Il Mytho "a misura d'amatore" fa scalo a Grado
6 ottobre - Si è svolta oggi l'unica maratona in programma quest'anno in Friuli Venezia Giulia; Mytho Marathon è una manifestazione itinerante, che negli anni precedenti si è tenuta a Sacile (Pn) e Cividale (Ud), mentre quest'anno l'evento ha trovato ospitalità nella nota località balneare di Grado (Go). Le prossime 2 edizioni si svolgeranno a Gorizia (2025) e Nova Goriça in Slovenia (2026), ovvero le due località che per il 2025 sono state nominate “capitale europea della cultura”.
Finalmente ho avuto modo di conoscere personalmente Fabio Marri e, come promessogli, invio questo breve resoconto. L'organizzazione ha comunicato la partecipazione di 1600 atleti, quasi esclusivamente master (ovvero non era previsto l'ingaggio di atleti ‘assoluti’, spesso provenienti dal continente africano), che si sono suddivisi nelle varie distanze proposte: oltre alla maratona con 293 arrivati, si sono corse una 30 km che ha visto 159 arrivati, mentre la mezza maratona è stata la più partecipata con 381 arrivati. Inoltre 20 squadre da 4 componenti hanno partecipato alla maratona a staffetta, e parecchie persone si sono cimentate nelle corse non competitive.
Molto bello il percorso della maratona, che dal 12° km confluiva in quello della 30 km, tutto su piste ciclabili e strade secondarie, in parte sterrate, con unica nota negativa per un tratto di quasi 1 km (al km 19): ad un incrocio avremmo dovuto imboccare una strada provinciale e invece siamo stati indirizzati verso una stradina di prato parallela in mezzo ad un canneto 2-3 metri sottostante, che a causa della pioggia era piena di acqua e si doveva correre a tratti con l'acqua alle caviglie. Per carità, l'acqua alta può capitare anche alla blasonata maratona di Venezia, ma sembra strano che non ci si potesse organizzare in altro modo per quel breve tratto.
Per il resto, è da segnalare il comportamento assai civile degli automobilisti in coda per almeno 3 km sul ponte di ingresso a Grado (che è un'isola) alla partenza della maratona; anziché protestare o inveire contro i podisti, incitavano gli atleti dalle loro macchine ferme, un comportamento che purtroppo non sempre si riscontra nelle gare cittadine nazionali.
La splendida giornata di sole ha fatto il resto: cielo terso con vista sul mare o sulla laguna da una parte e sulle montagne innevate dall'altro.
PODIO MASCHILE
Davide Fioraso 2:40:34 Thomas Angerer (Aut) 2:45:15 Szoztak Adam (Pol) 2:46:23
PODIO FEMMINILE
Elisa Pivetti 3:00:37 Jasmina Kozina Prasprotnik (Slo) 3:14:38 Chiara Rosignoli 3:24:49