Trino Vercellese (VC) - 2^ Trino - Crea
Si è corsa oggi la seconda edizione di questa gara che in 19 chilometri porta gli atleti da Trino Vercellese al Santuario di Crea, nel cuore del Monferrato, provincia di Alessandria. Percorso “collinare”, con un dislivello complessivo positivo superiore ai 400 metri. Il via è stato dato alle 09.30, da piazza Comazzi a Trino Vercellese; vediamo nel dettaglio il percorso.
Dopo aver lasciato l’abitato di Trino Vercellese si supera il fiume Po, che indica il cambio di provincia, da Vercelli ad Alessandria. Verso il km 3 vedo Michele Belluschi correre molto lentamente in senso inverso, mi dice che si è stirato. Peccato, era il favorito della gara, poteva fare il bis dopo la vittoria alla prima edizione. La strada comincia a salire, ma molto dolcemente, e così continua per 3 chilometri fino al paese di Camino. Da qui una facile discesa ci riporta quasi alla quota della partenza; discesa facile ma insidiosa per il ghiaccio, in curva un podista cade, ma rimbalza come se nulla fosse e riprende la sua corsa, solo qualche leggera abrasione. Al km 9 si presenta una seconda salita, questa volta più corta (circa 1000 metri) ma piuttosto cattiva, penso una pendenza media del 10 %, se non qualcosa di più in diversi tratti. Dopo l’abitato di Bocchetta si “scollina", ed inizia un altro tratto dove si corre bene, recuperando lo sforzo precedente. Al km 16 si vede il Santuario e non so se è una buona notizia, dato che si trova ben sopra le nostre teste. Qui inizia il tratto più difficile di tutto il percorso, sono trecento metri di dislivello presi in poco meno di 3 chilometri, vengono dopo il precedente “mangia e bevi”; se hai speso troppo in precedenza sono guai, altrimenti…si fa lo stesso fatica.
Fuori dai giochi per infortunio il favorito Belluschi, la gara maschile è risultata più aperta, alla fine ha prevalso di mezzo minuto Jacopo Musso (S.S. Vittorio Alfieri), tempo finale 1:11:25, su Stefano Contardi (1:11:53-Atl. Pavese; terzo posto per Fabrizio Concina (1:12:45-Sai Frecce Bianche).
Gara femminile invece dominata da Katarzyna Kuzminska, che in questo modo bissa il successo del 2018 e con 1:21:22 si migliora di oltre un minuto rispetto alla scorsa edizione.Secondo posto per Debhora Li Sacchi (1:23:50-Olimpia Runners), terzo per Silvia Guenzani (1:25:28-Varese Triathlon).
Sono stati 240 i classificati nella gara competitiva, contro i 217 della prima edizione. Invece 63 i partecipanti alla non competitiva, che si correva, o camminava, negli ultimi 5 chilometri dello stesso percorso.
E’ stata un’esperienza molto positiva, una gara bella e bene organizzata, con il servizio bus che riportava gli atleti alla partenza. Un percorso utile come lungo per chi prepara una mezza maratona, oppure anche distanze maggiori, perché molto allenante con le sue ondulazioni, ma anche diversi tratti di salita piuttosto impegnativi. Si è corso sempre su asfalto, quindi su strade che però nell’occasione erano chiuse al traffico, con molti volontari a presidiare gli incroci. Mancava il sole, che probabilmente avrebbe reso più bello il paesaggio circostante, eppure le colline del Monferrato parzialmente innevate avevano il loro fascino.
Ottimo quindi il lavoro fatto da Vanni Mussio e dalla Podistica Trinese, oltre ai volontari; adesso avanti con la terza, la quarta, la quinta edizione e anche oltre, confidando che i concorrenti aumentino. A mio avviso questa gara merita una maggiore partecipazione. Unico neo, le premiazioni piuttosto lunghe, probabilmente c'è stato qualche problema nella composizione della classifica o di natura logistica.
Bello anche l’arrivo al Santuario di Serralunga di Crea, sia pure se costava un po’ di fatica arrivarci. Qualcuno diceva di aver visto la Madonna, forse esagerava…almeno un tantino.
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