Vezzano (TN) – 11° Sentiero 618, Van de Plassche-Troiano, Zacco-Ambrosini e Pigoni-Ioriatti le coppie regine
29 Ottobre - Una nuova sfida, da affrontare assieme, brillantemente vinta. Tom Arent Van de Plassche e Jacopo Troiano hanno iscritto il loro nome nell’albo d’oro del «Sentiero 618», la originale e apprezzata gara podistica a coppie che chiude la stagione trentina della corsa in montagna, giunta quest’anno all’undicesima edizione.
L’olandese classe 1999 residente a Trento e il venticinquenne Troiano si sono presentati per la prima volta al via dell’evento organizzato a Vezzano dal Gruppo Sportivo Fraveggio e hanno sbaragliato la concorrenza, rendendosi protagonisti di una cavalcata trionfale, chiusa con il tempo di 1h13’33”, non lontani dal record della manifestazione fatto segnare nel 2016 dalla coppia della Valle del Chiese Vender-Filosi (1h11’53”), due ottimi interpreti della corsa in montagna a livello nazionale.
Van de Plassche ha dettato il ritmo fin dalle battute iniziali e, una volta preso il comando delle operazioni, non si è più voltato, presentandosi tutto solo al termine della prima delle due frazioni in programma. Ognuno degli atleti in gara era chiamato a coprire un percorso di 8,3 chilometri e 480 metri di dislivello positivo, disegnato lungo il tracciato Sat che dà il nome all’evento, con transito anche dalla zona geologica Antonio Stoppani. Partenza e arrivo sono stati allestiti nell’accogliente piazza di Vezzano.
Van de Plassche si è presentato in zona cambio dopo 36’30” con 1’28” di vantaggio sul primo inseguitore, Maurizio Bondoni, seguito a distanza da Roberto Degasperi ed Enrico Cozzini, appaiati al terzo e al quarto posto a due minuti dai battistrada. Jacopo Troiano ha potuto gestire l’ottimo margine di vantaggio e lo ha di fatto conservato fino al traguardo, tagliato con il tempo finale di 1h13’33”. Maximilian Franceschini, che ha preso il testimone da Maurizio Bondoni, ha difeso il secondo posto (1h15’13” il tempo complessivo), mentre il forte runner di Mori Christian Modena è riuscito a rimontare una posizione e a salire sul terzo gradino del podio assieme ad Enrico Cozzini (1h15’58”). Quarta piazza per la coppia formata da Marco Donina e Patrik Bazzoli (1h16’44”), seguiti a breve distanza dal duo composto da Roberto Degasperi e Filippo Caon, quinti in 1h16’56”. Questo per quanto riguarda la categoria under 100 maschile.
Nella under 100 femminile, invece, hanno raccolto applausi Denise Zacco e Letizia Ambrosini, con quest’ultima brava nel finale di gara a respingere il tentativo di rimonta di Roberta Schivalocchi. Zacco ha chiuso la sua frazione in 46’55”, con 1’56” di vantaggio su Chiara Bonomini dell’Atletica Valchiese, e ha poi ceduto il testimone a Letizia Ambrosini, che ha fatto segnare un crono parziale di 48’12”: 1h35’07” il tempo finale delle vincitrici, con il duo chiesano Bonomini-Schivalocchi seconde in 1h35’20”. Più staccate le terze classifiche, Maddalena Sartori e Michela Cozzini (1h38’42”).
Ancor più combattuta la staffetta mista, che ha visto primeggiare Daniele Pigoni (passato per terzo assoluto a metà gara) e Chiara Ioriatti, che hanno fermato il cronometro sul tempo di 1h24’57”, incalzati da Michele Mattivi ed Elisabetta Stocco (1h25’07”), secondi davanti a Matteo Trentini e Alessia Scaini (1h25’58”), quest’ultima autrice della migliore prestazione di giornata al femminile.
Nella categoria over 100 maschile, poi, sono saliti sul gradino più alto del podio il “prete volante” Franco Torresani e Michele Dallara, primi in 1h23’28” davanti a Marco Zandonella e Stefano Fedrizzi (1h25’29”) e alla coppia formata da Cristian Pedrotti e Maurizio Benedetti (1h27’14”), mentre nella over 100 femminile il successo è andato ad Adele Bonapace e Roberta Scandolari (1h46’45”). Seconda piazza per Cinzia Anselmi e Rosanna Giovannelli (1h54’36”), bronzo per Vilma Dallapè e Roberta Faes (1h58’11”).
Le voci dei protagonisti
«La formula a coppie è molto bella – commenta Tom Arent Van de Plassche, vincitore assoluto e della categoria under 100 in coppia con Jacopo Troiano - Il risultato è frutto della prestazione di tutti e due i partecipanti e questo dà un ulteriore stimolo a chi partecipa».
Apprezzata la formula e apprezzato anche il percorso di gara. «Un tracciato abbastanza veloce, che mi è piaciuto, breve e intenso, tutto da correre. – aggiunge Van de Plassche - Sono partito veloce e mi sono trovato davanti un po’ per caso. A quel punto, non mi sono più voltato e poi è stato bravo Iacopo a mantenere la posizione. È la prima volta che partecipo a questa gara ed essere riuscito a vincerla non può che farmi felice. Per di più, siamo riusciti anche ad avvicinare il record della manifestazione. Non potevamo chiedere di più».
«La mia preoccupazione iniziale era quella di non rovinare quanto di buono aveva fatto il mio compagno di squadra – spiega Jacopo Troiano - Per questo sono partito forte. Non ho sofferto i primi due chilometri di salita, piuttosto il successivo saliscendi. È stata dura, ma ogni gara lo è, perché quando si gareggia si dà sempre il massimo. Non ci aspettavamo di vincere. Anzi, a me personalmente mancava la vittoria, quindi sono veramente contento di come è andata e di come abbiamo corso».
Assieme a Van de Plassche e Troiano, hanno esultato anche Denise Zacco e Letizia Ambrosini. «Non sono propriamente le mie gare, ma mi sono divertita e, soprattutto, ho sfruttato l’occasione per un ottimo allenamento – racconta Denise Zacco - Non conoscevo il percorso ma mi è piaciuto molto. Ho corso senza pensare alla posizione e ho apprezzato la formula di gara».
"Non ci aspettavamo di vincere, – precisa Letizia Ambrosini - anche perché generalmente partecipiamo a gare su distanze più lunghe. Quando Denise mi ha dato il cambio in prima posizione mi ha messo addosso un po’ di pressione. Non avevo la percezione di quanto vantaggio potessimo avere e ho solo pensato a fare del mio meglio. Il Sentiero 618 è una gara diversa dalle altre, mi è piaciuta».
Assieme ai vincitori, è uscito tra gli applausi anche lo staff del Gruppo Sportivo Fraveggio, capitanato da Mauro Bressan. «La formula dell’evento è molto apprezzata dagli atleti. – commenta Bressan, all’ultimo impegno organizzativo della stagione 2023 – Si corre a staffetta e quindi diventa più una gara tra amici che una competizione a livello di club. Viene messo un po’ da parte il discorso prettamente agonistico, anche se il livello dei partecipanti rimane molto alto. Il percorso piace ed è quasi interamente nel bosco. La leggera pioggia che ha caratterizzato questa edizione lo ha reso ancora più tecnico. Credo sia bello sia per chi gareggia per vincere sia per chi partecipa per concedersi una domenica all’insegna della corsa e del divertimento».
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