Milano, Salomon Running: titoli italiani a Quaglia e Borgialli
23 settembre - In 3600 oggi hanno scoperto un volto inedito della metropoli lombarda grazie all’ottava edizione di Salomon Running Milano, l’urban trail che ha portato la manifestazione in luoghi storici (piazza Duomo, Palazzo Reale, il Castello Sforzesco e il suo fossato), in luoghi suggestivi come il 23° piano della Torre Allianz e in luoghi prima d’ora inaccessibili alla corsa come la stazione metropolitana Cairoli e l’interno della galleria commerciale di City Life Shopping District.
Per la prima volta Salomon Running Milano ha assegnato il tricolore di Trail Corto – Assoluto e Master, titolo vinto da Riccardo Borgialli ed Emma Linda Quaglia.
Borgialli (Asd Bognanco), atleta del Team Salomon, ha chiuso in 1:30’43” dopo aver condotto gran parte dei 25 km insieme a Gabriele Maria Pace (Cambiaso Risso Running), secondo al traguardo in 1:30’54”. Terza piazza per Luca Ponti (Atl.Casorate) in 1:34’46”.
Quarta posizione assoluta per la maratoneta azzurra Emma Quaglia (Cambiaso Risso Running) che solo una settimana dopo i Mondiali di corsa in montagna è stata protagonista di una prestazione superlativa chiusa con il tempo di 1:35’22”.
I vincitori assoluti e neocampioni italiani sono stati i più veloci a scalare i primi 23 piani della Torre Allianz, una delle insidie più affascinanti e temute del percorso TOP con i suoi 644 gradini e 100 metri di dislivello, che anche quest’anno ha rappresentato una sorta di gara nella gara. Emma Quaglia con il nuovo record femminile di 3’45”01 e Riccardo Borgialli in 3’20”16 si sono così aggiudicati il Trofeo Allianz Tower.
Altro trofeo, il Suunto assegnato sul tragitto cronometrato tra parco Montestella e cono del Portello, è andato ancora a Riccardo Borgialli (18’00”15) ed Emma Quaglia (19”49”57).
Ma non è stata solo un’occasione agonistica, pure un momento per scoprire la città sotto un’altra prospettiva e senza ambizioni di cronometro.
Come conferma l’Assessore allo Sport del Comune di Milano Roberta Guaineri al via della 15 km non competitiva “Sono molto contenta perché un’altra volta ho avuto conferma che i milanesi sono dei veri runner - ha commentato dopo il traguardo – quello della Salomon Running è un percorso meraviglioso, stimolante e che rappresenta la Milano del futuro. Grandi runner! Le strade di Milano sono vostre”.
Opinione condivisa da Massimo Ambrosini anche lui al via della 15 km: “Mi sono divertito, il percorso è davvero figo, ma che fatica!” mentre Massimo Oddo ha partecipato al Trofeo CityLife Shopping District SMART Cup (9,9 km) ossia la declinazione più gioiosa e divertente di Salomon Running Milano destinata a chi vive la corsa con il sorriso, la creatività e… lo smartphone: Stefano Giudici ha vinto infatti il trofeo disegnato dall’artista Daniele Sigalot per la miglior foto scattata in gara.
L’ennesimo volto di una Milano che ha sempre più voglia di corsa.
ALLIANZ TOP CUP – 25km competitiva Classifica Maschile
- Riccardo Borgialli (Asd Bognanco) 1:30’43”
- Gabriele Maria Pace (Cambiaso Risso Running Team) 1:30’54”
- Luca Ponti (Atl. Casorate) 1:34’46”
- Nicolò Petrin (Tornado) 1:35’01”
- Diego Picollo (Maratoneti Genovesi) 1:36’21”
- Mario Maresca (Asd Montemiletto) 1:41’18”
- Hussein Zmnako Wali Hussein (Atl. Pavese) 1:41’21”
- Carlo Sadar (Corro Ergo Sum) 1:41’59”
- Armando Remorini (Cosenza K42) 1:45’17”
- Nicolino Catalano (Asd I Lupi d’Abruzzo) 1:45’53”
Classifica Femminile
- Emma Linda Quaglia (Cambiaso Risso Running Team) 1:35’22”
- Barbara Bani (Free Zone) 1:45’33”
- Carolina Chisalè (Star Run) 1:51’52”
- Benedetta Broggi (Triathlon Pavese) 1:52’07”
- Mery Hellen Herman (GP Santi Nuova Olonio) 1:52’10”
Informazioni aggiuntive
2 commenti
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Lunedì, 24 Settembre 2018 12:37
inviato da Carlo
Premetto una cosa: questa è una delle manifestazioni più divertenti ed interessanti nel programma podistico milanese. Probabilmente tanti maratoneti o podisti non sono d'accordo con il sottoscritto perchè non rientra nelle classiche. Ma valorizzare la città con una gara così particolare è sicuramente una cosa fantastica, soprattutto perchè permette di dare molta visibilità alle bellezze di Milano. Premesso questo ci sono sicuramente, come in tutte le gare, aspetti da migliorare. A difesa degli organizzatori credo che riuscire a far collimare tutto con passaggi così particolari sia sicuramente un lavoro immane e a loro (e a tutti i volontari) va il mio più profondo