Deruta (PG), 10^ “Per le vie della Ceramica” con segni di ripresa
Domenica 23 aprile si è svolta nella splendida cornice di Deruta, gioiello medievale, la decima edizione di “Per le Vie della Ceramica”, seconda prova del circuito regionale dell’Endas. Competizione oramai divenuta una classica del podismo umbro, sebbene anch’essa continui a risentire sul piano della partecipazione i danni prodotti dalle misure sanitarie anti-Covid. Misure che, malgrado non abbiano fermato il virus, sembra che, almeno in Umbria, abbiano scoraggiato molti appassionati di questo nobile sport a riprendere l’attività di un tempo. Ciò, a quanto mi dicono molti organizzatori locali, si è coniugato con una maggiore difficoltà a trovare sponsor e finanziatori, costringendo chi vuole continuare a mettere in piedi queste amate manifestazioni agonistiche ad aumentare in modo sensibile il costo dell’iscrizione.
Sta di fatto che se prima dell’epopea del Covid-19 la competizione di Deruta vedeva al via circa 500 atleti – numero ragguardevole nel panorama umbro – quest’anno siamo arrivati a poco più di 300 iscritti, con 297 podisti giunti regolarmente al traguardo. Si tratta comunque di un progresso di una cinquantina di partecipanti rispetto all’edizione della ripartenza del 2022, in cui si raggiunse il minimo storico.
D’altro canto, per come è organizzata la competizione sotto tutti i punti di vista, con un controllo quasi maniacale di tutti i dettagli di cui necessità il buon andamento di corsa podistica, un ristoro post-gara a dir poco sontuoso e un pacco gara ogni volta caratterizzato da originalità (quest’anno è consistito in un fermacarte di ceramica molto apprezzato dai concorrenti), la kermesse sportiva di questa piccola capitale della ceramica merita il marchio di eccellenza.
In sostanza Katiuscia Vichi, infaticabile presidente della Podistica Avis Deruta, insieme ad una compagine sportiva molto coesa, al pari di chi l’ha preceduta, è riuscita ancora una volta a raccogliere intorno alla manifestazione sportiva le migliori energie di una cittadina tradizionalmente già molto unita sul piano sociale.
Sul tradizionale e suggestivo percorso di circa 12 km, in una splendida giornata primaverile, la corsa si è svolta senza alcun intoppo. Una corsa che sul piano tecnico riserva sempre l’incognita di una salita finale con pendenza crescente di circa un chilometro, la qual cosa impone a chi corre di mantenere un minimo di riserva energetica prima di raggiungere le rampe che portano all’ameno centro storico di Deruta.
La competizione maschile è stata vinta da Nicola Pirilli, della società Tx Fitness, con l’ottimo tempo 41.57. Ragguardevole anche la prestazione di Silvia Tamburi, beniamina del movimento umbro, la quale, pur reduce da un fastidioso infortunio, ha trionfato in campo femminile in 44 primi e 30 secondi.
Personalmente, pur in condizioni fisiche ancora precarie a causa di una lunga tendinite, mi sono imposto di partecipare sempre e comunque alle gare del circuito Endas, soprattutto con lo scopo di sostenere la causa degli enti di promozione sportiva i quali, dopo la sciagurata introduzione della runcard, hanno subito un colossale travaso di iscritti in favore della Fidal, l’ente di diritto privato che rappresenta il Coni nell’atletica leggera.
In questo senso è doveroso ringraziare gli amici della Podistica Avis Deruta, insieme alle altre società che hanno reso possibile la rinascita del circuito umbro dell’Endas, per il loro meritorio impegno.
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