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Mag 02, 2018 Alessio Zanelli 4013volte

Santhià (VC) - Del Riso... La Maratona e Mr. Nicholson

I nostri con Mr. Nicholson I nostri con Mr. Nicholson Foto Alessio Zanelli

1° Maggio di corsa a Santhià, fra le risaie del vercellese, semplicemente un’altra maratona da aggiungere alla lista (la n. 107 per Ian e la n. 96 per me), senza patemi e senza velleità, in una giornata quasi ideale, con cielo coperto e frescura (15°-17°).

Una delle tante mattine di ordinario podismo dunque, sennonché appena partiti ci imbattiamo in un personaggio assai particolare: riconosco da dietro la maglietta di un noto club britannico di stakanovisti delle lunghe distanze (che cavolo ci fa qui?) e così attacchiamo bottone.

Nick Nicholson, nato a Pensacola in Florida ma residente da diversi decenni a Londra, lento di passo ma alto e atletico, ci terrà compagnia per tutte le quasi 5 ore di corsa. Dapprima appare un po’ riservato, quasi sorpreso di trovare due compagni di maratona che gli parlano in inglese facendogli un sacco di domande, ma poi pian piano si scioglie, forse capendo che la nostra è curiosità sincera e disinteressata, e ben presto inizia a parlare senza sosta.

Alla fine ci avrà raccontato praticamente tutta la sua vita, in particolare gli ultimi anni, ed il perché della sua folle dedizione a tempo pieno alla maratona. Fece la sua prima nel 1991, per poi non correrne più sino al 2008, quando riprese con ben altro piglio, divenendo un assiduo maratoneta, di certo non veloce (le finisce mediamente in 5 ore, e il suo best time è di 4 ore e qualche minuto) ma instancabile (15-25 gare all’anno). Finché nel 2016 avvenne un’autentica svolta, quella che lo ha portato ad essere un maratoneta di fama internazionale (almeno nell’ambiente del podismo amatoriale), anche se in Italia lo conoscono ancora in pochi.

Un divorzio a dir poco disastroso dalla moglie inglese e tutta una serie di gravissimi problemi avuti con i 3 figli (che vivono sempre a Londra con la madre e che può vedere raramente solo alla presenza di un assistente sociale), specie con il primogenito, ora quindicenne, gli hanno fatto scattare qualcosa nella testa, qualcosa di incredibile e terrificante al contempo. Davvero, non saprei come spiegarmi altrimenti ciò che Nick sta facendo da oltre 2 anni a questa parte: penso possa essere visto come un disperato tentativo di rivincita sulla vita e di riconquista della fiducia, dell’affetto e della stima dei propri figli, anche se a tutta prima sembrerebbe esattamente il contrario (ovvero una fuga dalla realtà).

Dal 2016 Nick si è portato ad una pazzesca media di oltre 200 maratone ufficiali annue (inclusa qualche ultra fino a 50-60 km), in giro per il mondo, anche se ne corre la stragrande maggioranza negli USA e nel Regno Unito, dove se ne trovano facilmente anche di infrasettimanali, con la possibilità talora di fare doppiette (una maratona il mattino ed una il pomeriggio o la sera).

Recentemente ha stabilito il nuovo record mondiale assoluto di maratone ufficiali corse in un anno mobile, 266 (sì, avete letto bene), sottraendolo ad un altro americano, ora avanti negli anni, che ne aveva disputate 239 (camminando però, e non correndo) una decina d’anni fa. Ma non vuole fermarsi: finché si sentirà motivato intende continuare a correre e spera di poter ritoccare più volte il suo record, portandolo a 275 entro il 2019.

Nick è in attesa dell’ufficializzazione del suo record da parte del Guinness dei Primati, ma non è tipo da vantarsi, anzi, è una persona che, nella sua difficile ricerca di un equilibrio interiore, appare assolutamente modesta e “normale”.

Durante il nostro lento procedere per strade di campagna fra i campi allagati lo abbiamo ovviamente tempestato di domande, evitando però argomenti particolarmente delicati, senza approfondire troppo la questione del suo difficilissimo rapporto con i figli e senza chiedergli come possa affrontare il tutto economicamente (è ovvio come i soldi siano, almeno al momento, l’ultimo dei suoi problemi).

Questi, in sintesi, i suoi numeri: 570 maratone corse in carriera (455 da inizio 2016), record di 266 maratone in 365 giorni, media di quasi 11.000 km annui di corsa negli ultimi 2 anni, cui vanno aggiunti circa 35.000 km in automobile e oltre 100.000 km in aereo, sempre annui, per gli spostamenti. Ho calcolato che, anche andando al risparmio, tutto ciò gli deve costare non meno di 100.000 euro all’anno…

Finita la Maratona del Riso Mr. Nicholson avrebbe guidato fino a Malpensa per imbarcarsi su un volo per Londra: lo aspettano altre 2 maratone in Inghilterra (il 4 e il 6 Maggio), poi una trentina di maratone negli USA, quindi altre in Europa. Sarà di nuovo in Italia ad Agosto per le 10 maratone in 10 giorni consecutivi del Lago d’Orta, organizzate dal Club Super Marathon Italia, e così via, senza sosta…

Che dire? Quando penso che Nick corre mediamente in meno di 5 mesi le maratone che io ho corso in 14 anni (quella di Santhià è stata la sua n. 70 del 2018), sono assalito da un pot-pourri di emozioni e sensazioni diverse e contrastanti: riso e amarezza, sbigottimento e compassione, incredulità per quali torture psico-fisiche un essere umano possa autoinfliggersi.

Ma tutto ha una ragion d’essere, sia pur difficile da individuare e comprendere, sempre…

Terminata la gara ci siamo fatti scattare la foto di rito, ci siamo scambiati i contatti ed infine salutati come ci conoscessimo da sempre e ci dovessimo rivedere nel volgere di breve tempo. Una forte stretta di mano e via, ognuno per la propria strada.

Un detto recita che “il mondo è bello perché è vario”; io aggiungo che “il mondo è un posto strano, molto strano, e tutto sommato molto piccolo”, specialmente per chi corre le lunghe distanze.

So long, Nick, forse ci si rivedrà da qualche altra parte in un futuro non troppo lontano, magari quando avrai raggiunto le 1000 maratone!

Sia come sia, Nick, spero che ben prima di allora tu abbia ritrovato la pace con te stesso e sconfitto per sempre la tua straziante solitudine. 

Chi fosse interessato a seguire le imprese di Nick Nicholson può consultare il suo blog, regolarmente aggiornato: https://www.facebook.com/Nick.Nicholson.GWR/

 

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