Valdambra Trail: propongo la festa delle Scope
Badia Agnano (AR), 7 ottobre - Il Trail della Valdambra si svolge sulle colline aretine che sovrastano il torrente Ambra. Trail molto bello ma poco conosciuto in quanto trattasi di località poco conosciute. Il paese di Badia Agnano si mobilita totalmente per offrire calore e ospitalità a tutti i partecipanti.
Quattro i percorsi. 66 miglia, partita venerdi alle 23,30 di sera, 51 km Disertore trail, 2500 di dislivello, 29 km, 14 km e una bellissima camminata di 29 km aperta a tutti. Io ho scelto 51 km con dieci ore di tempo concesse. Alla fine sforerò di qualche minuto, ma vengo accolta ugualmente.
Ogni anno cito l'ospitalità. Qua le persone ti spalancano le porte delle loro case per accogliere chi viene da fuori. Ma veniamo alla manifestazione. Sabato arrrivo a Badia Agnano contemporaneamente a Cecilia, la vincitrice della 66 miglia. Bella, tranquilla e cortese come sempre. Domenica mattina, dopo una notte trascorsa a San Pancrazio, alle 7,30 spaccate si parte con il Disertore Trail.
La giornata si preannuncia caldissima, sono certa che se a mezzogiorno mi avessero messo un tegame sopra la testa, avrei cotto pure le uova. Non si fa un metro di asfalto. É un continuo saliscendi. Salite brevi ma ripide e discese sassose.
Simone e Giorgio, scope del gruppo del Falterona Trail, continuano a tranquilizzarmi. Guardo il pettorale con tutto il percorso segnato, tutti ‘dentini’ che non lasciano respiro. Passo il decimo km in due ore e cerco di non fermarmi troppo al ristoro. Il sole picchia ma ci sono tanti tratti di castagneti che danno un pò di frescura.
Al diciassettesimo km ci raggiungono i primi della 29 km.,sono giovani e volano, io vecchia arranco. Ma ecco il Ponte del Lupo, bellissimo, sospeso sopra il torrente purtroppo in secca. "Siamo nei tempi, gridano le due scope, Maremma maiala, se continui così Nata, arrivi sotto le dieci ore".
A prescindere dal fatto che alla fine le dieci ore le supererò, non capisco perché la povera Maremma sia sempre maiala. Boh! Passo i 22 km a Carnia e mi avvio verso il cancello delle 13,30 situato a Gebbia. Arrivo al cancello e prima lo passo e dopo mi fermo un po’ a prendere fiato. E trenta sono andati.
Fatto un chilometro inizia il vero dramma. C'é una discesa tremenda, sono state messe delle corde robuste, ma il terreno arido non aiuta sicuramente. Fortunatamente Simone e Giorgio mi danno una mano perché in caso contrario sarei ancora appesa alle corde. Quarantacinque minuti per fare due chilometri.
Arriviamo a Civitella in Val di Chiana, novità della manifestazione. Borgo medioevale molto bello dove la Piazza con la fontana viene sovrastata dalla Rocca longobarda oramai un po’ distrutta. Continuo il cammino ma inizio ad essere un po’ stanca. Passo il quarantesimo km a Migliari, altro bellissimo borgo con una bellissima chiesetta, e in lontananza vedo Ermanna Boilini. Pochi minuti di sosta per riempire la borraccia e scappo. Alla fine Ermanna arriverà sette minuti prima di me ma mi assolvo dicendomi che lei é più giovane. Ci sono ancora dieci chilometri da percorrere e il sole picchia. Le due scope continuano ad incoraggiarmi e dopo dieci ore e sette minuti arrivo. ULTIMA, ma arrivo! Risulterò alla fine terza di categoria e vengo pure premiata.
Sfido, ero la più vecchia di tutti.
Alla fine ho pensato che si festeggiano tante cose e tante persone. Gli Angeli, i nonni, i gatti ecc. Perché non viene istituita la festa delle scope? Non quelle da spazzare ma quelle dei trail. Intendo quelle serie. Se non ci fossero loro, personalmente metà delle gare di quest'anno non le avrei finite.
Dimenticavo. Ho conosciuto a San Pancrazio una comunità stupenda. C'é anche una simpatica nonnina di 99 anni. Mi toccherà tornare anche il prossimo anno. Ha detto che mi aspetta per festeggiare i cento anni!
Un abbraccio a tutti.
1 commento
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Lunedì, 16 Ottobre 2023 13:08
inviato da Eliana
Complimentissimi Natalina :) sempre alla grande!!!
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