Serina (BG) – 15^ MAGA, Minoggio e Saggin Campioni Italiani Marathon FISky
3 Settembre - Gara e titolo italiano per i campionissimi Cristian Minoggio (Dinamo) e Giulia Saggin (Altitude) che domenica scorsa, alla MAGA, hanno fatto scuola e si sono imposti su tutti gli altri atleti in gara. Ad assegnare il tricolore è stata l’impegnativa distanza da 39km con 3000 D+, che si svolge lungo i crinali di Menna, Arera, Grem e Alben. Giunta all’edizione numero 15, la MAGA è una classica orobica dura e selettiva, che ha visto in gara 148 atleti.
Il piemontese Minoggio ha stoppato il crono a 4h39'51" mettendosi alle spalle l’altro azzurro e tra i favoriti Luca Arrigoni (Peragun – 4h58'37") e il falco Danilo Brambilla (Asd Falchi Lecco 5h07'13"). Quinta piazza per Luca Carrara (Skyrunning Adventure), sempre tra i favoriti, e quarta per Moreno Sala. Al femminile la Saggin non ha tradito le aspettative, che nonostante le agguerrite avversarie ha chiuso la sua prestazione in 5h57'53". Dietro di lei, quasi al termine di una stagione di grandi successi, Elisa Pallini (Peragun – 6h02'29") e un buon terzo posto per Daniela Rota (Fly Up Sport 6h14'35"). Ai piedi del podio Roberta Jacquin (Pegarun).
“La MAGA è stata una delle mie primissime skymarathon (era il 2008 o 2009 se non erro) e per questo ce l’ho un po’ nel cuore. L’ho fatta e rifatta più volte, sempre con buoni risultati: dal sesto posto della prima esperienza alle 4 vittorie negli anni successivi, compresa quella sul mitico percorso lungo denominato ‘il mostro’. Salite dure che si alternano a parti tecniche; credo che insieme alla 4 Luglio, al Kima, al Trofeo Scaccabarozzi, sia tra le gare che preferisco in Italia. La stagione è iniziata con qualche problema fisico e quindi ho dovuto tirare un po’ il freno a mano. La gara di domenica è stata una prova per vedere la mia forma e mi pare di stare decisamente meglio: ora mi aspetta lo Scaccabarozzi il prossimo 16 settembre”. (Cristian Minoggio)
“La MAGA, che feci già molti anni fa, è sempre una gara bellissima, tecnica e con passaggi che mi incutevano già allora un certo timore. Il bello della MAGA non sono solamente le montagne e i panorami, ma il clima che le circonda. La gente, l’organizzazione… Si nota quando una gara è organizzata con amore e la MAGA lo è. Sono partita un pochino veloce, come nel mio stile, ma poi sono riuscita ad ascoltarmi e a fare il mio ritmo. Anche le avversarie sono andate forte e c’è stato un po’ da battagliare, ma alla fine sono riuscita a spuntarla”. (Giulia Saggin)
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