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Nov 19, 2019 padre Pasquale Castrilli 1984volte

Corsa solidale a Marsiglia

Una visione del Parco Una visione del Parco R. Mandelli

17 novembre - C’è una gara stamattina al Parco del 26mo Centenario di Marsiglia. Poco più di 6 km, tre giri di questo parco un po’ piccolo (misura circa 800  per 200 mt), ma comodo perché situato in zona centrale e ben attrezzato.
Da dove deriva il nome di questo parco situato nell’ottavo arrondissement della seconda città francese? Il parco è relativamente recente, è stato inaugurato nel 2011 dopo due anni di lavori in ricordo dei 26 secoli dalla fondazione della città ad opera dei greci con il nome di Massalia. Sorge in una zona sede di un’antica stazione ferroviaria, la stazione del Prado, non lontano da piazza Castellane, centro della città dove il giorno prima, sabato, c’erano i famosi gilet gialli per una nuova manifestazione di protesta.
I visitatori del parco hanno l’opportunità di vedere quattro giardini tematici: asiatico, africano, orientale e provenzale. Nel parco anche l’albero della speranza, simbolo di tolleranza che sottolinea il carattere accogliente e multiculturale di questa bella città, sempre ventilata e sempre illuminata dallo sguardo di Notre Dame de la Garde che veglia dall’alto.
 I poliziotti con metal detector scansionano tutti coloro che entrano, e ci si ritrova per la gara che parte qualche minuto dopo le 10, con la possibilità anche di un giro a passo libero. Pochi i partecipanti, una novantina in tutto, ma l’ambiente è elettrico, a partire dal riscaldamento collettivo pochi minuti prima del via.
La gara ha il sapore di una Park Run, le corse del fine settimana a partenza libera nate in ambiente anglosassone e diffusesi in alcuni dei parchi cittadini più belli del mondo. E’ denominata Course de la solidarité ed ha un chiaro scopo solidale: questa è la seconda edizione.
Per la cronaca: il vincitore di giornata, Fabrice Morel (OM Athletisme) impiega 18’25’’ per coprire la distanza; la vincitrice, Anne-Laure Godi, chiude in 27’47’’.
La corsa è stata anche occasione per conoscere il Fond Social Juif Unifié (FSJU), il Fondo sociale ebraico unificato che, in queste domeniche di fine novembre - inizio dicembre, ogni anno rivolge un appello nazionale per la raccolta di fondi per sostenere varie forme di precarietà: poveri, anziani, disoccupati, esclusi.

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