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Mag 07, 2023 Ufficio Stampa Evento 984volte

Treviso – 9^ Treviso in Rosa, in 10218 per divertimento e solidarietà

La partenza La partenza Foto Organizzatori

7 maggio  – Nella domenica più rosa dell’anno, il numero da mettere in bella vista è: 10.218. Cinque cifre - un traguardo assai raro per una corsa esclusivamente al femminile - che sintetizzano il successo di un evento ormai imperdibile per tantissime donne.

Treviso in Rosa è così: un riuscito mix di divertimento, condivisione solidarietà. L’occasione per fare gruppo. E magari ritrovarsi in centinaia a sfilare per la città con lo stesso copricapo colorato o a reggere uno striscione che diventa una bandiera da sventolare con orgoglio.

Palestre, aziende, corsi di cammino, yoga e zumba. E poi ancora scuole, società sportive. Pensate: quest’anno i gruppi iscritti a Treviso in Rosa erano ben 129. Con la LILT a farla da padrona (un gruppone di 503 donne). E, a seguire nell’ideale classifica dei team più numerosi, il gruppo sportivo culturale San Martino (304) e le Rose di Monigo (158).

“Abbiamo concretizzato l’obiettivo di arrivare a 10.000 iscritte, il 20% in più rispetto all’anno scorso - commentano Enrico Caldato e Filippo Bellin, responsabili organizzativi dell’evento promosso dalle società sportive Asd Corritreviso e Trevisatletica con il patrocinio della LILT -. E’ stata una grande festa che per tutta la mattinata, e anche oltre, ha colorato Treviso di rosa. Ogni anno siamo noi i primi a stupirci per tanto entusiasmo, per una così grande voglia di esserci. Ma non ci fermiamo qui. Stiamo già pensando all’edizione 2024, quando Treviso in Rosa compirà 10 anni e i numeri saliranno ancora”.

Per la nona edizione di Treviso in Rosa - previsti due percorsi in centro storico: 4 e 7 km - le partecipanti sono arrivate da 15 regioni e 35 province. Tra le più applaudite, Silvia Furlani, la 62enne podista friulana, da 30 anni affetta da sclerosi multipla, che ogni domenica porta nelle corse di ogni parte d’Italia il suo messaggio di forza, ottimismo e resistenza alla malattia. E’ partita in anticipo, con il suo passo lento e incerto, per arrivare sulle mura nel mezzo della festa (“Dobbiamo ripetercelo sempre: a noi la malattia fa un baffo”). Al via anche il questore di Treviso, Manuela De Bernardin Stadoan, accompagnata da un gruppo di colleghe. E poi Giuliana Meneghetti, apprezzata animatrice di corsi di galateo e buone maniere, e la scrittrice Caterina Perali. Pettorale numero 1, invece, per l’europarlamentare Rosanna Conte: “Essere qui oggi e aver partecipato a questa manifestazione è stato un piacere e una soddisfazione, considerando anche che la sua principale finalità è la sensibilizzazione alla prevenzione dei tumori femminili. Quella con il cancro rappresenta una delle sfide più difficili e dolorose che una persona può affrontare, ma la grande partecipazione ad eventi come Treviso in Rosa sta a dimostrare che la speranza, il coraggio e la volontà di stare assieme sono più forti della malattia. Ringrazio Trevisatletica e Corritreviso per l’organizzazione, nonché l’amministrazione comunale, le associazioni presenti e tutti i volontari. Anche se il grazie più forte da parte mia va alle migliaia di donne, giunte da tutta Italia, e ai quasi 130 gruppi che con la loro partecipazione hanno trasformato la città in un fiume colorato di rosa, allegro e soprattutto solidale”.  

Treviso in rosa è un traguardo per tutte. C’è chi ha corso per davvero (Fioretta, volto noto del podismo trevigiano: “L’ho corsa e alla fine ho fatto anche la volata per superare due che mi stavano davanti, ma avevano fatto il percorso più breve”), ma molte di più hanno camminato e qualcuno, come le ragazze del sodalizio Kangoo Jumps di Mogliano, l’ha fatta letteralmente con le molle ai piedi. C’erano bambine spinte sui passeggini da mamme sudate e sorridenti. C’erano nonne con le unghie laccate, i cappellini colorati e l’entusiasmo delle ragazzine. C’era il ricordo di amiche che non ci sono più. C’erano cagnolini vestiti di rosa. C’erano Leo e Gianluca Pacini, i deejay di Radio Company, un concentrato di ritmo e simpatia, che dopo la corsa hanno trasformato le mura in una discoteca a cielo aperto, grazie anche alla collaborazione di Gloria Tasca. Mentre Michele Patatti, giovane deejay friulano, e l’inesauribile Giorgia Pagotto hanno animato con grande verve il punto di ristoro in Borgo Cavour. Alla partenza, in veste di mossiere, anche il sindaco Mario Conte (“Una grande domenica di valori, solidarietà e spirito di squadra”), tirato a destra e a sinistra, ma non è una novità, dalle cacciatrici di selfie.  

E c’era, ovviamente, la LILT: “Una grande giornata che ancora una volta ha acceso i riflettori sull’importanza della prevenzione – ha commentato il presidente della LILT provinciale Alessandro Gava, accompagnato dalla vicepresidente Nelly Mantovani -. Ogni anno, in provincia di Treviso, 900 donne si ammalano di tumore al seno. Ma il 90% di esse può essere curato se la malattia viene diagnosticata in tempo. Ben vengano manifestazioni come Treviso in Rosa che da un lato ci consentono di finanziare nuovi progetti e dall’altro hanno il merito di sottolineare il fatto che una diagnosi tempestiva molto spesso porta con sé la guarigione”.     

Nella nuova sede della LILT, inaugurata nel 2021 in via Venzone a Treviso e denominata “Filanda Lilt”, vi è la disponibilità di una palestra riabilitativa arredata con il contributo dell’edizione 2022 di Treviso in Rosa. Il ricavato dell’evento di quest’anno permetterà invece di finanziare la presenza continuativa di specialisti dedicati alla riabilitazione fisica dei pazienti. Il rosa, a Treviso, è anche il colore della speranza. Appuntamento al 2024: sono da spegnere dieci candeline. E la festa promette di avere tantissime partecipanti.    

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