Direttore: Fabio Marri

* Per accedere o registrarsi come nuovo utente vai in fondo alla pagina *

Ago 05, 2024 Natalina Masiero

Frane e certificati non cancellano il fascino della Camignada

Riconoscimento finale Riconoscimento finale N. Masiero - R. Mandelli

4 agosto 2024, e 51^ Camignada poi sie refuge. Avere 51 anni e non avere una ruga anzi sempre più bella. Questa edizione della Misurina-Auronzo è stata bellissima nonostante il percorso modificato causa frana della scorsa settimana tra il Rifugio Comici e il Carducci.

Bisogna dare atto al Cai di Auronzo, che quest'anno festeggiava i 150 anni dalla fondazione, di aver saputo gestire la situazione in maniera egregia.

La novità di quest'anno è stata l'obbligatorietà del possesso del certificato medico agonistico, ed essere la gara riservata ai soli maggiorenni. Non entro nel merito della decisione, però - come mi ha fatto notare un simpaticissimo componente del Cai -, siamo in Italia, c'è questa regola e bisogna rispettarla. Comunque più di 500 atleti al via, a dimostrazione che la disposizione è stata accolta. Unica nota dolente, i soliti portoghesi che non si iscrivono ma usufruiscono di tutti i servizi offerti. Raccontano balle a nastro per giustificare la loro scorrettezza.

E veniamo a domenica mattina. Partenza puntuale, ma non più sulla strada trafficata bensì costeggiando tutto il Lago di Misurina e iniziando successivamente la salita del sentiero 101. Il primo cancello situato al Rifugio Auronzo si deve passarlo entro le ore 11. Lo passo con un abbondante vantaggio, più di un’ora. Alla nostra destra si stagliano come regine verso il cielo le Tre Cime di Lavaredo. Foto e qualche lacrima nel vedere tale maestosità. Via, Rifugio Lavaredo, Rifugio Locatelli e finalmente l'atteso ristoro.

Nonostante l'altitudine fa un caldo tremendo e quando inizia la salita verso il Pian di Cengia, arranco come una disperata. Passo il Pian di Cengia dove incontro il simpatico signore del Cai che mi rimprovera perchè a suo parere sono in ritardo. Un bacio e giù. Inizia una discesa tremenda, e per la sottoscritta è un incubo.

Alla fine della discesa soccorso alpino e volontari ci indicano la variante apportata causa frana: la famigerata Val Marzon. Non odio la discesa della Val Giralba quanto detesto la discesa di questa valle. Un’eternità per scendere, fortunatamente incontro anche questa volta qualche anima pia che mi aiuta.

Dopo più di cinque chilometri, finalmente per me, si sbuca nella ciclabile lunga circa dieci chilometri che mi porterà all'arrivo.

I primi chilometri sono abbastanza riparati ma gli ultimi cinque sono sotto un sole cocente. Ho le gambe come macigni ma continuo a corricchiare. Ultimo chilometro lungo il Lago di Auronzo, passo il ponte azzurro e finalmente arrivo.

7 ore e 20 minuti. Applausi per la mia cinquantesima partecipazione, che la gentilissima Gabriela premierà con un bellissimo mazzo di fiori. Pasta party, festa e docce rigeneranti. Una bellissima medaglia e una bella maglietta ricordo.

A Gabriela, Massimo Casagrande, Sergio e ovviamente a Simone Brogioni il mio grazie, esteso a tutti i volontari che si prodigano per farci trascorrere una giornata da incorniciare.

Informazioni aggiuntive

Fonte Classifica: Comitato Organizzatore

Lascia un commento

I commenti sono a totale responsabilità di chi li invia o inserisce, del quale restano tracciati l'IP e l'indirizzo e-mail. 

Podisti.Net non effettua alcun controllo preventivo né assume alcuna responsabilità sul contenuto, ma può agire, su richiesta, alla rimozione di commenti ritenuti offensivi. 
Ogni abuso verrà segnalato alle autorità competenti.

Per poter inserire un commento non è necessario registrarsi ma è sufficiente un indirizzo e-mail valido.
Consigliamo, tuttavia, di registrarsi e accedere con le proprie credenziali (trovi i link in fondo alla pagina).
In questo modo potrai ritrovare tutti i tuoi commenti, inserire un tuo profilo e una foto rendere riconoscibili i tuoi interventi.

Ultimi commenti dei lettori

Vai a inizio pagina