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Lug 30, 2023 Ufficio Stampa Evento 1140volte

Linguaglossa (CT) – Maxi Race Etna Trail, trionfa in casa Privitera

Un passaggio della lunga Un passaggio della lunga Foto Organizzatori

30 Luglio - Spettacolo al Salomon Maxi Race Etna Trail, l’evento di trail running in programma nel weekend che si è svolto all’interno del Parco dell’Etna, tra zone boscose, antiche colate laviche e grotte, immersi in un paesaggio lunare. Una manifestazione unica al mondo che ha visto trionfare nella competizione regina, la 64K per 3650 metri di dislivello positivo e negativo e partita alle 6 del mattino, l’atleta di Zafferana Etna, Giuseppe Privitera, con il tempo di 8:03:52. Alle sue spalle e ben distanziati: il francese Maxime Bondue, 8:17:19 e Biagio Pirri, 9:08:36. E Giacomo Martorana, 9:17:12, quarto assoluto e primo del team Etna Trail.

Privitera ha fatto una gara in controllo, inizialmente insieme a un altro runner, poi ha proseguito in solitaria, all’inseguimento dei suoi diretti avversari: Francesco Mangano e Salvatore Ragonese, partiti subito fortissimo e poi ritiratisi. È lui stesso che pochi minuti dopo avere tagliato il traguardo racconta com’è andata:  

«All’inizio è stata dura perché Francesco e Salvatore hanno impartito subito un ritmo insostenibile. Mi sono così ritrovato a inseguire cercando di gestire la situazione. Sapevo che la gara era lunga e che tutto poteva cambiare. La mia andatura era costante; dal 40° km mi sono sentito più fiducioso e sono riuscito a riprendere Mangano che era in testa, che poi si è ritirato e prima di lui ha fatto lo stesso l’altro atleta.

E ho continuato a fare la gara in solitaria. È la mia prima partecipazione, avevo vinto la 24K nel 2021, ma la distanza “ultra” non l’avevo mai corsa».

Il punto più difficile del percorso e quello più bello? «La salita all’Osservatorio che porta a 3000 metri; la parte più bella è la discesa che porta a Piano Provenzana dove è posto il traguardo, consapevole che ormai c’è l’arrivo».

Una vittoria cercata con tutte le forze e che Giuseppe dedica a sé stesso.

«Dedico la vittoria di oggi a me stesso; anni fa a causa di un grave infortunio non potevo più fare attività fisica, e il ritorno alle gare lo devo alla mia caparbietà e volontà».

L’atleta ha consumato tante energie, come si premierà per ritrovare tutte le forze?

«Il ristoro ha tante cose buonissime che andrò a gustare e poi stasera mangerò una bella pizza!».

LA 24K, 14K e KA1 VERTICAL – Partite tre ore e mezza dopo la 64K, alle ore 9.30, la 24K e Walk Trail. L’avvio a Piano Provenzana, poi la salita all’Osservatorio Etneo, sfiorando la quota di 3000 metri, e la discesa dal canalone di sabbia vulcanica, volando sulla distesa di sabbia che porta all’arrivo.

Nella 24K hanno trionfato: Marco Barbuscio, 2:30:40 e in campo femminile Lisa Operto (Principato di Monaco), 3:01:44.

Mentre nella 14K la vittoria è andata a Nicholas Iraci, 1:42:31, e tra le donne il primo posto va a Maria Rosa Pighetti, 1:57:50.

Il K1 Vertical, che si è svolto nella mattinata di ieri, è andato ad Alessio Carmignani, 1:03:14, e a Stefanie Manivoz (Francia), 1:04:09.

Una manifestazione che richiede esperienza, energia e tanta passione, elementi che possiede il team organizzativo, Etna Trail ASD e il suo direttore gara, Carmelo Santoro, che racconta: «Siamo molto soddisfatti di questa dodicesima edizione; le persone si sono divertite, e abbiamo avuto tantissimi feedback positivi. Per quanto riguarda la 64K ha trionfato il favorito, Giuseppe Privitera. Si era preparato a dovere per correrla e vincerla».

Un plauso ai quasi cinquecento atleti che hanno gareggiato tra ieri e oggi, la maggior parte provenienti dall’Europa (i paesi più rappresentati dopo l’Italia sono Francia, Malta e Svizzera) che, nonostante le difficoltà dell’aeroporto di Catania non ancora pienamente operativo e che ha causato lo spostamento dei voli su altri scali, non si sono scoraggiati decidendo di affrontare, talvolta, trasferimenti anche lunghissimi. E questo a dimostrazione che Etna Trail è una gara davvero unica al mondo e specialissima, perché unico è il paesaggio che attende i partecipanti, con l’Etna, il vulcano attivo più alto d’Europa che campeggia su tutto e tutti, e il mare e le sue isole a fare da cornice.

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