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Mag 01, 2019 2334volte

Il TAS respinge il ricorso di Caster Semenya

Caster Semenya Caster Semenya Foto Reuters

Il Tas, Tribunale di Arbitrato Sportivo di Losanna,  ha dichiarato la sua incompetenza e conseguentemente respinto il ricorso di Caster Semenya contro le nuove regole della Iaaf, nello specifico la regola 141, che prevede la riduzione dei livelli di testosterone per le donne, tra cui la campionessa sudafricana, che ne producono troppo (le cosiddette atlete 'Dsd' o iperandrogene), al fine di assicurare una competizione equa con le altre concorrenti.

La 28enne sudafricana si era opposta al nuovo regolamento con l'appoggio della propria Federazione: in base alla decisione del Tas, dovrà quindi sottoporsi ad una terapia ormonale per poter gareggiare nella categoria femminile. 

Il gruppo dei Giudici del TAS, che ha definito la regola "di difficilissima applicazione” e “certamente discriminatoria”, ha però anche rilevato che: “tale discriminazione è un mezzo necessario, ragionevole e proporzionato per raggiungere l’obiettivo della Iaaf di preservare l’integrità dell’atletica femminile”. Il Tas anche spiegato che mentre la regola Iaaf può avere senso scientifico sulle distanze di 400 e 800 metri, lo stesso non è dimostrato nei 1500 metri e nel miglio, di fatto invitando la federazione a un modifica immediata ma non vincolante della regola.

Non si è fatta attendere la reazione della Semenya che ha dichiarato: “La Iaaf mi ha sempre preso di mira, per un decennio ha cercato di rallentarmi, ma questo mi ha reso più forte: la decisione del Tas non mi fermerà. Ancora una volta salirò nelle mie imprese e continuerò a ispirare giovani donne e atleti in Sud Africa e in tutto il mondo”.

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