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Giu 02, 2019 Francesca Andone 3319volte

Edimburgo (GB), EMF Marathon & Half Marathon: che spettacolo!

Arrivo felice di una bella esperienza Arrivo felice di una bella esperienza EMF- R. Mandelli

26 maggio - Musica disco anni 90, la sento in lontananza, si avvicina, diventa sempre più forte lì sulla destra; mentre continuo a correre giro lo sguardo, fra la folla emergono colorate bandierine che addobbano le siepi di un giardino di casa e sopra sbucano le casse. Le urla e gli incitamenti dei proprietari riescono a sovrastare anche la musica, “Well Done!” “Go ahead!” , 4 o 5 bambini fanno da supporter con gli adulti, i più piccoli hanno dei vassoi pieni di caramelle che offrono sorridenti a tutti i corridori. Vedendoli non sembra neanche che stia piovendo a dirotto, solo i cartelloni “You can do it” di un paio di bambini mostrano i segni della pioggia, con i colori dei pennarelli che iniziano a cedere sotto l’acqua, ma loro sono un’esplosione di gioia ed energia. Che forza! Continuo a correre seguendoli con lo sguardo e alzando la mano per ringraziarli, neanche mi accorgo di essere arrivata alla fine della salita. Mi lancio in discesa mentre ai lati della strada gli abitanti continuano a fare il tifo, fuori sotto il diluvio o al coperto, dalle finestre delle abitazioni. Prima che finisca la discesa lo sguardo si alza, di fronte vedo il mare, è maestoso e bellissimo soprattutto per chi come me è abituato alla Pianura Padana. Che spettacolo questa gara, all’interno dell’Edinburgh Marathon festival (EMF)!
Ho ancora negli occhi i primi km nella Old Town di Edimburgo, li avevo fatti tutti d’un fiato correndo con migliaia di persone per le antiche vie cittadine, sormontati dall’imponenza e dal fascino dei monumenti e sospinti dal calore del pubblico. Tutti si fermano ad applaudire al nostro passaggio, i signori usciti a spasso con i cani, i turisti con le loro macchine fotografiche, i camerieri fuori dai bar e persino i lavoratori di un cantiere stradale, fanno una pausa per batterci le mani.
La partenza era stata surreale, 10 minuti dallo sparo per arrivare alla linea di partenza, una lunga camminata dalla nostra griglia, che mi aveva già fatto sentire a mio agio. I nostri compagni di pettorale erano i più disparati, chi portava ancora i segni del cuscino, chi aveva l’aria di trovarsi lì per caso, molti con ancora la birra della sera prima nello stomaco… Uno spirito tranquillo, gioioso, di chi è pronto per un’esperienza unica, per divertirsi, per portare in fondo questa mezza arrivando con il sorriso. Pochissime maglie di squadre, tantissime invece quelle di associazioni benefiche.
Al 7° km mi ritrovo lungo la Portobello Beach, il vento tira dal mare ed inizia a farsi sentire, ma io ho la mia arma segreta: il mio ragazzo, che posiziono strategicamente per ripararmi dal vento. Forse si è già pentito di aver scelto di correre con me in questa nostra prima esperienza estera. Lungo il mare il tifo si fa ancora più acceso e divertente “Well Done Francesca” sento fra il pubblico: “O cavolo come fanno a conoscermi?” “Ah si! Il pettorale! Leggono il nome da lì…” Il mio GPS suona ogni 2 km, ma neanche lo controllo, lo sguardo è rivolto a sinistra, rapito dall’immensità del mare e dallo spettacolo della natura scozzese. Ad ogni strada che sbocca sulla passeggiata sono i tifosi a farmi girare lo sguarda alla mia destra, una signora su con l’età sta incitando tutti come fossimo campioni del mondo, le sorrido e questo le dà ancora più forza “Go Francesca, you can do it!” accompagnato da un fragoroso “cinque”, a lei e ai suoi compagni di curva.
A metà percorso ritorniamo fra le case, si ripetono le scene di disco organizzate nei giardini e si moltiplicano le offerte di vassoi di caramelle. Alessio si gira e mi dice “io quelle caramelle le voglio provare!” e così dopo qualche vassoio rifiutato, si getta sulle gommose colorate, e contento come un bambino corre cercandone altre. Anche lui si sta divertendo senza l’assillo del GPS e del Personal Best. Mentre delle signore ci incitano tamburellando sulle pentole con le posate di legno, torniamo sul lungo mare: più lontani dalla città il paesaggio diventa ancora più bello, verdissime colline che si inabissano nel mare mosso, mentre qualche spiraglio di sole rende tutti i colori più accesi. Alessio è euforico, forse troppi zuccheri: “vai Francesca batti il 5 a tutti !”, io però verso il 14° km inizio a non essere più così brillante. Al 15° km si sente musica dei Pet Shop Boys, una gran folla festante e uno speaker che al nostro passaggio grida: “ITALIA!!!” ottima idea le nostre canottiere da “Nazionale”
Altri 3 km in cui io mi trascino e Alessio mi abbandona alla ricerca di caramelle, al 18° torniamo indietro, incontrando l’ultimo ristoro. Mentre il tifo “organizzato” continua, sulla mia destra vedo passare tutti i concorrenti più indietro di noi, un lungo fiume di persone che non termina mai, continua a sfilare incessantemente: questo mi distrae dalla fatica e dal vento contrario che rende tutto più difficile. Cerco di riposizionare il mio ragazzo come paravento, ma senza troppo successo. Quando compare il cartello delle 13 miglia entriamo nel parco dove è situato l’arrivo, passerella e arrivo blu, il colore della Edinburgh Marathon, il colore del mare. In quei pochi metri che ci separano dall’arrivo, passa tutta la stanchezza, le gambe diventano leggere, il sorriso si amplifica sul volto, lo sguardo sognante vede il traguardo e tenendoci le mani le alziamo verso il cielo!
Anche questa è fatta! Degli organizzatissimi boy scout ci mettono al collo la splendida medaglia e poi ci indirizzano verso il ritiro della maglietta Finisher! Ce l’abbiamo fatta, senza PB, senza guardare il tempo, ma godendoci questa esperienza, che più che una gara è stata una corsa insieme ad altre migliaia di persone. Questo viaggio in Scozia non sarebbe stato completo senza partecipare alla mezza Maratona. Correre è un ottimo modo per conoscere un Paese, un Popolo e innamorarsene!
PS mi sono classificata 3432esima su circa 11000 arrivati (la classifica è stilata sul real time): con lo stesso tempo in Italia sarei arrivata a metà classifica, quindi non sono io lenta, corro solo nel paese sbagliato!

