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Ago 21, 2023 1001volte

Risultati e pareri sparsi su Budapest 2023

RISULTATI

Come tanti di Voi sto guardando i mondiali, purtroppo solo dalla poltrona di casa. Con principale focus sugli italiani vorrei condividere qualche parere, magari aprendo un confronto su questo sito oppure sulla nostra pagina Facebook. Via con gli spunti

Santa Marcia: grazie ad Antonella Palmisano che malgrado una caduta recupera un bronzo risorgendo dopo un lungo periodo di problemi fisici. Grazie ancora alla marcia che ci regala soddisfazioni in periodi di vacche grasse e consolazioni salvagente quando le cose non vanno bene.

Dignità Jacobs: Marcel è venuto, ha fatto quanto umanamente era nelle sue attuali possibilità ed alla fine è arrivato in semifinale come chi lo aveva pubblicamente sbeffeggiato… ricordiamo che nessuno del podio 100 metri delle ultime olimpiadi o degli ultimi mondiali ha centrato la finale di ieri. Consoliamoci col fatto che se ridotto così male fa 10”05, se per un anno non s’infortuna, si allena e gareggia con continuità…

Fateci vedere i 10000 donne: complice l’argento di Fabbri nel peso, a cui facciamo i complimenti, la RAI ha trasmesso tutti i lanci della finale, concedendoci, bontà sua, giusto un paio di minuti di gara, caduta di Hassan compresa, solo perché eravamo nel finale. Ora noi capiamo le esigenze di tutti ed era giusto fare vedere i lanci degli azzurri e dei principali avversari, ma così si esagera.

Vissa prima vittima delle nuove regole: col settimo tempo assoluto e record personale, Sintayehu Vissa non è stata inclusa nelle 24 partecipanti alle semifinali sui 1500 metri. Alla fine, l’eliminazione nel mezzofondo delle qualificazioni anche per i migliori tempi non ha cambiato nulla ed anzi ha confermato una cosa. Ovvero che la sfortuna continua a giocare un ruolo pesante se finisci nella batteria sbagliata.

Crippa dodicesimo sui 10000 e cosa ci aspettavamo? Per quelli che hanno criticato Yeman ricordiamo che ci sono tante attenuanti. Ha provato il passaggio alla maratona e non è andato molto bene, è “ritornato” alla pista, forse è arrivato scarico da troppi impegni e poi anche quando è in forma agli eventi mondiali ne ha troppi davanti a lui. Non a caso nel “disastro” è arrivato secondo degli europei. 

Basta lacrime dalla Caporale: francamente non capisco il gusto sadico di portare al microfono pochi minuti dopo la gara chi è andato male. 

Bravi Cavalli ed Arese, Sabatini fuori dalla realtà: Gaia distrutta, abbandona la sua semifinale dopo 1200 metri. Credo che se hai un personale sopra i 4 minuti e ce ne sono una mezza dozzina che chiudono la gara sui 3’55”, puoi pure provare a stargli dietro, ma al momento la tua cilindrata è diversa. Cavalli invece con un mix tra impegno, merito e buona sorte coglie il massimo premio alla sua portata ovvero la finale dove cercherà di non arrivare ultima. Noi pensiamo che ci riuscirà.

Ingebrigtsen fa lo sborone:  nella sua semifinale dei 1500, Jakob parte come il pensionato che fa jogging alla domenica, resta addirittura staccato, successivamente arriva stancamente ed annoiato in fondo al gruppo, poi a meno 250, parte, arriva trai primi e dopo l’ultima curva si mette a gesticolare rivolto al pubblico mentre sorpassa tutti e chiude primo. Atletica spettacolo o caduta di stile?

Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net