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Giu 19, 2018 Ufficio stampa evento 4518volte

Cagnano Varano (FG), 14^ Maratona e Ultramaratona del Gargano

Premiazione dei vincitori Premiazione dei vincitori Comitato organizzatore

17 giugno - L’insolita collocazione mattutina della classicissima ha rivitalizzato la manifestazione che ha visto convergere a Cagnano Varano quasi 400 atleti provenienti da ogni parte d’Italia. Temperatura ideale per correre, percorso mozzafiato, panorama da cartolina, clima festoso e un bellissimo sole, sono questi gli ingredienti della 14^ Maratona e Ultramaratona del Gargano. Quattro le gare - 50 km, maratona, mezzamaratona e 10km - in programma.
Dopo le veloci fasi preliminari di ritiro del pettorale e dei pacchi gara, partenza alle 9 in punto per la 10, la mezza e la maratona, dopo 10 minuti la 50 km. Ha funzionato alla perfezione la macchina organizzativa messa in piedi da Pasquale Giuliani, coadiuvato dalla Parrocchia delle Grazie, oltre ai ragazzi della Stracagnano e all'immancabile Massimo Faleo: percorso segnalato, ristori abbondanti e presidiati, assistenza in auto e bici lungo il percorso con il duo Di Maggio (Antonio e Nicola) e il sempreverde Antonio Bocale, ad assistere con acqua, sali e gel i podisti, oltre a qualche graditissimo incoraggiamento rigorosamente in dialetto. Impeccabile il lavoro dei Volontari del Soccorso di Cagnano Varano e della Pro Loco.
Lasciato il centro abitato i podisti si sono immersi nel panorama garganico, con lo sfondo del Lago di Varano ad addolcire le fatiche del percorso ondulato e soleggiato. Per le distanze più lunghe giro di boa a Sannicandro Garganico, curato dall'Atletica Sannicandro, che ha accolto con musica e ristoro i podisti più temerari. Immancabile la festa a fine gara che oltre a ristorare gli atleti dopo lo sforzo fisico, con le immancabili cozze locali, il rinomato pane di Cagnano Varano.
Anche questa edizione conferma e consolida la validità del lavoro portato avanti da Pasquale Giuliani, ideatore della manifestazione che ancora una volta è riuscito a realizzare non solo una gara podistica ma una festa, coinvolgendo le associazioni di Cagnano, ma soprattutto tanti maratoneti ed ultramaratoneti alcuni dei quali “hanno fatto la doppietta” correndo sabato pomeriggio a Castelbolognese la “6 Ore della Birra” e ieri mattina la Maratona del Gargano. A certificare il livello organizzativo della manifestazione c’è stato il riconoscimento di Campionato Nazionale UISP della Maratona.

Per gli amanti delle classifiche:
la 50 km ha visto il triondo di Cosimo Manigrassi (ASD Marathon Massafra) su Nicolangelo D’Avanzo (Bisceglie Running) e Michele Dicorato (Runners Pescara), mentre tra le donne, accolta da un grande applauso ed accompagnata da due compagni di squadra, taglia per prima il traguardo Milena Tunno della Podistica Magliese che precede Maria Loreta Bellebuono del Gruppo Sportivo Celano e Manuela Stacchiotti della Runners Tordino. 78 i partecipanti di cui 15 donne.

Nella maratona, conferma, dopo la vittoria del 2017, per Alberico di Cecco (Vini Fantini) su Antonio Raffaele Di Manno (Asd I Lupo di Monte) e Francesco Cervellera (ASD Martina Franca Running); tra le donne, dopo il secondo posto dello scorso anno trionfa Libera Francesca Caputo (Running Club Torremaggiore) che precede Rossana Simonetti (Running Academy Lucera) e Maria Rosaria Ancona (ASD Martina Franca Running). 72 i partecipanti di cui 13 donne; tra questi, i coniugi Michele Rizzitelli e Angela Gargano appena giunti da Castelbolognese. Ha chiuso il lotto Paolo Gino, presidente del Club Supermarathon.
Alberico di Cecco e Libera Francesca Caputo si laureano Campioni Nazionali di Maratona UISP e vengono premiati dal Responsabile Nazionale UISP Luigi Scognamiglio.

