anche i chip di rilevamento del tempo. Questo ha permesso una rapida identificazione degli atleti che appena terminata la prova potevano vedere a computer il tempo realizzato e le posizioni in classifica assoluta e di categoria. La risposta dei partecipanti, nell’ordine delle duecento unità complessive, è stata buona e tra i migliori tempi segnaliamo il 4’39” di Massimo Pellegrini (Atletica Brescia Marathon) ed il 5’17” di Clara Faustini (FO Running Team). Crono che comunque vanno registrati tenendo conto del percorso nervoso e caratterizzato da impegnativi saliscendi che non hanno fatto mancare sorprese, con più di un favorito della vigilia che è stato battuto sul campo. Per tutti i risultati, potete cliccare qui.
Per le ultime due tappe del circuito si ritorna alla precisione della pista. Prossimo appuntamento il 6/10 in Valtellina, dove a Chiavenna (SO) si disputerà il II° Miglio della Brisaola.
Hanno un solo neurone e devastano la pista di San Donato Milanese
Il giorno della distribuzione dei cervelli, non tutti si sono svegliati per tempo. Purtroppo qualcuno non aveva puntato la sveglia, oppure l’apparecchio non ha suonato. Così, quando si è presentato al luogo prestabilito, i cervelli erano esauriti. Questi ritardatari allora hanno fatto gruppo e deciso di comprare della materia grigia su internet. Purtroppo i cervelli sani sono merce rara ed inoltre i malcapitati non avevano una grossa disponibilità finanziaria. Alla fine hanno comprato un neurone usato su Amazon. Lo usano in multiproprietà e dunque sono costretti a viaggiare tutti insieme.
Nella notte tra mercoledì e giovedì scorso, per ammazzare il tempo, hanno pensato bene di distruggere a picconate circa 25 metri quadri della nuova pista di atletica del centro sportivo Mattei a San Donato Milanese (MI). Pista nuova che ieri doveva essere omologata in vista di prossime rassegne nazionali. Omologazione poi ottenuta ugualmente. I lavori di ripristino saranno svolti in tempi brevi. Si prevede entro fine mese o poco oltre.
L’atto vandalico (o forse mafioso) non fermerà l’attività della Studentesca San Donato sulla nuova pista azzurra. Oggi si terrà il loro primo allenamento alle ore 18, ovviamente non utilizzando le parti danneggiate. Lunedì prossimo 17 settembre, sempre alla stessa ora, insieme all'allenamento, la società organizzerà anche una manifestazione per sensibilizzare su questo gesto violento e sui problemi del centro sportivo. Forza San Donato, forza atletica e se avete qualche neurone di terza mano che Vi avanza non buttatelo via. Scrivetemi che vediamo di farlo avere a chi potrebbe ancora fare molto comodo.
Cesano Boscone (MI) – 1° Miglio in Sacra Famiglia
Settembre, riprendono a pieno le attività lavorative, gli studenti tornano a scuola ed anche al Club del Miglio le vacanze sono finite. Nel caldo pomeriggio di sabato scorso, con una trentina di gradi a cuocere i partecipanti, è andata in scena la settima tappa per gli appassionati di questa distanza del mezzofondo anglosassone. Edizione numero uno, ma in realtà un ritorno al passato, in quanto questo luogo era già stato teatro di tante sfide negli anni novanta. L’istituto, che ospita anziani, disabili e rifugiati, “è un ottimo posto per riflettere su come spesso noi runner ci lamentiamo inutilmente per piccoli contrattempi come un infortunio o semplicemente perché non otteniamo un tempo o un piazzamento, mentre i problemi veri sono ben altri” ci ricorda Silvia Lorenzini, figlia del nostro collega di redazione Maurizio. A proposito, complimenti a tutti e due, entrambi a podio nelle rispettive categorie. Anche se per il concetto di miglio in famiglia, premiamo simbolicamente i Bertin, a cui dedichiamo la foto di copertina, con papà Paolo, mamma Eki e le due gazzelle Rebecca a Nicole, tutti e quattro in gara. Giornata di festa in Sacra Famiglia e non solo per la presenza dei podisti, ma anche con tornei di calcio ed altre manifestazioni, come descritto dal servizio del TG3 che potete vedere cliccando qui.
