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Dic 19, 2021 3470volte

Castelmaggiore (BO): in 650 alla 20^ Mezza Maratona del Progresso

Bella giornata di sole ma temperature a cavallo dello zero oggi a Castelmaggiore per la 41^ Corrida del Progresso e la relativa mezza maratona competitiva Uisp, ultimo appuntamento del “Fog Trophy 2021".
Organizzazione a cura del Gruppo Podistico "Polisportiva Progresso",
guidata dalla presidente e responsabile organizzativa Cristina Vignudelli.
Vittoria in campo maschile per Mohamed Benchelaih (Celtic Druid Castenaso) in 1.09.20, secondo Andrea Sgaravatto (Salcus) in 1.10.45, terzo Daniele Angelini (Atl. Bondeno) in 1.11.05.



 
Ordine d'arrivo maschile:

1 BENCHELAIH MOHAMED - mar, ATL. CASTENASO CELTIC DRUID 1:09:20
-
2 SGARAVATTO ANDREA - ita, SALCUS 1:10:45
+1:25
3 ANGELINI DANIELE - ita, ATL. BONDENO 1:11:05
+1:46
4 POGGI DAVIDE - ita, ATL. RIMINI NORD SANTARCANGELO 1:12:50
+3:31
5 GINOSA ARTURO - ita, LOLLIAUTO ASD 1:14:58
+5:39
6 SCARDOVI GIANLUCA - ita, ATL. IMOLA SACMI AVIS 1:15:23
+6:04
7 SORIANI FEDERICO - ita, POL. QUADRILATERO 1:15:26
+6:07
8 BENCIVENNI LUCA - ita, G.P. I CAGNON 1:15:29
+6:09
9 FERRACCIOLI LUCA - ita, GROTTINI TEAM RECANATI ASD 1:15:30
+6:11
10 BALDINETTI MARCO - ita, POL. PORTA SARAGOZZA 1:15:47
+6:28

Tra le donne bella vittoria per la mantovana, veronese d'adozione, Barbara Trazzi (Mombocar) in 1.23.02, che festeggiando con due giorni di ritardo il 49° compleanno ha preceduto la francese Chloé Aude Counan (U.S. Zola) in 1.26.07, terza Dinahlee Calzolari (Mud & Snow, Casona - Modena) 1.27.33.
Complessivamente hanno portato a termine la gara in 648 atleti agonisti, cui si sono accodati i non competitivi.



Ordine d'arrivo femminile:

1 TRAZZI BARBARA - ita, G.S.D. MOMBOCAR 1:23:02
-
2 COUNAN CHLOE' AUDE - fra, UNIONE SPORTIVA ZOLA A.S.D. 1:26:07
+3:06
3 CALZOLARI DINAHLEE - ita, TEAM MUD & SNOW ASD 1:27:33
+4:31
4 FUSCHINI ERICA - ita, A.S.D. FRANCESCO FRANCIA 1:28:55
+5:53
5 VENTURI GIORGIA - ita, POD. OZZANESE 1:29:34
+6:32
6 ALBERTIN ROSANNA - ita, ATLETICA CORRIFERRARA 1:29:56
+6:54
7 PUGLIESE LAVINIA - ita, PODISTICA PONTELUNGO BOLOGNA 1:32:38
+9:37
8 ACCIARO DONATELLA - ita, PODISTICA PONTELUNGO BOLOGNA 1:33:05
+10:04
9 PETRI CLAUDIA - ita, CENTRO ATLETICA COPPARO 1:33:24
+10:22
10 BASILE SILVIA - ita, POL. PORTA SARAGOZZA 1:33:29
+10:27

 

Dal comunicato stampa di Fausto Cuoghi:                                                                              

A riscaldare cuore e muscoli delle gambe, i partecipanti alle gare in programma nella mattinata sportiva: 650 impegnati nella camminata ludico-motoria su distanze a scelta fra 13.4, 7.3 chilometri e mini di duemilaseicento metri, 670 nella "mezza maratona" con il cronometro, che nel settore maschile ha confermato il pronostico della vigilia con il successo di uno dei favoriti, Mohamed Benchelaih, portacolori dell'Atletica Castenaso Celtic Druid, e di Barbara Trazzi.

Alle 14 di sabato 18 aveva aperto i giochi la gara competitiva per i giovanissimi, 26a “mini corrida” riservata alle categorie maschili e femminili primi passi, pulcini, esordienti, ragazzi, cadetti e allievi impegnati su distanze da cinquecento a duemila metri in base alla età.

La manifestazione è stata occasione per ricordare Vincenzo Ferrone, presidente e animatore del Gruppo podistico atletica leggera di Castel Maggiore scomparso di recente. A salutare i concorrenti Emma Scaunigh, campionessa azzurra, vincitrice di 5 titoli italiani di maratona femminile e della sfida al tumore del seno.

