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Mag 29, 2021 padre Pasquale Castrilli 1890volte

Saluto del Papa ad Athletica Vaticana che va ai Giochi dei Piccoli Stati

Un'immagine dell'udienza papale Un'immagine dell'udienza papale ANSA

29 maggio - Sarà composta da dieci persone la delegazione di Athletica Vaticana ai Campionati di atletica leggera dei Piccoli Stati d’Europa, che inizieranno a San Marino il 5 giugno. Sette gli atleti, che parteciperanno a quattro gare, e tre gli accompagnatori. Beatrice Bellapadrona rappresenterà i colori vaticani nel lancio del giavellotto, Simone Adamoli nei 400 metri, Emiliano Morbidelli nei 3000 metri, Alessio Moscetti, Giuseppe Zapparata, Paolo Piersanti e Placido Fois nella staffetta maschile.
Athletica Vaticana, società sportiva nata a gennaio del 2019 ed affiliata alla FIDAL con un particolare statuto, partecipa ai Giochi dei Piccoli Stati come ospite non essendo ancora stata completata la procedura di affiliazione alle Federazioni internazionali di atletica.

Stamattina la delegazione vaticana è stata ricevuta in udienza da papa Francesco nella Biblioteca privata del Palazzo apostolico. Il Santo Padre, parlando a braccio, ha detto che la Chiesa ha a cuore tutto ciò che è umano e che riguarda l’uomo. E lo sport, il gioco, è una dimensione centrale nella quotidianità delle persone, tanto da poter essere visto come “sacramentale della bellezza”. Francesco ha poi donato ai presenti il libro Lo sport secondo Papa Francesco. Lettera aperta a un atleta olimpico, edito da La Gazzetta dello Sport che, in più lingue, sarà diffuso nel villaggio olimpico alle prossime Olimpiadi di Tokyo.

Presente all’udienza anche il cardinale Gianfranco Ravasi che ha dichiarato: «Athletica Vaticana scende in pista tra i “piccoli” Stati d’Europa in una dimensione - quella della “piccolezza” - che ha, adesso più che mai, un grande significato. Anche se non mancano oggi tensioni tra alcuni “piccoli” Stati, lo sport può essere, come sempre fin dalla sua nascita come esperienza umana, luogo di incontro e di conoscenza reciproca che fa cadere pregiudizi e ostilità e, attraverso il dialogo tra culture e religioni diverse, crea amicizia tra uomini e popoli fino a correre insieme verso la mèta comune che è la pace».

 

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