La maratonina ha visto prevalere Giampiero Colangelo (Libertas Marotta)  in 1.21:21 e Fabiola Desiderio (Top Run Fondi) in 1.35:25.  79 gli arrivati con 13 donne.

Nella 10 km trionfo per Giampiero Bianco, del Running Team D'Angela Sport Turi su Matteo Tomaiuolo della Gymnasium 2010 Ischitella e Lino Vannella de I Saraceni di Lucera; tra le donne la prima a tagliare il traguardo è la rientrante certezza del podismo pugliese Teresa Lelario tesserata per l’Athletic Academy Bari, che precede Sabina Spera della Barletta Sportiva e Patrizia Borrelli della Podistica Pontelungo Bologna. 90 partecipanti tra cui 10 donne.

3 commenti

  • Link al commento pasquale.giuliani@tiscali.it Sabato, 23 Giugno 2018 08:01 inviato da [email protected]

    una sola precisazione a quello che ha scritto Severoni.
    Io non ho scritto se qualcosa non è andata per il verso giusto scrivetemi in privato ma, chi lo vuole" ANCHE IN PRIVATO".
    In 23 anni da organizzatore ho sempre accolto con favore i commenti costruttivi che servono in qualche modo a migliorare il fare stare bene l'atleta che partecipa alle nostre gare sia essi fatti in pubblico che in privato

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  • Link al commento Stefano Severoni Mercoledì, 20 Giugno 2018 11:35 inviato da Stefano Severoni

    Un tecnico mi segnala che la manifestazione non era omologata FIDAL, ma bensì solamente dalla UISP. Per cui le regole FIDAL non necessariamente sono obbligatorie per la UISP che, ricordiamo, è un Ente di Promozionale sportiva, che non è abilitato ad organizzare autonomamente gare agonistiche, ma solamente Competitive Promozionale.

    Sono comunque dell'avviso che correre in gara con cuffie e bastoncini non sia utile, a prescindere dalle Regole. Mi è stato segnalato che altre competizioni di ultramaratona a giugno in Puglia si sono contrassegnate per condizioni di caldo eccessivo. In un Italia in cui vige la cultura del "pallone", in mondo podistico è chiamato a dare sempre prova di credibilità. Così organizzare mezze maratone nella Capitale a metà giugno in centro in orari (21-24) non è razionale. Non sono parole di polemica, ma dati di fatto.

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  • Link al commento Stefano Severoni Mercoledì, 20 Giugno 2018 08:35 inviato da Stefano Severoni

    Su facebook Pasquale Giuliani scrive che è dolorante, ma tutto perfetto, se c'è qualcosa che non va, scrivetemi in privato. Nel sito podisti.net ora compare un articolo con toni entusiastici. Allora io scrivo quello che ho già detto a voce:
    «Una gara bellissima per il paesaggio che attraversa, l'impegno degli organizzatori, l'entusiasmo degli atleti, una medaglia per i finisher, ecc., ma:
    - ai ristori la bottiglietta chiusa dovevo aprirla, bere un sorso e gettarla, uno spreco, bastava il bicchiere; se proprio era indispensabile la bottiglietta, allora si poteva mettere bicchieri d’acqua e anche bottigliette;
    - 50 km a metà giugno sotto il sole sono un'impresa. Ho visto parecchi cedimenti; il collocamento migliore per una 50 km su percorso sotto il sole sarebbe a marzo/luglio;
    - un atleta correva con i bastoncini ed è proibito (le regole che le fanno a fare);
    - c'è ancora chi corre con le cuffie;
    - 4 gare in un medesimo evento sono troppe; una 50 km richiede impegno ed energie da più parti, l’ideale sarebbe abbinarla a una non competitiva di 10 km.
    Una bella esperienza di sport anzi di vita. Per me una gioia indescrivibile finire la prima 50 km dopo un anno di stop, un'operazione al ginocchio e vescica in gara: ho finito camminando altrimenti ero regolarissimo sulle 5h.
    Bellissima la festa, ma in queste condizioni non ritornerò».

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