A Miglianico bella gara con soluzione salomonica nei 9 km donne
11 agosto - Mi sono preparato alla 49^ Miglianico Tour con grande rispetto (come faccio sempre). Della corsa, del territorio, della storia. E’ dal 1971 che va in onda questo appuntamento podistico sulle colline chietine in Abruzzo, terra di ottimi vini (nel pacco gara non può mancare una buona bottiglia di rosato prodotto a Miglianico). E’ praticamente la gara più antica del Centro Italia e una delle più longeve d’Italia. Conserva il primato di essere la gara con maggiori edizioni consecutive. Gli organizzatori, l’ASD Ades Amici dello Sport Miglianico, guidati da Nicola Mincone, già pregustano la 50ma edizione che si svolgerà il 9 agosto 2020.
Il percorso è un anello di 9 km da ripetere due volte, anche se il secondo round è leggermente più corto. Alla fine il Garmin dice 17,4 km e un dislivello totale di 242 metri. Si parte in discesa uscendo dal paese, 3 km sono in pianura tra i vigneti, nell’area dove sorge la chiesetta della Madonna delle Piane, gli ultimi 2,5 km in salita con pendenza media del 5%. I podisti sono tutti molto seri e silenziosi in attesa della fatidica salita, procedono con cautela e si bagnano alle docce predisposte praticamente su ogni chilometro del percorso. Gli organizzatori hanno indicato la partenza alle ore 20, a differenza di alcune edizioni passate dove si iniziava un paio d’ore prima. Si può liberamente scegliere se fermarsi al primo giro o proseguire per il secondo. Il caldo e l’umidità ci sono, e molti optano per la prima soluzione, mentre circa 400 podisti proseguono per la gara lunga. Una particolarità sul percorso è costituita dalle fiaccole: diversi tratti dell’anello, soprattutto quelli più lontani dal centro abitato, sono illuminati da fiaccole poste sul ciglio di destra, conferendo un’atmosfera romantica e riposante. In particolare nel secondo giro le lampade svolgono egregiamente il proprio lavoro. Sono probabilmente un riferimento all’antica processione che si teneva alla vigilia della festa della Madonna delle Piane, il 7 settembre. Antiche testimonianze riportano che in quell’occasione si collocavano delle lucine sul percorso.
All’arrivo, dopo l’ottimo ristoro finale (a base di pane, pomodoro, angurie, crostate e molto altro) e il pasta party, noto una certa agitazione dovuta ad uno spiacevole equivoco occorso alla gara femminile di 9 km. La vincitrice risulta Ilaria Novelli (Polisportiva Molise Campobasso), ma la prima ad arrivare dalle parti del traguardo è stata Marika Monaldi (Unione Atletica Abruzzo), che però nella pratica sbagliava tragitto non infilandosi sotto l’arco di arrivo (un po’ angusto devo dire, anche se ben illuminato). Fatto sta che la Monaldi ha dovuto tornare indietro mentre sopraggiungeva la Novelli che le ha soffiato la prima piazza. Gli organizzatori, d’accordo con le due atlete, hanno conferito un ex aequo classificandole prime.
Da queste parti sono passati nomi celebri del podismo italiano: Pizzolato, Bettiol, la Fogli, la Incerti… e in anni recenti Santoro e Buccilli. Numerosi anche i vincitori e le vincitrici provenienti dal continente africano. La gara che aveva un buon budget ora deve fare i conti con le scarse finanze anche se lo sponsor principale, un pastificio, è di tutto rispetto. Il fascino della corsa è comunque intatto, e soprattutto la mobilitazione di un intero paese che si riversa in strada con passione e spirito di servizio e fa di questa corsa un punto di coesione e identità. La Miglianico Tour conserva il consenso dei podisti (e non è cosa da poco) nonostante sia fuori dal circuito FIDAL. Deve essere fiero Roberto Terenzio, miglianichese trapiantato a Milano, che inventò questa gara l’8 settembre 1971. Si festeggiava la Madonna delle Piane e l’idea trovò l’entusiasmo di pochi aficionados che la corsero, praticamente di nascosto. Oggi è diventata un fiore all’occhiello del podismo nostrano.
La cronaca di Vittorio Camacci dell’edizione della 49ma Miglianico Tour è già pubblicata: www.podisti.net/index.php/cronache/item/4613-miglianico-ch-49-miglianico-tour.html
I miei voti:
- percorso: 8
- organizzazione: 8,5
- ristori: 8
- costo quota di iscrizione: 10 (la cifra non sono gli euro, ma il mio è un voto al prezzo richiesto per l’iscrizione)
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