La Bellagio Skyrace nel segno del Ruanda
Bellagio, 21 ottobre - Dopo i successi nella ZACup, si riconfermano nella classicissima lariana di km 28,5 e D+ 1.850 metri i ruandesi Niyirora Primitive e Simukeka Jean Baptiste. La skyrace di Bellagio è stata la finale del circuito Italy Series ISF e quarta prova del circuito Lombardia “Take your time Serim” organizzato da Valetudo-Serim by Racer con il patrocinio di CSEN outdoor.
In Ruanda, come in Kenia, non esiste lo skyrunning e allora sorge spontanea una domanda: come mai questi atleti, in pochi mesi, si adattano anche a correre lo skyrunning con risultati strabilianti? Provo a rispondere a questa domanda. L’atleta africano più esperto sulle nostre montagne è senza dubbio Simukeka Jean Baptiste che già da un po' di anni si cimenta nelle gare in Italia su strada e in montagna con risultati eccellenti, e infatti l’anno scorso, dopo una stagione agonistica intensa, è riuscito pure a vincere la maratona di Reggio Emila. Quest’anno Simukeka si è perfettamente calato nei panni dello skyrunner andando a trionfare in gare prestigiose come la Resegup, la Valchiavenna skyrace, la half della Veia, la mezza maratona in montagna della Rampigada, la ZACup e, per ultima, la Bellagio skyrace, dopo appena sette giorni dalla bella prestazione nella maratona internazionale di Sofia in Bulgaria. Questo sergente dell’esercito ruandese è un po' il capitano delle gare outdoor per i suoi compagni africani, mettendo volentieri a disposizione la sua competenza tecnica e tattica, ma anche insegnando, come prima cosa, a essere umili, rigorosi nella preparazione atletica e nella conduzione alimentare.
Jean ha anche una grande capacità di far breccia nella parte psicologica della persona organizzando un ordine mentale da far invidia alle menti più meticolose. Queste doti umane di Jean Baptiste hanno permesso alla giovane Niyirora Primitive, mai stata in Italia e senza avere la più pallida idea di cosa fosse la corsa in montagna, e tantomeno lo skyrunning, e con una solo lingua a disposizione, il rwandese, di ritagliarsi in poche gare (si possono contare sulle dita delle due mani), uno spazio vincente. Infatti grazie alle sue due ultime vittorie scoppiettanti alla Zacup e alla Bellagio skyrace è riuscita ad arrivare già ai vertici dello skyrunning internazionale.
Un’ultima annotazione, e non di poco conto! Questi atleti africani, ruandesi e kenioti si dividono equamente tra di loro i premi vinti alle gare, e questo sicuramente li colloca su un piano mentale eccelso, sia a livello sportivo che umano. Valetudo-Serim alla Bellagio skyrace, oltre ai risultati dei suoi atleti africani, ha avuto soddisfazioni eccellenti partendo dai due argenti conquistati dalla campionessa rumena Denisa Dragomir e dal campione italiano di skyrunning 2018, l’incontenibile Cristian Minoggio, ma merita una citazione particolare anche Cecilia Pedroni che, con il settimo posto di Bellagio, conquista il titolo di miglior atleta femmina nella classifica di combinata Italy Series della federazione internazionale di skyrunning. Segue nella classifica femminile, 17^ Arrigoni Giuliana. Nella maschile: 5° il campione piemontese Bert Paolo, 10° Belinghieri Clemente, 12° Rota Luca, 25° Imberti Mattia, 38° Monti Floriano, 39° Benvenuti Fabio, 60° Acquistapace Alfredo.
Un ringraziamento per l’organizzazione della Bellagio skyrace, half marathon e VK a Franco Sancassani e al suo staff di volontari.
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