Genova City Marathon, un bel pasticcio
Ed arrivò il momento della "prima" Genova City Marathon, la seconda 42 km nell’arco di 3 settimane e nella stessa regione, dopo la Liguria Marathon del 28 novembre e prima della maratona di Sanremo, in calendario il 9 dicembre. Avevo già avuto modo in un articolo di evidenziare l’anomalia, una regione povera di maratone che improvvisamente se ne trova tre quasi insieme:
http://www.podisti.net/index.php/notizie/item/2563-maratona-di-genova-si-fara-ma-cosi.html
Comunque sia, la maratona, seppur definendosi "prima", è tornata a Genova 14 anni dopo, in una città che ha subito un terribile disastro, con una difficile viabilità, ma decide che la manifestazione si deve tenere, comunque. Sono stati in 766 a completare la gara, anche se qui pare che ci sia un primo giallo: l’ultimo si è classificato col tempo di 5h17’, una cosa strana se si pensa che il tempo limite era di 6 ore. Alcuni partecipanti, piuttosto arrabbiati, hanno scritto sui vari social che la strada è stata riaperta al traffico anzitempo, di fatto impedendo loro di concludere la gara. Più precisamente, la sopraelevata, da percorrere più volte, è stata chiusa al passaggio dei podisti dopo 3h30’, anziché 4h30’. L’altro giallo sarebbe che molti partecipanti, di fronte all’impossibilità di concludere regolarmente la gara, sono andati direttamente all’arrivo, risparmiando un tratto di 6 chilometri; viene quindi da pensare che diversi classificati oltre le 4 ore in realtà non abbiamo percorso l’intera maratona, anche se piace credere che siano molti di più quelli che hanno rifiutato di passare sotto la finish line. Sarebbe utile sapere dagli organizzatori cosa è accaduto veramente.
Venendo alla gara agonistica, vince Rity Mohamed (Delta Spedizioni) col tempo di 2:31:54; al secondo posto Lorenzo Lotto (2:32:27-Corri Forrest), terzo l’eterno Giorgio Calcaterra (2:37:57-Calcaterra Sport).
Al femminile, se i tempi sono generalmente modesti, comunque di rilievo il primo posto e il crono di Daniela Vittoria (G.P. Solvay), una SF50 che ha vinto con l’ottimo tempo di 3:11:42, prevalendo di poco su Fabiola Giudici (Athletic Club Apicilia), che ha chiuso in 3:11:52. Terzo posto per Stefania Simonelli (3:12:17-U.S.Costigliole).
Della gara di contorno, la Fantozzi Run, non competiva di 11 km, al momento che scrivo non ci sono notizie certe sul numero di partecipanti.
Gli organizzatori hanno deciso che la gara non fosse nel calendario Fidal, invece inserita in quello AICS; dichiarata apertamente di 42 chilometri, ma era possibile anche farne 43 per ricordare il numero delle vittime di agosto (chi ha allungato il percorso si dice però deluso). Una scelta, quello di fare a meno della Fidal (sebbene con la promessa di coinvolgerla l'anno prossimo) che ha la sua logica: i costi delle gare sono elevati, si cerca di risparmiare. Tuttavia non è bello riscontrare che i prezzi per partecipare fossero da “gara Fidal”, nonostante l’evidente risparmio di chi organizzava (tassa gara, certificazione percorso, euro/partecipante).
Mentre concludo questo articolo continuano ad arrivarmi segnalazioni di partecipanti molto… arrabbiati per il trattamento ricevuto; lo spazio sottostante è aperto per le testimonianze personali.