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Mag 28, 2024 Cristian Avino - Fabio Marri 949volte

Un “Passatore” suggestivo come sempre. Tranne per chi bara...

Folla alle premiazioni Folla alle premiazioni M. Grazia Casaretti

Faenza 25 maggio - E’ sicuramente una delle più suggestive competizioni podistiche al mondo. Giunta alla sua quarantanovesima edizione la corsa del Passatore conferma il suo fascino straordinario. Patendo da Piazza del Duomo a Firenze per giungere alla Piazza del Popolo di Faenza, attraversando l’appenino Tosco-Emiliano, gli oltre 3000 concorrenti provenienti da 8 nazionalità diverse hanno esaltato le strade e gli animi di tutti gli spettatori che hanno assistito alla kermesse.

L’apparato logistico come sempre si è dimostrato impeccabile e minuzioso in ogni dettaglio, dal controllo delle strade all’assistenza degli atleti; per questa edizione il ruolo di direttore tecnico della corsa è stato dato all’ ultramaratoneta più famoso e vincente al mondo, Giorgio Calcaterra, che questa corsa l’ha vinta ben 12 volte con il record ancora imbattuto di 6h e 25’.

In merito alla cronaca, i punti di maggiore criticità e fatica sono stati a Borgo San Lorenzo, Colla di Casaglia e Marradi, dove gli ultra maratoneti hanno dovuto cimentarsi coi continui dislivelli collinari e il repentino cambio climatico, e dove di fatto si sono cominciate a delineare le prime posizioni di arrivo. Dall’ottantesimo km Federico Furiani è riuscito a dar vita ad una progressione finale che l’ha visto tagliare il traguardo per primo con il tempo di 7h10:58 seguito al secondo posto da Massimo Giacopuzzi con 7h18:21; chiude il podio al terzo posto con 7h26:26 David Colgan che batte sul fotofinish la rivelazione di quest’anno, il giovanissimo Dario Ferrante 7h27:11; mentre il versante femminile porta il primato dell’atleta riminese Federica Moroni con 7:53:01. 

Ma i vincitori sono tutti e tremila i partecipanti che hanno saputo scrivere una pagina di sport autentico, che ancora una volta conferma questa corsa come una qualcosa di leggendario che rientra di diritto nei grandi annali dello sport. Infine emozionante è stato il momento della premiazione che ha visto il leggendario “Re” Giorgio Calcaterra passare il testimone ai neo vincitori tra gli applausi del pubblico romagnolo e le tante associazioni scolastiche, tra cui il Liceo Torricelli Ballardini.

 

NdR [Fabio Marri]. Legittimo l'entusiasmo di chi partecipa e corre tutti i 100 km (o 102 che siano) con le proprie gambe. Purtroppo al Passatore c'è anche chi bara, approfittando della presenza di auto "d'appoggio" (che in equivalenti gare estere non sono invece ammesse). In tanti ci si racconta, rigorosamente a voce, di chi è stato visto salire su un'auto eppure risulta aver concluso la gara (cosa che solo in piccola parte l'organizzazione del "Passatore" ha arginato introducendo, una ventina d'anni fa, qualche controllo chip).

Il muro d'omertà è stato quest'anno infranto di un ultramaratoneta di specchiata passione e onestà, Enrico Vedilei, pubblicando sulla sua pagina Facebook (https://www.facebook.com/enrico.vedilei ) i tempi parziali ufficiali fatti segnare da un "finisher", di cui non fa il nome ma indica il numero di pettorale. Da questi rilevamenti appare che il concorrente (chiamiamolo con lo pseudonimo di Fabio Locanda), giunto al km 76 con la media di 6:30 a km (che è un bell'andare, vista l'età dichiarata di 80 anni), ha innestato il turbo percorrendo i successivi 12 km fino a Brisighella ai 3:22/km, per poi rifiatare coprendo gli ultimi 12 o 13 km in 1h54, insomma poco sotto i 9 a km.

La prima classifica diramata lo collocava tra i finisher col tempo finale di 10:36:37: niente male, dopo un 10:25:24 di due anni fa. Ma se andiamo a scorrere la classifica ufficiale attualmente (29 maggio) sul sito dell'organizzazione https://iscrizioni.100kmdelpassatore.it/inside.cfm?pag=classifiche scopriamo che il Locanda non è tra i 2660 classificati, ma tra le parecchie centinaia collocate in fondo, in ordine alfabetico, per arrivare ai 4030 iscritti dichiarati in precedenza.
Curiosa la sigla usata per lui e gli altri mille o più: DFN, che forse è la versione romagnola di DNF (did not finish, non ha finito). Stessa sigla che è assegnata allo stesso atleta nelle classifiche degli anni 2021 e 2023. Ma crediamo che la sigla dovrebbe essere un'altra, pudicamente omessa dagli organizzatori.

 

 

Informazioni aggiuntive

Fonte Classifica: Endu

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