Grandi prestazioni alla mezza maratona di Ravenna
18 novembre 2023. Sono passate un po’ in sordina le ottime prestazioni ottenute alla recente mezza maratona di Ravenna (invece nulla di eccezionale in maratona, con podio maschile compreso tra 2h17’ e 2h32’) eppure con questi crono Ravenna si posiziona sul podio italiano dei migliori risultati mai ottenuti in questa specialità.
QUESTO IL COMUNICATO STAMPA DEL COMITATO ORGANIZZATORE
La classifica della mezza maratona maschile presenta ben 6 atleti sotto 1h01’34 e ci sono stati diversi cospicui miglioramenti dei record personali, basti pensare al nostro Pasquale Selvarolo, da 1h02’00 (Valencia 2022) a 1h00’32. Il vincitore Tobias Cheruiyot, al suo esordio sulla distanza, corre vicinissimo al muro dei 60 minuti, chiudendo in 1h00’03; guardando il suo profilo WA, e i tempi di Ravenna, pare abbia fatto il record personale anche di passaggio sui 5 e 10 chilometri. Ma forse sorprende ancora di più il secondo posto dell’etiope Bute Gemechu Gishe, non solo era la sua prima una mezza maratona, ma non aveva mai gareggiato su altre distanze, e qui ha stampato un notevole 1h00’12.
Montepremi “a tempo” discretamente interessante, ad esempio un primo posto sotto 1h01’30 valeva 1500 euro, oppure un secondo posto sotto 1h03’ faceva portare a casa 600 euro. Da regolamento pare non ci fosse alcun bonus per il record della gara, pertanto una motivazione in meno a correre così forte.
Record della manifestazione che è stato abbondantemente superato (precedente 1h01’35) da ben sei atleti; tradizionalmente la mezza di Ravenna non ha mai avuti tempi di altissimo livello, forse eccezion fatta nel 2022, dove comunque si è andati a podio con 1h03’51, un tempo che in questa edizione sarebbe valso solo il 7° posto. Abbattuto anche il record femminile, con Clementine Mukandanga che ha chiuso in 1h’10’49.
Condizioni climatiche ottimali? Pare proprio di sì. Percorso veloce? Alcuni partecipanti lo hanno trovato più “ostico” perché molto più cittadino del precedente, eppure sono venuti fuori dei tempi davvero notevoli, anche a livello amatoriale. Ad esempio la forte Anna Spagnoli (SF50), eccellente il suo 1h20’17, da molti anni non correva a questi livelli, ma sono molti gli atleti di vari livelli ad essersi migliorati. Probabilmente si sono verificate le condizioni ideali per correre forte, il giusto “mix” di atleti che in gara si aiutano tra loro, stimolandosi a tirare fuori il meglio.
Inutile negarlo, quando ad una gara vengono fuori grandi riscontri cronometrici ci si fanno domande, di casi parecchio discussi ne abbiamo avuti in passato.
Da mettere nella dovuta evidenza che la mezza maratona di Ravenna è gara nazionale Fidal, omologata e certificata, oltretutto di livello silver (sono solo in cinque in Italia a potersi fregiare di questo importante riconoscimento); è ragionevole pensare che, in generale e in particolare su nuovi percorsi, il Gruppo Giudici Gare abbia effettuato tutte le verifiche del caso, magari anche prima della gara (come talvolta in effetti avviene). Può sempre capitare qualche indesiderato cambiamento per circostanze talvolta imprevedibili, ad esempio dei lavori in corso e/o transenne involontariamente mal posizionate, tutte circostanze che possono favorire o danneggiare la regolarità delle gare.
In termini di numeri in questa mezza maratona viene confermato l’apprezzamento dei podisti, per il terzo anno consecutivo vede all’arrivo quasi 2.000 atleti classificati, quando nello stesso periodo molte altre manifestazioni sono ancora a combattere con una ripresa post covid piuttosto complicata.
In conclusione … beato chi c’era, peccato per gli assenti, sono proprio loro a rammaricarsi di aver perso un’occasione. Ora tutti quelli che hanno celebrato con notevoli personal best sono chiamati alla non facile impresa di ripetersi.
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