2^ Roma City Trail - Il mio Roma City Trail
Seconda edizione di questa manifestazione, un po’ anomala nella Capitale, partorita dagli organizzatori della Maratona di Roma, a cui partecipo per il secondo anno consecutivo, con l’obiettivo di migliorare l’ora 10 minuti e 39 secondi del 2016.
La partenza e l’arrivo sono previsti in piazza San Cosimato, a Trastevere, il rione più caratteristico di Roma. Arrivo parecchio tempo prima, parcheggiando a poche decine di metri dalla piazza del ritrovo, e vado subito a prendere il pettorale ed il paccogara, costituito dalla solita maglia tecnica, dello stesso colore di quella del 2016; la temperatura è vicina allo zero. A venti minuti dalla partenza, mi cambio e lascio la borsa al deposito preposto dall’organizzazione; non ho voglia di riscaldarmi e fare stretching, dato che sono solo preoccupato per un ginocchio fortemente dolorante dalla scorsa domenica.
Alle 10 puntuale avviene lo start, ed i primi due km sono quasi tutti in salita, dato che c’inerpichiamo sul colle del Gianicolo, costeggiando la celebre fontana. La strada effettivamente sale sempre, ed io riesco a salire con mio “passo” di 5min/km; appena dopo il 2° km, si entra in villa Pamphili, di cui percorreremo circa 10 km. In villa, quasi al terzo km, saliamo una scalinata di 44 scalini e troviamo quasi sempre sterrato ed erba, ed inoltre si susseguono i saliscendi; cerco di non esagerare perché il dolore al ginocchio è veramente forte; dopo tre km si attenua, ma non so come evolverà.
Dopo circa 3,6 km, si trova un rilevamento intermedio, seguito da un ristoro; gli stessi, in senso inverso, rappresenteranno il secondo ed ultimo ristoro ed il rilevamento del km 10,3. Il percorso è ben segnalato e la villa, anche se c’è tanta gente che passeggia, sembra tutta di noi runners. Nei vari tratti di salita cerco di difendermi e di allungare nei tratti di discesa, provando a superare chi mi è passato davanti in salita.
Il mio ritmo è abbondantemente sotto i 5min/km, e nel complesso solo 2 km risulteranno superiori a questa media. Si susseguono i tratti di saliscendi, anche su single track e su sampietrini pericolosi per essere non in piano. Passiamo sia all’andata che al ritorno sul ponte in legno dell’Olimpica, che unisce le due parti della villa. Intorno al 9° km vi è l’ultimo tratto di salita tostarello, di circa 100 metri ma molto ripido, in cui nella prima metà cerco di corricchiare, ma nella seconda parte cammino: in poco tempo mi superano almeno una decina di runners, e quindi il mio “scopo” diventa di cercarli di riprenderne il più possibile prima della fine. Così avviene nei tre km successivi, fino all’uscita della villa, in cui riesco a recuperare qualche posizione, sfruttando i pochi tratti in piano e le discese.
Gli ultimi due km sono completamente asfaltati e in discesa, dove decido di andare a tutta, recuperando altre 3-4 posizioni: faccio gli ultimi due km in 4:06 e 3:37, con il real time finale di un’ora 8 minuti e 50 secondi, ad una media di 4:35, che mi vale la 32esima posizione assoluta sui quasi 300 finisher.
All’arrivo ci viene data la medaglia da finisher e ci aspetta un ristoro finale, con acqua, sali, thè caldo, pandoro e panettone.
Primo assoluto, con il tempo record di 57min e 17sec, si classifica Carlo Masoero (Sisport Fiat), che dà oltre due minuti al vincitore del 2016; in campo femminile, bissa il successo della prima edizione, abbassando il tempo del 2016 di oltre 6 minuti, e classificandosi 9^assoluta, Laura Capasanta (CAT Sport), con il tempo di 1 ora 2minuti e 18sec.
Nel complesso un’idea buona organizzare una gara del genere a Roma, e che meriterebbe ancor più partecipanti; si può migliorare senz’altro il paccogara, perché di magliette - anche se tecniche - ne abbiamo i cassetti pieni. Ottimo il doppio rilevamento intermedio, grazie a cui in classifica si possono anche analizzare i parziali.
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