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Set 21, 2019 Ufficio Stampa Evento 2563volte

San Martino di Castrozza (TN) – 3^ Rosetta Verticale Trail Run

Stefano Gardener Stefano Gardener Foto Raffaele Merler

21 Settembre - Hanno il passaporto vidimato per lo sci di fondo i due dominatori della terza Rosetta Verticale Trail Run di San Martino di Castrozza. A trionfare sul traguardo di Cima Rosetta, a quota 2741 metri dopo aver percorso 6,9 km con un dislivello di 1279 metri, sono stati i due fiemmesi Stefano Gardener e Antonella Confortola, quest’ultima capace addirittura di stabilire il nuovo record femminile della manifestazione organizzata da Asd Primiero Ex3me, valevole come terza tappa del Trentino Vertical Circuit 2019.

E’ stata un’edizione da incorniciare, anzitutto per una situazione meteo straordinaria, ma pure per la partecipazione importante, visto che si sono presentati allo start di San Martino di Castrozza (a 1487 metri di quota) ben 240 atleti, a dimostrazione del richiamo che riesce ad avere questo evento pur trattandosi di uno sport di nicchia, che ha come teatro uno dei paradisi dolomitici: le Pale di San Martino.

La Rosetta Verticale Trail Run si è decisa già nella prima ascesa sui tornanti sotto la cabinovia Colverde, dove al comando si è formato un terzetto composto da Stefano Gardener, Tiziano Moia e Matteo Sostizzo, staccati fra di loro di una decina di metri. Sono transitati in quest’ordine anche ai 1965 metri del rifugio Colverde, per poi iniziare il tratto probabilmente più suggestivo, un’interminabile scalata sulle diagonali che hanno portato prima all’altopiano roccioso della Pale di San Martino quindi ai 2700 metri della stazione a monte della funivia. In testa alla gara non è cambiato nulla con Gardener sempre a fare il passo, seguito poco distante dal friulano Tiziano Moia, mentre nella lotta per il terzo posto il trentino Gabriele Leonardi è riuscito a superare il vicentino Matteo Sostizzo nei pressi del passaggio sotto il pilone della funivia.

Nemmeno l’ultima erta con 47 metri di dislivello che ha portato al traguardo allestito nei pressi della croce di Cima Rosetta ha regalato stravolgimenti. Così ha trionfato Stefano Gardener con l’eccellente tempo di 53’09”, di 47 secondi superiore al record stabilito lo scorso anno da Davide Magnini, ma autore di una prestazione davvero di grande livello, considerando che ha deciso di iscriversi all’ultima ora dopo un’intensa settimana di allenamento con lo skiroll. Il friulano Tiziano Moia è giunto dopo soli 12 secondi, ottenendo come dodici mesi fa la seconda piazza d’onore consecutiva e con un po’ di rammarico. Più importante il distacco del terzo classificato, il noneso Gabriele Leonardi, che ha accusato 2’17” dal vincitore. Questo il podio. Seguono a 3’51” il vicentino Matteo Sostizzo che ha comunque vinto la medaglia d'oro della categoria junior, a 4’20” l’altoatesino Henry Hofer, a 5’15” il tecnico della nazionale di biathlon Mirco Romanin, a 6’31” il trentino di Ravina Tarcisio Linardi, a 7’19” il giornalista Marco Comolbo, e a 8’10” il forte fondista primierotto Bruno Debertolis, autore di una prestazione rilevante.

In campo femminile Antonella Confortola ha gestito in tranquillità tutta la gara. Ha deciso di allungare da subito, mantenendo poi un ritmo risultato troppo elevato per le avversarie, nonostante le sue condizioni fisiche non ottimali dopo il problema tendineo che l’ha tenuta lontana dalle competizioni per tanto tempo. La fiemmese è stata sempre in testa da sola e nell’ultima ascesa, sentendo il profumo del record, ha incrementato pure il passo, chiudendo la sua prova con il tempo di 1h07’21”, di ben 1’48” inferiore rispetto al precedente primato che stabilì la bellunese Cecilia De Filippo due anni fa. Piazza d’onore per la bresciana Corinna Ghirardi, che ha concluso con il tempo di 1h10’41”, di poco meno di un minuto superiore rispetto a quello che aveva fatto registrare lo scorso anno nella sua gara vittoriosa. Sul terzo gradino del podio è poi salita l’altoatesina Anna Pircher con il tempo di 1h11’41”, quindi quarta la fondista di Coppa del Mondo Ilaria Debertolis alla sua prima partecipazione a questa competizione, facendo registrare il tempo di 1h12’25”, seguita a ruota dall’ex campione azzurro Gianantonio Zanetel.

