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Giu 03, 2018 Paolo Brambilla - Polisportiva Di.Po. 3423volte

Campestre della Cascina Lodovica – Per fare un tavolo... e altre parole

La partenza La partenza Roberto Mandelli

Oreno di Vimercate, primo giugno 2018, dopo una settimana di tempo incerto e altalenante che ci ha tenuti sulle spine alzando la tensione nella polisportiva, abbiamo in regalo una giornata stupenda anche se calda, forse caldissima …. la terza edizione della Campestre Cascina Lodovica, presso lo stupendo parco della dimora di campagna così chiamata, può avere inizio.
Potremmo raccontarvi dei nuovi percorsi, il percorso RUN di due giri per un totale di 6 km da fare a tutto fiato su un terreno al cinquanta percento su sterrato e il restante su prato, come vuole la corsa campestre.
Potremmo continuare raccontandovi del nuovo percorso WALKING, un solo giro secco di 4,5, tragitto in parte condiviso con il RUN ma studiato appositamente, con la consulenza dei nostri guru, per minimizzare l’interferenza con i corridori pur mantenendo la condivisione dei due mondi perché la sezione atletica della polisportiva Di.Po. è da quest’anno anche walking con gli amici del gruppo “Bei Pass”.
Partenza unica dal pratone delle esibizioni sotto l’arco arancione che maestoso si erge su di un lucido prato verde, una partenza veloce con un dolce curvone di duecento metri che sgrana il gruppo e lancia i corridori più veloci sullo sterrato che porta al cancello di uscita della tenuta all’altezza della Madonna delle rondini, zona così chiamata nella cultura popolare orenese per una edicola votiva dedicata a Maria, dove nella rappresentazione della Vergine ci sono delle rondini.
Appena usciti dal cancello una curva secca porta lungo un tratturo nella campagna, o meglio al “campo Brogi”, area tra la zona ex-Falk e la cascina Lodovica, luogo di avventure e giochi dei ragazzi di Arcore fino agli anni settanta.
Campo Brogi è un tratto veloce al termine del quale, con una curva secca a destra, ci si immette in un campo incolto per affrontare un tratto nervoso e leggermente sconnesso disegnato il giorno prima dal trattore; una lieve salita e attraverso un secondo cancello si rientra nella tenuta … lì i due percorsi RUN e WALKING si dividono, per riunificarsi più tardi e poi giungere insieme all’arrivo nel cortile d’onore della cascina: dove l’omnibus, carrozza verde  trainata da cavalli per il trasporto di persone, abbellito da mille bandiere colorate, segna l’arrivo.
Il cronometro vede passare come primo uomo il pettorale n.210 elegantemente portato da Bedin Carlo Luciano, che con soli 20’42” supera la linea del traguardo, e non pare neppure sudato … seguono da Minghini Christian e Gaviraghi Federico; la prima donna invece indossa il pettorale 188 e di nome fa Colnaghi Alessia, con un tempo di 22’50” precede Parisi Alice e Alvares Karin.
Questa è stata la corsa, ma prima, alle 19, gli amici dell’Atletica Vilasant, sotto la guida di Laura, hanno coordinato la terza campestre Junior: qui una folta partecipazione di ragazzi, senza risparmiarsi, hanno dato il meglio di sé … tutti vincitori al traguardo applauditi da mamma, papà e dai quattrocentoventi runner e walkers in attesa della loro gara.
La terza edizione ha riscosso un ottimo successo di pubblico, i 420 partecipanti alla campestre oltre alla carica dei cento bambini dimostrano la bontà del progetto di corsa e intrattenimento: i volti dei partecipanti, anche per questa edizione fissati negli scatti del bravissimo Mandelli (che ha scelto questa occasione per rientrare nelle arene dopo una forzosa interruzione di parecchie settimane), ne sono la testimonianza.

Oreno di Vimercate Campestre Cascina Lodovica 2018

Ma lo spirito di tutte le corse amatoriali è il volontariato perché (citando un post del nostro presidente a ringraziamento del gruppo), da soli al massimo si può solo vincere una gara … ma per organizzarla ci vuole disponibilità, generosità, amicizia, pazienza.
Finita la festa c’è da smontare tutto per riconsegnare pulita e in ordine la Cascina Lodovica ai legittimi proprietari; è l’una di notte quando gli ultimi volontari, caricati i sacchi di immondizia sull’auto del presidente, si salutano per tornare alle proprie case. I volti sono stanchi, gli occhi sono una sottilissima fessura, la felicità per la riuscita della corsa è tanta, le parole iniziano a scemare, la voglia di doccia e letto immensa …non per tutti però … c’è chi nonostante il caldo torrido è riuscito a riposare più di un ora, all’insaputa di tutti, sulla panca in legno dell’onnibus … un mistero da indagare … non sappiamo, forse sarà stato il vino bevuto a pranzo, la tensione per il prossimo raccolto, la preoccupazione di fare bella figura con gli amici di via Casoretto, o semplicemente il fatto di aver preso ferie ed aver comunque lavorato pesantemente nello spostare una moltitudine di sedie e tavoli … comunque sia, ha dormito, e conoscendolo credo abbia anche russato … meglio così … poi ha raccolto l’invito del presidente di  andare a bere una birretta di festeggiamento per scaricare le tensioni della giornata.
Tornando a casa in bici, sapendo che mi sarebbe stato chiesto di scrivere un articolo sulla giornata trascorsa e sulla corsa, mi sono illuminato … perché non chiedere direttamente agli amici Di.Po.? in tre parole cosa è stata per voi la giornata? Ecco le parole scelte, un po’ più di tre:
Aggregazione, gruppo, festa, colore, risate, famiglia, stanchezza, paradosso di uno sport solitario che in realtà è sociale, coinvolgente, fortifica i legami; e ancora fuoco, amici, passione, spirito di gruppo, magia, luna, collaborazione, verde …. Sorrido, sono solo parole? forse.
Che dire, questa è la Di.Po. che mi piace, questo è il motore del volontariato che vi ha permesso di cenare in una notte magica di luna piena appena appena calante.
Chiudo nuovamente con le stesse parole dello scorso anno, parole che sono anche sulle bottiglie di vino date ai vincitori, perché così è …. le cose di ogni giorno raccontano segreti a chi le sa guardare ed ascoltare … “Per fare un tavolo ci vuole il legno, per fare il legno ci vuole l’albero, per fare l’albero ci vuole il seme, per fare il seme ci vuole il frutto, per fare il frutto ci vuole un fiore  … per fare un tavolo ci vuole un fiore …. Per fare tutto ci vuole un fiore …”: per fare una bella campestre ci vuole un gruppo, per fare un gruppo ci vuole amicizia, umiltà e tanta pazienza.

 

 

Informazioni aggiuntive

Fotografo/i: Roberto Mandelli

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