rispetto. La mia vuole essere non una critica ma solo un modo per poter fare ancora meglio e rendere perfetto un evento spettacolare. Ho partecipato alla gara TOP da 25k, valida per il Campionato Italiano Assoluto e Master di Trail Corto (questa è la mia terza partecipazione). Non concordo con lo spostamente di una settimana della manifestazione; non trattandosi di una classica potrebbe "infastidire" chi ha una tabella di preparazione per qualche maratona autunnale per cui inserirla all'inizio della tabella potrebbe avere senso, una settimana dopo potrebbe non essere ben "digerita". A parte un ritardo nell'apertura del villaggio, di circa 40 minuti, la partenza è stata puntualissima. Un po' meno puntuale è stato, purtroppo, il presidio di alcuni punti chiave del percorso. Mi riferisco all'entrata del fossato del Castello, dove il volontario all'entrata indicava correttamente agli atleti di tenere la sinistra in modo da evitare pericolosi incroci: sarebbe stato meglio mettere un volontario anche nella curva successiva pochi metri più avanti perchè il "genio" che taglia la curva per guadagnare un paio di secondi c'è sempre. Nel mio caso mi sono trovato davanti in uscita un altro concorrente nella direzione sbagliata con conseguente frontale (per fortuna conoscevo bene il punto incriminato e sono stato abbastanza duro nel tenere la mia traiettoria, che poi era quella corretta) che non ha avuto conseguenze per fortuna. Un altro punto critico è stato all'intero della fiera dove la scala di uscita è stata variata. La transenna con le indicazioni era presente ma era stata spostata dagli operai del cantiere per cui seguendo la freccia si arrivava alla scala sbagliata: il risultato nel mio caso è stato di perdere circa 40/50 secondi per ritornare sul tracciato corretto (non so se questi secondi potevano valere una posizione diversa, sulla carta si ma poco importa, sarebbe bastato un volontario in più, non alla fine della scala ma all'inizio, per indicare la direzione corretta). Mi è giunta voce di un po' di caos all'ingresso del centro commerciale di City Life (nel mio caso indicato correttamente quindi nula da dire) per cui alcuni atleti hanno seguito il tracciato corretto mentre altri un po' meno. All'arrivo il ristoro della TOP 25k era ancora chiuso; i volontari sono stati gentilissimi nell'aprire in fretta e furia gli scatoloni ma concordo che una bottiglietta d'acqua, una di the e poco altro risultano un po' poco per chi si è fatto 25 chilometri con un caldo anomalo. Magari si può pensare ad un pacco ristoro più ricco (capisco la comodità di approntare il pacco ristoro in sostituzione del classico banco) che comprenda anche qualcosa di veramente ristoratore (dopo 25k ammetto che delle sanissime bacche di goji me ne faccio poco o nulla...personalmente ho bisogno di un po' di sostanza dopo uno sforzo del genere). Ed infine le premiazioni: se sono indicate alle 11:30 qualche minuto di ritardo può andare...quasi un'ora è un po' troppo. E consiglio di premiare prima gli assoluti, poi le categorie ed infine i trofei "interni" (Scalata della Torre Allianz e Trofeo Suunto); capisco che gli sponsor sono quelli che "tengono in piedi la baracca" ma anche gli atleti non sono da meno (tenuto conto del costo non proprio popolare) e aspettare sotto il sole sicuramente non aiuta. Detto questo, che ripeto, vuole essere solo uno sprone a limare alcune imperfezioni, gran bella manifestazione!!
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Lunedì, 24 Settembre 2018 00:06
inviato da Achille Mazzeri
Percorso sicuramente affascinante. Però... ci sono sicuramente degli aspetti da migliorare e non poco.
Partiamo dal pettorale da ritirare obbligatoriamente venerdi o sabato (il che mi ha costretto a prendere un permesso a lavoro) per passare a un percorso (io ho corso la 15 km) che per i primi tre km ci vedeva quasi costretti a passare in strada anziché sui marciapiedi troppo angusti per contenerci tutti. Poi gli incroci sulla salita al Portello: tre volte fermi con quelli della 26 km che giustamente scalpitavano ... ma il capolavoro è stato all'arrivo: io ho dovuto aspettare 25 minuti per riprendere la borsa e a seguire farmi almeno 350 metri di coda per ritirare la borsa del ristoro (1 bottiglietta d'acqua, una di the freddo e una brioscina davvero triste) il tutto sotto un sole inopinatamente caldo. Si può e anzi si deve fare molto di più e molto meglio per non rovinare una manifestazione davvero unica
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