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Apr 22, 2024 Ufficio Stampa Evento 664volte

Navazzo di Gargnano (BS) - 9° BVG Trail

ANTEPRIMA SERVIZIO FOTOGRAFICO - Sigillo di due atleti top sulla Bvg Trail. Chiude con l’arrivo insieme di Daniele Jung (Alpenplus Altra), altoatesino di Naturno e Alexander Hutter (Brooks Trailrunner), nazionale austriaco, la nona edizione della corsa sul grande sentiero dell’Alto Garda. In tutto 55 chilometri (D+ 3.200) di fantastica galoppata a due dei ragazzi che concludono l’impresa sul tracciato “Ultra” al traguardo di Navazzo con lo stesso tempo: 5h.27’11”. Il medesimo percorso sui monti di Gargnano e Tignale racconta, per l’altra metà del cielo, la vittoria di Chiara Bertino (Podistica Torino), medico e già azzurra ai Mondiali 2018 in Patagonia. Per lei crono di 7.09.58. Nella “Marathon” (42 km, D+2.600) ennesimo sigillo di Diego Angella (Sicurlive), bresciano di Roncadelle, sempre presente alla corsa, che ha chiuso in 4.17.02. Al femminile vittoria, non la prima nel Challenge Uisp Trail Running, di Roberta Schivalocchi (Valchiese) in 5.35.32. Per BvgRun, 23 km (D+1.050) Giuseppe Pedretti (New Athletics Sulzano) ha vinto in 1.39.25 bissando il successo recente alla Campiani Trail. Camilla
Magliano (Orecchiella Garfagnana), nazionale di specialità e vincitrice alla Maremontana, ha messo la firma sulla “piccola” in 1.56.30.   

Alessandro Marmorato (giunto 15°) in un punto meraviglioso
 (ph Simone Marani/www.racephoto.it)

Neve al monte
. Questa la sintesi di una giornata fresca, con alternanza di occhiate di sole e nubi arrabbiate, a Navazzo di Gargnano, centro nevralgico dell’evento organizzato dal Comitato Bvg con il supporto di Gs Montegargnano e il concorso di Uisp Trail. Main sponsor Oxyburn. Sul tetto della corsa, fissato sulla cima del monte Denervo a quota 1459, è caduto a sorpresa qualche fiocco di neve. Circa 450 gli atleti sulla linea di partenza, al campo sportivo di Navazzo, delle tre competizioni di chilometraggi diversi, trcciati ad anello e passaggi tra Gargnano, Toscolano Maderno e Tignale. Nomi di cartello nell’universo trail, presenze annunciate e rispettate. Sul campo il ricordo commosso di Aurelio Forti, mancato a inizio anno, antesignano del trail e per mezzo secolo anima del Gruppo sportivo del Monte.

Daniel Jung e Alexander Huffer
 (ph Matteo Simonetti/www.racephoto.it)

Passo a due. Per Bvg Ultra la prima partenza con clima frizzante. Alla testa del plotone non c’è storia. Pochi chilometri bastano a Daniel Jung e Alexander Huffer per fare il vuoto. Passano insieme in riva al lago, tra Roina e Gargnano, per salire poi verso Briano e affrontare le cime del Comer e del Denervo. Poi ancora su verso il Monte Cas, a Tignale, e ritorno in basso a Piovere e Muslone per imboccare il Senter del Luf, temuto dai più. Tra gli inseguitori tengono distanza Iacopo Barbieri (Sircurlive), poi secondo sul podio in 5.35.52 e Maichol Capelli (Gaaren Beahero), terzo in 5.56.37. Soddisfatti i due vincitori. Per loro nessun problema per scambiarsi, in rigoroso tedesco, qualche impressione in corso d’opera. Arrivati sul traguardo tenendosi per mano, hanno confermato di aver apprezzato il percorso. Per Jung “correre sul lago di Garda è sempre bello. La mia stagione comincia qui”, mentre ad Huffer sarebbe stata gradita “qualche salita in più”.

Per la piemontese Chiara Bertino le montagne dell’Alto Garda non hanno segreti. L’esperta atleta arriva sola e vince per distacco la lunga Ultra, su identico percorso dei ragazzi. Con oltre 7 minuti di ritardo il secondo posto è di Cristina Filippini, gardesana, di casacca Us Malonno. Lo scorso anno incappata in un incidente di percorso, la ragazza di Polpenazze conferma il proprio valore chiudendo in 7.17.18. Arrivo successivo per Laura Ranza, terza in 7.28.53. 

Diego Angella alle spalle di Luca Carrara prima del sorpasso (ph Matteo Simonetti/www.racephoto.it)

Soliti noti. Sulla distanza di 42 km della Marathon, Diego Angella conferma presenza (con questa 9) e condizione. Resta in attesa per buon parte della corsa. Temporeggia e fluttua a vista in un gruppetto di atleti che si danno battaglia. A Muslone, ultimo punto di controllo, passa all’attacco. Il Senter del Luf,  erta impegnativa di oltre un chilometro con pendenze severe, è suo terreno d’elezione. Risale e stacca tutti. All’arrivo conta 5 minuti prima di veder sopraggiungere Patrick Ramoser (Laufverein Freienfeld), altro altoatesino, secondo in 4.22.05. In terza posizione il bergamasco Luca Carrara (Altitude Race) in 4.31.47. Alla foto di rito Angella conferma soddisfazione e intenzione di tornare a correre a Navazzo. “ Ho preferito questa distanza – ha affermato – dopo le fatiche della Tre Santi e dell’Ultrabericus”. Un’occhiata ai tempi dello scorso anno, quando vinse sui 55km, lo piazzano tranquillamente all’altezza dei vincitori di giornata.

A completare l’ordine di arrivo della Marathon per le ragazze sono nell’ordine, dietro la vincente Schivalocchi, Tiziana Bianchini (Us Malonno) in 5.58.20 e Monica Affaticati (Un&Down Piacenza, 6.12.56)

La “piccola”. Sui 23 km della Run, Giuseppe Pedretti è solo all’arrivo. La discesa verso la Valle delle Cartiere non ha presentato problemi. Il serpentone dei circa 200 partenti si è allungato subito. La successiva salita da Gargnano a Sasso ha fatto resto e selezione più dura. Gli hanno fatto compagnia sul podio bresciano-bergamasco Fabrizio Boldini (Angolo Mountain Running), secondo in 1.45.06 e Daniele Pasotti (Sicurlive), terzo in 1.48.12. Tra le ragazze, pronostico più che confermato per Camilla Magliano, fresca di convocazione in Nazionale dopo la recente vittoria alla Maremontana, in quel di Loano (Savona). “Bella la giornata, fresca e ideale, e così il percorso - la sua dichiarazione al microfono -. Ottima prova in vista dei Campionati Europei di trail”. In programma a fine maggio ad Annecy, in Francia. A chiudere, seconda Francesca Perrone (Atletica Rotaliana) in 2.12.49 e più staccata Cristina Bugnella (Sport Active) in 2.21.48.

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