Si è corso su un circuito lungo circa ottocento metri ed al programma classico di tutte le tappe, è stata giustamente aggiunta la batteria che vedeva impegnati gli ospiti disabili dell’Istituto. Per tutti i risultati ecco il link di FIDAL Lombardia. Complimenti a Running Club Cesatese, Associazioni Amici Sacra Famiglia ed all’ASD Giocare non solo per sport, per l’ospitalità e l’impeccabile organizzazione. Ma non c’è tempo da perdere, perché già sabato prossimo, 15 settembre, sarà il centro cittadino di Lonato del Garda ad ospitare la tappa bresciana del circuito.
La “Roma By Night Run” si correrà regolarmente
Ogni promessa è debito, recita un noto proverbio. Siccome noi di Podisti.net ci riteniamo persone serie, a differenza di altri che anche in ambiti ben più seri non mantengono il loro obbligo morale, Vi aggiorniamo sugli sviluppi della vicenda “bolletta vigili”, da noi affrontata nel recente articolo “Il costo per i vigili bloccherà tutte le corse romane?”.
Per chi non volesse leggerlo, il riassunto è che a pochi giorni dalla Roma By Night Run, una maratonina sul lungo Tevere, il comune di Roma ha mandato agli organizzatori un preventivo di 25.800 euro per l’intervento dei vigili. Costo non preventivato e che sarebbe un colpo mortale per il bilancio della gara, incidendo per oltre 10 euro su ogni singolo partecipante. Oltre a rappresentare un precedente che diventerebbe un pesante macigno per chiunque voglia organizzare una corsa su strada nella capitale.
A poco più di 24 ore dallo start, abbiamo raggiunto telefonicamente Gianluca Calfapietra di Forhans Team, la società organizzatrice, a cui lasciamo la parola: “Vi confermo che la Roma By Night Run si correrà regolarmente. Ormai era troppo tardi per prendere altre decisioni. Resta inteso che per il futuro sia auspicabile che la FIDAL si muova per raggiungere con i comuni un accordo quadro nazionale che determini delle tariffe eque per il servizio di polizia locale. Anche per non creare diseguaglianze che renderebbero proibitivo organizzare delle gare in alcuni comuni e molto più conveniente in altre località”.
Il 28/10 un Trofeo Montestella studiato per chi ama correre
Continua la tradizione che ci vede intervistare Paolo Nobili, il Direttore Gara del Trofeo Montestella, a meno di due mesi dalla manifestazione milanese. Paolo, che “Montestella” dobbiamo aspettarci?
L’obiettivo è sempre lo stesso. Teoricamente molto semplice, anche se in pratica necessita di una grande lavoro preparatorio, del sacrificio dei nostri volontari e del sostegno degli sponsor. Organizzare una gara che sia piacevole da correre e dove non manchi nessuno dei servizi che rendono ancora più gradevole questa esperienza. Vogliamo cercare di fare bella figura anche stavolta, perché tutti ci guardano. Dall’alto anche la nostra amica Cristina Lena a cui, dalla sua prematura scomparsa, è intitolata la gara.
Rispetto al passato, quali sono gli aspetti confermati dell’edizione numero 16?
Confermati tutti i servizi. A partire dagli ampi parcheggi gratuiti del Centro Scolastico di via Natta 11. E per chi arriva tardi, c’è sempre l’opzione di quelli della stazione della metropolitana. Anche se, specialmente per i milanesi, suggeriamo caldamente l’utilizzo dei mezzi pubblici. La stazione Lampugnano della linea rossa MM1 è vicinissima. Gli atleti potranno inoltre usufruire di un deposito borse custodito e del cronometraggio automatico. Non mancherà un adeguato ristoro a fine corsa, spogliatoi con docce calde e zone coperte. Il tutto cercando di limitare al massimo i tempi di attesa in ogni fase.
Si potrà dormire un po’ di più anche quest’anno?
Esatto. Un’altra bella tradizione rispettata, in quanto domenica 28 Ottobre corrisponde col ritorno all’ora solare e dunque quella notte tutti potranno dormire un’ora in più e presentarsi riposati al via alle ore 9, come se fossero le 10.
Corsa competitiva e non competitiva?
