Val di Zoldo (BL) – Dolomiti Extreme Trail, Graf e Wenta vincono la 103km
SERVIZIO FOTOGRAFICO - 8 giugno – La prima giornata di Saucony Dolomiti Extreme Trail conferma l’internazionalità dell’evento che si corre sui sentieri della Val di Zoldo, nel cuore delle Dolomiti Bellunesi patrimonio dell’umanità Unesco. Tanti infatti sono stati gli atleti stranieri protagonisti delle gare più lunghe e difficili, quelle appunto che hanno caratterizzato la prima giornata, disputata tra venerdì 7 e sabato 8 giugno: la gara regina, cioè la 103 K (7.150 i metri di dislivello), la 72 K (5.550 metri di dislivello) e la gara storica, la prima nata, cioè la 55 K (3.800 metri di dislivello). Complessivamente, i concorrenti alla Saucony Dolomiti Extreme Trail, che celebra in questo 2024 l’undicesima edizione, sono 2.600.
Partenza alle 22 di venerdì 7 giugno per la 103 K, con 350 concorrenti a confrontarsi. Partenza forte per il “padrone” di casa, lo zoldano Tullio “Ronnie” Corazza, che transita per primo nella zona del rifugio Pramperet, attorno al ventesimo chilometro. Le cose cambiano già al passo Duràn (trentesimo chilometro), con l’austriaco Gerald Fister, diverse volte protagonista in Val di Zoldo, a transitare per primo, con un vantaggio di poco più di due minuti sullo sloveno Jon Lihteneger Vidmajer. Fister al comando anche nel passaggio a Forcella Staulanza (sessantesimo chilometro), dove Lihteneger Vidmajer riesce a dimezzare lo svantaggio. A Zoppè di Cadore (settantesimo chilometro) l’austriaco e lo sloveno passano appaiati mentre in terza posizione transita il trevigiano Andrea Paladin e in quarta l’altoatesino Martin Graf, staccati rispettivamente di 13’42” e 14’09”. Al passaggio a Forcella Cibiana, attorno al novantesimo chilometro, Lihteneger Vidmajer pare avere la gara in pugno: al rilevamento passa infatti con 6’17” su Fister e con 6’32” su Graf. Quest’ultimo, però, ha in serbo la carta vincente, vale a dire le sue doti di discesista, doti che fa valere lungo l’impegnativa discesa della “Calàda”, nella zona del Bosconero, per andare a raggiungere e poi superare il leader e quindi vincere in perfetta solitudine sul traguardo di Forno di Zoldo, con il tempo di 13h58’04”. Sul podio salgono anche, nell’ordine, Jon Lihteneger Vidmajer, staccato di 4’49” e Gerald Fister, con un ritardo di 9’46”. A completare la top five Tullio Corazza (+1h00’18”) e Andrea Paladin (+1h23’09”).
Dolomiti Extreme Trail 2024
La gara femminile ha visto il dominio di Marta Wenta: la ricercatrice polacca, che lavora in Germania, è stata in testa alla prova in rosa dal primo all’ultimo metro, conquistando il terzo successo nella Saucony Dolomiti Extreme Trail con il tempo di 15h52’06”. Sul podio con Wenta Valentina Michielli, di Cortina d’Ampezzo, e la padovana trapiantata in Valle d’Aosta Lisa Borzani, staccate rispettivamente di 1h33’03” e di 1h59”04”. La canadese Mandy Malick e l’italiana Giorgia Nichetti hanno completato la top five.
Per quanto riguarda la 72 K, i successi sono andati alla russa Ekaterina Luzina e al lombardo Gionata Cogliati, mentre nella 55 K i più veloci sono stati la finlandese Pirjo Saukko e lo svizzero Nico Dalcolmo.
Nella 22K doppio successo ungherese grazie a Kitti Posztos e Sandor Szabo mentre nella 11 K le vittorie sono andate allo zoldano Filippo Votta e alla bellunese di Auronzo di Cadore Katya Zandegiacomo Mazzon.
Oltre allo spettacolo dei “grandi”, come tradizione Saucony Dolomiti Extreme Trail ha riservato ampio spazio anche ai più piccoli, proponendo loro la Mini Dxt: oltre 200 i bambini e i ragazzi in gara su un tracciato ridotto di poco più di due chilometri, “scortati” da due azzurri della corsa in montagna che arrivano proprio dalla val di Zoldo: Isacco Costa e Lucia Arnoldo, entrambi bronzo a squadre ai recenti Campionati Europei di Annecy (Francia)
Molto soddisfatti gli organizzatori. «È stata la Saucony Dolomiti Extreme Trail dei record, con 2.600 concorrenti provenienti da 62 nazioni: numeri mai visti qui in valle che ci riempiono di soddisfazione, una grandissima soddisfazione che vogliamo condividere con tutti i quattrocento volontari che collaborano» commentano Corrado De Rocco e Paolo Franchi, responsabili dello staff organizzativo. «Dxt è un evento sportivo ma è anche la manifestazione che apre la stagione turistica della Val di Zoldo».
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