RISULTATI

Mezza Maratona (10965 arrivati, di cui 5640 donne) 

CLASSIFICA MASCHILE

1 Karl Darcy  1h 7m 40s
2 Neil Renault  1h 9m 44s
3 Billy Hobbs  1h 10m 18s
4 Darrell Hastie  1h 10m 52s
5 Stuart Robinson  1h 11m 33s

CLASSIFICA FEMMINILE

1 Molly Browne 1h 18m 23s
2 Sarah Potter 1h 18m 48s
3 Jo Williams 1h 119m 23s
4 Georgia Wood 1h 20m 46s
5 Lesley Dunn 1h 22m 44s

 

Maratona (7303 arrivati totali, di cui 2533 donne)

CLASSIFICA MASCHILE

1 Dan Tanui    2h 30m 13s
2 Ollie Garrod            2h 32m 8s
3 Tom Roche  2h 32m 19s

FEMMINILE

1 Melanie Wilkins      2h 42m 56s
2 Megan Crawford     2h 53m 52s
3 Carys Hughes          2h 54m 7s

1 commento

  • Link al commento Oscar Leanza Giovedì, 06 Giugno 2019 14:54 inviato da Oscar Leanza

    Complimenti per l'articolo Francesca, grazie alle tue descrizioni è semplice e bello rivivere gli stessi tuoi momenti in terra Scozzese.

    Rapporto

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