Confermate entrambe. Alla gara ufficiale FIDAL, inserita anche nel circuito http://www.corrimilano.org/ si affiancherà una non competitiva su analogo percorso, pari a 10.100 metri per entrambe le gare. I non competitivi partiranno in coda al gruppo dei competitivi.
Novità sul percorso?
Nessuna. E’ lo stesso tracciato del 2017, bello e “verde”. Tranne l’andata e ritorno dal Parco del Centro Scolastico, sede della partenza e dell’arrivo, al Parco di Trenno, parte centrale della competizione, si corre in mezzo alla natura. Non male per essere una gara cittadina. Sul sito della manifestazione www.trofeomontestella.it , trovate l’immagine aerea del tracciato che, per trasparenza ci teniamo a dirlo, non è omologato FIDAL.
Come mai?
Sinceramente crediamo che chi corra, ormai lo faccia consultando i GPS e confrontando le sue prestazioni su analogo percorso un anno con l’altro. Quindi abbiamo preferito risparmiare sulla spesa di omologazione per non tagliare altri servizi, mantenendo un costo che consideriamo molto competitivo per una gara in città, con tutte le complicazioni e le spese accessorie che essa comporta.
Pacco gara?
Nel pacco dei competitivi ci saranno solo alcuni gadget, mentre i primi 400 non competitivi che si iscriveranno riceveranno una maglia tecnica.
Perché questa scelta?
Avendo a disposizione un numero limitato di capi avremmo dovuto fare un ordinativo supplementare, ma il costo d’iscrizione sarebbe lievitato ed invece siamo riusciti a contenerlo a soli 10 euro per chi s’iscrive per tempo. Dovendo poi scegliere a chi destinare le maglie, abbiamo deciso di premiare i nostri volontari e la corsa non competitiva che dovrebbe avere numeri simili a quello dei capi disponibili e che, scusate se ritorno sullo stesso argomento, ha costi inferiori, come ad esempio le tasse federali, in questo caso inesistenti.
Per altre informazioni?
Sul sito dedicato al trofeo www.trofeomontestella.it trovate tutto, ma in caso di dubbio potete scriverci a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. , Vi aspettiamo tutti il 28 Ottobre!
Il Club del Miglio torna a Cesano Boscone senza pagare un milione e mezzo...
Sabato 8 settembre riprende la rumba del Club del Miglio. Tutti insieme, appassionatamente, i concorrenti delle varie categorie scruteranno i rispettivi avversari, durante la fase di riscaldamento. Per vedere chi c'è, chi non c'è e salta la prova perdendo punti preziosi. Particolare attenzione sarà data allo stato di forma dopo la lunga sosta estiva. Un periodo chiave, perché c’è chi continua ad allenarsi e gareggiare, presentandosi in formissima, come mai riesce ad essere nel periodo lavorativo. Ed invece chi interpreta la sosta lunga per rilassarsi. Anticamera dell’ingrassamento ;-)
Teatro della gara sarà l’Istituto Sacra Famiglia di Cesano Boscone, una novità, se si guarda alla storia recente, ma in realtà un ritorno al passato, in quanto questo luogo è già stato teatro di tante sfide sui 1609 metri. Insomma, per chi ha accumulato molte presenze nel circuito, l’esclamazione potrebbe essere “Ancora tu?”, ricordando il titolo di un successo di Lucio Battisti, di cui vi alleghiamo un link della canzone ed una insolita foto dell’artista impegnato in “corsa”.
Per la serie corsi e ricorsi storici, il patron del Club, Fulvio Frazzei, ci ricorda come originariamente il Miglio Ambrosiano fosse disputato a Milano, nei pressi del Centro Sportivo Colombo. Ma negli anni novanta, ovvero con una trentina di anni di anticipo rispetto all’amministrazione capitolina, vedi le notizie recenti in questo articolo, il Comune chiese un milione e mezzo di lire agli organizzatori per usufruire delle due strade su cui era disegnato il percorso. Un cifra enorme se consideriamo la rivalutazione dell’importo al giorno d’oggi e tenendo presente che a differenza della “Roma By Night Run", tracciata nel centro della Capitale, in questo caso ci trovavamo all’estrema periferia di Milano. Ci si rifugiò a Cesano Boscone, presso l’Istituto Sacra Famiglia.
Ancora tu? Non mi sorprendi lo sai.
Ancora tu? Ma non dovevamo vederci più?