Günter alla maratona di Berlino cinquant’anni dopo
29 settembre - Tra i 55mila della maratona di Berlino di domenica scorsa c’era anche lui, Günter Hallas, 84 anni, al traguardo in 7h02’33’’, 14° nella classifica di categoria over 80.
50 anni fa, il 13 ottobre 1974, Günter fu il vincitore della prima edizione della maratona di Berlino. Quell’anno gli iscritti erano 286 e Günter impiegò 2h44’53’’ per coprire la distanza in una Berlino, lo ricordiamo, ancora divisa.
Questa domenica, alla storica porta di Brandenburgo, Günter, che correva a Berlino per la 43^ volta, è stato applaudito ed intervistato insieme a Jutta von Haase, vincitrice della prima edizione. Un momento di grande emozione e partecipazione. “Non mi sono allenato molto, ho sofferto un po’ ma sono riuscito ad arrivare al traguardo grazie al sostegno di tanti amici che hanno fatto il tifo per me sul percorso”, ha detto.
La maratona di Berlino negli anni è diventata prestigiosa e molto veloce. Sul suo percorso il record del mondo in maratona è stato migliorato 13 volte. La prima atleta a battere il record del mondo a Berlino fu la tedesca Christa Vahlensieck nel 1977 con il tempo di 2h34’48’’. Dopo di lei toccò a Tegla Loroupe nel 1999, Naoko Takahashi nel 2001 e Tigst Assefa nel 2013.
Tra gli uomini il primo a battere il record a Berlino fu il brasiliano Ronaldo da Costa con 2h06’05’’. Dopo di lui l’avvento degli atleti africani con Paul Tergat, Haile Gebrselassie, Patrick Makau, Wilson Kipsang, Denis Kipruto ed Eliud Kipchoge.
Per la cronaca, domenica Hallas è passato ai 10km in 1h24’ e alla mezza maratona in 3h09’’. Niente male considerando l’età, l’operazione ad un ginocchio ed una protesi all’anca!
NdR. All’immagine di questo “decano” aggiungiamo, nel fotocollage approntato da Roberto Mandelli (su originali di Maria Lieber, e di Hilmar Schmundt fornita del Comitato organizzatore) l'immagine di un altro berlinese veterano dell’organizzazione “dietro le quinte”: Stephan Berker, musicista che anche quest’anno ha accompagnato la fatica degli atleti al Roseneck, subito dopo Wilder Eber e prima di sboccare per Hohenzollerndam, uno dei punti salienti dell’intero percorso.
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