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Mag 05, 2025 Natalina Masiero
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Un altro Krash Trail: tornerò da turista, o chissà?

Un raggio di sole sulla protagonista Un raggio di sole sulla protagonista Comitato organizzatore

Dopo Faenza, 2 maggio - Correre sui calanchi: non volevo scrivere nulla per non apparire monotona, e  perchè l'egregio Prof. Marri mi rimprovera il mio essere sgrammaticata. Ha ragione.

Non volevo scrivere nulla  ma... Oggi seduta al fresco nel chiostro dell'Abbazia di Praglia ho guardato il video che "immortala" il mio arrivo (penultima) e ho pianto. Vedere anche https://podisti.net/index.php/cronache/item/10138-al-krash-calano-i-partecipanti-ma-la-vecchia-guardia-resta-fedele.html

Ho pianto per l'inesorabile scorrere degli anni, ho pianto per questa vecchia che non vuole mollare e per finire ho pianto di gioia nel vedere tutto il gruppo della Leopodistica che mi attendeva per applaudirmi. 
Il Krash è un trail anomalo che dal 2024 ha cambiato sia la partenza che l'arrivo: 33 e 21 km con partenza da Brisighella e arrivo nell'ex convento dei Salesiani a Faenza. https://www.krash-trail.com/

E veniamo a ieri mattina. La giornata si annuncia molto calda e Marco Gurioli, direttore di gara, raccomanda di bere molto ma anche di divertirci al massimo. 
Chi non conosce Brisighella? Croce e delizia del Passatore. Quando si arriva in quella piazza, che durante la 100 km nessuno guarda, mancano 12 km all'agognato traguardo. Ieri però la guardo e scopro che è uno dei più bei borghi d'Italia.

Partenza dalla Fontana Vecchia e sotto l'imponente Rocca. E iniziamo a percorrere la Via degli Asini, unico esempio di strada sopraelevata coperta da portici. Partenza quindi in salita. Lasciato alle spalle il bellissimo borgo ci inoltriamo in sentieri ombreggiati e dopo sette km troviamo il primo ristoro. Ristoro alias banchetto, e finalmente posso abbracciare Irene, una delle più simpatiche scope d'Italia. Con Yuri e le scope chiudo la fila.

Riparto e dopo un paio di chilometri si entra nel Parco del Carnè con la famosa vena del gesso. Le rocce sono di un azzurro con riflessi argentati e illuminate dal sole brillano come oro. Arrivo al sedicesimo km e trovo il secondo ristoro proprio nel prato della Torre del Marino. Questa torre solitaria sopra il colle domina tutta la vallata del Senio. Yuri mi abbandona ma il percorso è talmente ben balisato che potrei proseguire da sola. Mauro e compagno però non mi lasciano mai. E qua iniziano i fatidici calanchi suddivisi in facili e difficili. Salire questi ultimi è veramente faticoso. Guardo il Soccorso Alpino sulle cime e il sudore mi copre gli occhi. Qualcuno del Soccorso mi vuole aiutare ma io testarda rifiuto e arrivo sulla cima letteralmente in ginocchio.

Ammiro un panorama unico e proseguo. È un continuo e incessante saliscendi ma capisco che riuscirò a rimanere dentro il tempo massimo di otto ore. Ultimo ristoro lungo la ciclabile. Mancano circa quattro chilometri che percorro stanca e cotta dal sole. Mi viene incontro il solito Yuri e mi incita a non mollare perchè non sono l'ultima. Mi accompagna fino alla Piazza di Faenza, il Paradiso dei centisti, e dopo pochi metri arrivo al traguardo. Tutti mi applaudono e questi applausi compensano la fatica.

Mi sono ripromessa di visitare Brisighella con calma come turista e senza affanno. 
Chiudo con la solita frase: un applauso ai volontari e un abbraccio alle scope.