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Ott 23, 2022 Claudio Romiti 1452volte

Aperta a Miralduolo (PG) la stagione del cross umbro

Una partenza Una partenza Comitato organizzatore

Domenica 23 ottobre si è svolta la sesta edizione del cross delle Vigne “Terre Margaritelli”, in quel di Miralduolo, frazione del comune perugino di Torgiano. Si è trattato di una edizione veramente particolare, tutta all’insegna del mese della campagna del Nastro Rosa, promossa dalla Fondazione Airc per la ricerca sul cancro per sostenere la lotta al tumore del seno. Tant’è che l’intero incasso della manifestazione è stato devoluto alla stessa, meritoria organizzazione.

Come di consueto i ragazzi terribili della Podistica Volumnia Sericap, che al pari di altre piccole compagini amatoriali ha perso molti iscritti a seguito della pandemia, hanno gestito buona parte degli aspetti tecnici e organizzativi della suggestiva competizione.

Competizione che quest’anno però, malgrado l’edificante iniziativa dell’Airc e la ricca dotazione di premi  (ben 94 riconoscimenti con generi alimentari di ottima qualità, suddivisi in 11 categorie), in aggiunta ad un pacco gara di gran pregio sotto forma di una bottiglia di vino Margaritelli, ha toccato il minimo storico sul piano dei partecipanti: appena 47 iscritti alla gara agonistica, oltre alla sessantina di volenterosi che hanno onorato l’iniziativa dell’Airc partecipando alla non competitiva.

Tra l’altro, la manifestazione si è svolta in una cornice primaverile in un luogo posto ad una manciata di chilometri dal capoluogo di Regione e, trattandosi del primo cross della stagione umbra, la scarsissima partecipazione è apparsa a chi scrive assolutamente inspiegabile.

Per quanto riguarda l’aspetto tecnico, la gara si è svolta su tre giri di 2,350 km per gli under 60 e su due per gli over 60 e le categorie femminili. Si è trattato come sempre di un cross particolare, che presenta ad ogni tornata e all’arrivo una salita di circa 300 metri, con la caratteristica di una pendenza che tende ad inasprirsi drasticamente verso il suo culmine. Di fatto è una competizione che favorisce i podisti molto agili, anche in virtù di alcuni passaggi particolarmente tortuosi nei tratti pianeggianti, e soprattutto quelli che riescono a distribuire efficacemente lo sforzo, dato che un eccessivo dispendio sul tratto più ripido della salita viene poi pagato con gli interessi nel successivo falsopiano. 

E come sempre accade per noi vecchi appassionati di questo nobile sport pedestre, la soddisfazione per essere riusciti a completare una gara notevolmente aspra, come all’acciaccato sottoscritto, ripaga di gran lunga la sofferenza che ci ha accompagnato fino al traguardo.  In questo aspetto, a mio avviso, è racchiusa l’essenza del podismo amatoriale.

Sotto questo punto di vista, possiamo dire che il sesto cross delle Vigne Margaritelli, con la benemerita partecipazione dell’Airc, ha assolutamente centrato l’obiettivo.

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