Nelle sfide di categoria vittoria del trentino Gabriele Leonardi fra gli under 23, davanti a Matteo Sostizzo e Gabriele Guerri, mentre al femminile ha prevalso Valentina Loss. Nella under 16 successo per Hermann Debertolis su Leonardo Taufer e Antonio Bettega. Passando alla over 50 ha vinto Tarcisio Linardi su Karl Heiss e Walter Longhino, quindi al femminile Edeltraud Thaler su Fulvia Seber e Giuliana Gionchi.

Fra i partecipanti anche quest'anno un gruppo di immancabili atleti paralimpici, capitanati dal veneziano trapiantato ad Auronzo di Cadore Moreno Pesce. Partito poco prima dello start dei big, assieme in particolar modo ad Andrea Lozinca, hanno tagliato pure loro il traguardo in cima alla Rosetta. Se per Moreno non è stata la prima volta, per la solare Andrea è stata una giornata che rimarrà indelebile nella sua memoria, dopo che dodici mesi fa dovette ritirarsi.

Un successo a 360 gradi dunque per la terza edizione della Rosetta Verticale Trail Run.
Hanno tutti il sorriso sulle labbra i concorrenti che hanno tagliato il traguardo a Cima Rosetta, in particolar modo i vincitori. Ecco le impressioni raccolte a caldo:

Stefano Gardener (primo classificato): “Ho deciso all’ultimo di essere in gara qui a San Martino di Castrozza. Sono partito con buone sensazioni, ma non pensavo di vincere e soprattutto di arrivare non lontanissimo dal record di uno specialista come Davide Magnini, anche perché non avevo mai provato questo percorso. Ho tenuto un buon ritmo fino al primo troncone della funivia, dove Tiziano Moia ha leggermente mollato mentre io ho proseguito con le mie frequenze. Nel finale Tiziano si è fatto sotto, ma sono riuscito a mantenere il margine di vantaggio. Felicicissimo”.

Tiziano Moia (secondo classificato): “Ero stanco di testa dopo gli ultimi impegni importanti, probabilmente se attaccavo fin dall’inizio l’esito poteva essere diverso, ma è andata così. Peccato perché il trenino per andare forte c’era. Se riuscivo a tenere e stimolare Gardener probabilmente assieme avremmo anche abbassato il nostro tempo. Nel finale ho recuperato ma era troppo tardi. Vengo sempre volentieri a questa gara perché è spettacolare”.

Antonella Confortola (prima classificata): “Dopo la nascita di Dorothy sono riuscita ad allenarmi con una certa intensità, anche se ho un problema al tendine che mi limita. La passione per la corsa e per i vertical mi ha stimolato ad essere al via. Non pensavo però di andare così forte e di fare il nuovo record. Sono partita assieme agli ultimi perché nei tratti in pianura non riesco a correre con disinvoltura, poi quando è arrivata la salita ho recuperato bene prendendo la testa della corsa con un buon ritmo, gestendomi nel falsopiano prima dell’ultima ascesa. La gara è passata molto veloce, non mi sono proprio accorta di aver fatto quasi 1300 metri”.

Corinna Ghirardi (seconda classificata): “Un secondo posto che mi soddisfa anche se il tempo è di un minuto superiore a quello dello scorso anno. Non era una giornata al top per me, ma ci sta dopo una stagione interminabile. Dopo lo scialpinismo sono partita subito con le competizioni di corsa in montagna. Non ho alcun rammarico, perché Antonella aveva un passo troppo lungo. Io ho pensato a fare il mio ritmo e a tenermi dietro le avversarie per mantenere il mio secondo posto. Ora si riposa”.

Moreno Pesce (atleta paralimpico): “Non manco mai alla Rosetta. E’ una super gara. Arrivare in cima per noi amputati è un’impresa straordinaria e ringrazio tutto il pubblico che mi ha incitato. Quest’anno la vera vincitrice è però Andrea Lozinca, con una straordinaria determinazione è riuscita a tagliare il traguardo. Lo scorso anno dovette abbandonare, oggi si è superata”.

Johnny Zagonel (comitato organizzatore): “E’ stata la migliore edizione delle tre finora organizzate. Tempo fantastico, aumento di partecipanti e in particolar modo in campo femminile, pubblico in quota ed un esito superlativo. Voglio ringraziare tutti i collaboratori e gli oltre 60 volontari che ci hanno permesso di centrare questo successo. Abbiamo avuto tanti attestati di stima. Ci piacerebbe poter fare un salto internazionale con la Rosetta Verticale. Inizieremo da subito a lavorarci”.

 

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