 

[Fabio Marri]. L’appuntamento con la gara del “Progresso” (questo il nome della polisportiva, ispirato agli ideali sociali di promozione umana, e che dalle sue file ha fatto emergere ultimamente Giacomo Raspadori, ventunenne attaccante del Sassuolo e della Nazionale Italiana) era quasi obbligatorio, a chiudere in bellezza l’annata, magari come defaticamento dopo la maratona di Reggio: talvolta, pattinando sul ghiaccio, ma quasi sempre con un bel sole che lasciava intravedere i colli bolognesi. Ieri, sabato, c’era la nebbia, che ha nascosto le brutture del Bologna calcio arresosi quasi senza combattere; oggi invece il sole è riuscito a portare l’aria dai meno 2 della partenza ai 3 gradi, riuscendo perfino a spremerci qualche stilla di sudore nei tratti di percorso soleggiati (dove peraltro gli alberi scaricavano la loro galaverna sotto forma di gocce di pioggia).

Magari un po’ di tè caldo ci sarebbe stato utile; invece solo bottiglie chiuse di acqua, fredde e sovradimensionate nei loro 360 cc (tutti noi le buttavamo dopo poche sorsate): ma si sa, tra le regole-Covid ce ne sono anche di stupide, e malgrado tutto andremo in zona gialla lo stesso.

A pochi giorni dalla terza dose ”booster”, non era il caso che mi iscrivessi a più che la non competitiva, scegliendo ovviamente la distanza maggiore sebbene ufficialmente non prevista: gradita sorpresa, il corrispettivo, per i 2 euro di iscrizione, di un sacchetto di tortellini al prosciutto di 260 grammi. Molto di più hanno avuto i competitivi, che avevano speso 18 euro: ma non mi stancherò di dire che non è il pacco-gara a fare il valore di una corsa.

Se 648 mezzi-maratoneti competitivi arrivati (di cui 130 donne e -è stato detto- 500 bolognesi)  sono un buon risultato a queste latitudini, il numero dei non competitivi è lontano dai tempi d’oro della “Corrida”: mancavano ancora le tende di società (altra restrizione da Covid), sebbene molti gruppi le avessero sostituite con pullmini (e allora cosa cambia?). Anche le mascherine in partenza mi sono parse un genere raro: però ci avevano testato e munito del rituale braccialetto-lasciapassare (e a testimonianza dello scrupolo con cui si è proceduto, vi dico che avendo mandato mia moglie al banco delle iscrizioni per ritirare i due pettorali, non le hanno dato il mio perché non aveva l’autocertificazione del sottoscritto: ci sono dovuto andare io, oltre tutto in un posto lontano 300 metri dal via… e a un km da dove avevo trovato parcheggio, riuscendo insomma ad accodarmi al gruppo in partenza quando già Marescalchi dava il rompete le righe).

Percorso non esattamente chiuso al traffico, perlomeno attorno ai km 5-14 cioè nella zona di Trebbo (passaggio della mia prima maratona di Bologna, giusto 30 anni fa…); mentre un’ordinanza del sindaco concedeva il transito, nelle storiche vie Lirone e Bondanello che formavano la maggior parte del giro, solo ai residenti. Contentiamoci che non c’erano molte auto in giro.

Cartelli dei km messi giù talvolta a casaccio, con differenze anche di 300 metri rispetto ai segnali bianco-rossi dipinti sull’asfalto; ma alla fine, la distanza effettiva dovrebbe essere poco superiore a quella canonica. Ricordi di tante gare corse qui, non solo questa maratonina (dove un ristoro era gestito da Angelo Pareschi, e non poteva mancare l’Omone Gianfranco Gozzi) ma parecchie camminate estive, dove al traguardo ci accoglievano le tavolate di angurie e il profumo delle salsicce o costaiole grigliate.

Vedremo se il 2022 ci riporterà ai bei tempi andati (ho paura, però, che molti podisti/camminatori di allora si siano persi). Intanto, nelle retrovie dove si viaggiava  sopra i 6 a km (c’era anche una col mio cognome, sebbene non parente), ci si ritrovava tra vecchie conoscenze, quasi dimenticate nell’ultimo biennio. Due ragazze della Porta Saragozza, dietro cui ho arrancato gli ultimi 3 km, cercavano di fare da pacemaker a qualche sfiduciato: una a un certo punto ha esclamato: “Non guardare il cardio, quello non ti fa arrivare; guarda solo le mie gambe!” (perfettamente inguantate in una calzamaglia nera, certo un ottimo motivo per star loro dietro).

Ai tanti che portavano le magliette con la scritta “Passo Capponi” oppure “Arrivo… tardi ma arrivo!” era inevitabile chiedere di Alessio Guidi, uno a cui il podismo dell’area nord bolognese deve tanto. Spero che ci fosse, mimetizzato per le note e ignote, anzi ignobili, ragioni: ma comunque, ci fosse. Ma anche se non c’era, molti oggi correvano grazie a lui.

 

 

Qui le foto per i partecipanti

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