Como : RuninComo
Vento, tanto vento, e anche freddo. Ecco le gare dove quando ci sei, e mentre le corri, ti chiedi chi te lo ha fatto fare, invece alla fine sei felice di poter dire “io c’ero”.
Questa la personale sintesi della mia partecipazione alla RuninComo 2019, corsa ieri in condizioni oggettivamente difficili. A qualcuno, date le condizioni, sarà venuto il dubbio che in fondo si poteva rinunciare (cosa che hanno fatto in 200, tra competitiva e non, che non hanno ritirato il pettorale), dubbio subito risolto dai quasi 600 classificati, perché in fondo le gare più difficili sono quelle più stimolanti, l’idea di una gara epica stuzzica sempre il podista. Se ciò non bastava, per decidere di partire era sufficiente guardare negli occhi Aurelio Martinelli, organizzatore della gara, oppure chiunque dello staff di Aries Como: chissà da quante ore erano in piedi per garantire lo svolgimento della manifestazione. Nonostante tutto.
Si parte, come ormai da tradizione, dal Tempio Voltiano, proprio in riva al lago; il vento che viene da nord regala ai partecipanti schizzi e docce improvvise nei primissimi tratti del percorso. Un vento che soffiava generalmente contrario al senso di marcia fino a metà percorso, nei tratti in salita era davvero difficile correre. Poi ti aiuta, e anche molto, sulla via del ritorno, se non ti sei esaurito fino a quel punto.
Tempi finali inevitabilmente appesantiti, per tutti. La gara maschile è vinta da Michele Belluschi (1:11:33-Atl. Recanati), che ha preso la testa della gara sin dai primi chilometri, per mantenerla sempre. Manuel Sella (ASD Sport e Benessere) conclude al secondo posto in 1:13:41, Terzo è Ernest Nti, 1:14:25.
Gara femminile vinta da Alice Parisi (Ethos Running Team), che col tempo di 1:30:33 prevale di pochissimo sull’inglese Elaine Burgess (Podistica Pontelungo), distaccata di soli 6 secondi. Terza Ilaria Lanzani (PBM Bovisio Masciago), tempo 1:31:46.
Alla gara di 8 chilometri erano 300 gli iscritti, 228 i classificati, inoltre 135 coloro che hanno concluso la 21 chilometri. Peccato per le gare dei bambini, una perla di questa manifestazione, non si sono corse, del resto …”safety first”.
In una giornata difficile per il meteo e tante altre gare in concomitanza, la mezza di Como continua a mantenere i suoi numeri, in media 600 classificati negli ultimi anni alla gara competitiva, con scostamenti minimi anno dopo anno. Un percorso tanto impegnativo quanto spettacolare, ben presidiato in tutti i punti critici. Anche la logistica è molto valida, tutte le operazioni si svolgono all’interno dello stadio Sinigaglia (Como calcio), nel caso specifico oltre a docce, spogliatoi, deposito borse e gli altri servizi, offriva un discreto riparo al vento.
Sarà anche per tutte queste ragioni che molti vengono e poi tornano negli anni successivi alla RuninComo.
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