Correggio (RE) - 2^ Tre Sere di Correggio - 3^ tappa e commento finale
*SERVIZIO FOTOGRAFICO 3 TAPPA - Nella terza ed ultima tappa delle "3 sere di Correggio" i colpi di scena sono arrivati prima della partenza: non si sono presentati infatti né la seconda della classifica generale femminile Isabella Morlini né il terzo di quella maschile Roberto Bianchi.
Di conseguenza la gara femminile si è trasformata in una passerella per Rosa Alfieri che, dopo aver dominato la 2^ tappa, oggi non ha avuto rivali: in gara la sua unica preoccupazione è stata quella di venire bene in foto tra i girasoli.
Ordine d'arrivo femminile 3^ tappa:
1 151 31:03 ALFIERI Rosa F 1970
2 262 32:08 TORRICELLI Silvia F 1983
3 251 32:30 ROSSI Simona F 1973
4 272 33:13 MALVERTI Raffaella F 1972
5 281 34:16 ARAUJO DA SILVA Allene F 1974
6 187 35:16 DE LUCA Annalisa F 1983
8 206 35:50 GIOIA Giulia F 1979
9 232 36:09 MEZZETTI Chiara F 1969
10 241 36:11 PEDRELLI Federica F 1976
Tra gli uomini, dopo la galoppata vincente della seconda tappa, Emilio Mori ha accusato la stanchezza arrivando terzo con distacco; a dominare come nella prima tappa è stato "Sam" Salvatore Franzese che ha staccato tutti sin dall'inizio ed ha vinto con un significativo vantaggio gara e classifica generale.
Ordine d'arrivo maschile 3^ tappa:
1 200 25:57 FRANZESE Salvatore M 1991
2 218 27:41 MAGNANI Francesco M 1974
3 233 28:06 MORI Emilio M 1979
4 244 28:11 POGGI Fabio M 1977
5 254 28:14 SALSI Davide M 1979
6 183 28:21 DAL CERO Marco M 1979
7 185 28:24 DAVOLI Federico M 1986
8 263 28:33 TOSTI Fernando M 1977
9 249 28:58 RINI Giuseppe M 1981
10 169 28:59 BORRELLI Luigi M 1972
Classifica Generale Femminile:
1 01:58:54 151 ALFIERI Rosa1970 CIRCOLO MINERVA ASD
2 02:07:13 262 TORRICELLI Silvia 1983 CIRC.RICREATIVO CITTANOVA
3 02:10:40 251 ROSSI Simona 1973 PODISTICA CORREGGIO A.S.D.
4 02:11:15 272 MALVERTI Raffaella 1972 PODISTICA CORREGGIO A.S.D.
5 02:14:11 281 ARAUJO DA SILVA Allene 1974 PODISTICA TANETO
6 02:17:07 187 DE LUCA Annalisa 1983 JOGGING TEAM PATERLINI
7 02:17:43 161 BERTOLUCCI Paola 1960 JOGGING TEAM PATERLINI
8 02:18:38 206 GIOIA Giulia 1979 A.S.D. GRUPPO PODISTICO AVIS SUZZARA
9 02:21:27 232 MEZZETTI Chiara 1969 RUNNERS AND FRIENDS A.S.D.
10 02:22:18 24 1PEDRELLI Federica 1976 CIRCOLO MINERVA ASD
Classifica Generale Maschile:
1 01:43:58 200 FRANZESE Salvatore 1991 ATL. REGGIO ASD
2 01:46:56 233 MORI Emilio 1979 PODISTICA CORREGGIO A.S.D.
3 01:49:19 218 MAGNANI Francesco 1974 ATLETICA IMPRESA PO A.S.D.
4 01:50:42 244 POGGI Fabio 1977 SAN VITO POL. A.S.D.R.C. E.T.S.
5 01:50:54 185 DAVOLI Federico 1986 PODISTICA CORREGGIO A.S.D.
6 01:51:27 183 DAL CERO Marco 1979 UISP COMITATO TERR.LE REGGIO EMILIA
7 01:51:42 254 SALSI Davide1979 PODISTICA CORREGGIO A.S.D.
8 01:51:58 263 TOSTI Fernando 1977 JOGGING TEAM PATERLINI
9 01:52:35 188 DE MAIO Raffaele 1968 PODISTICA CORREGGIO A.S.D.
10 01:53:50 160 BERTOLINI Davide 1994 ATLETA NON TESSERATO
10 01:53:50 195 ESPOSITO Gennaro 1978 PODISTICA CORREGGIO A.S.D.
12 01:54:08 249 RINI Giuseppe 1981 JOGGING TEAM PATERLINI
13 01:54:24 169 BORRELLI Luigi 1972 POD. CAVRIAGO
14 01:54:30 260 TILOCCA Giovanni 1967 MODENA RUNNERS CLUB ASD
15 01:55:00 150 ALBARELLI Daniele1974 PODISTICA CORREGGIO A.S.D.
16 01:55:18 222 MARCHETTI Luca 1976 PICO RUNNERS
17 01:55:36 171 BRUNO Giovanni 1973 PODISTICA CORREGGIO A.S.D.
18 01:57:41 191 DENARO Francesco 1977 JOGGING TEAM PATERLINI
19 01:57:54 172 CAFFAGNI Fabio 1972 PODISTICA CORREGGIO A.S.D.
20 02:00:02 221 MARANGON Alessio 1983 JOGGING TEAM PATERLINI
Succede a volte che una fabbrica abbandonata dalla proprietà trovi un volonteroso che si accolli gli oneri di ricominciare. In campo industriale, queste imprese finiscono generalmente male (finiti i soldi pubblici, il nuovo padrone ‘delocalizza’ o chiude, e i sindacati piangono lacrime di coccodrillo su una cosa che si sapeva fin dall’inizio come si sarebbe conclusa).
Correggio, per il momento, tiene (non è “da svariati anni” che ha rilevato il nome delle “Tre Sere”, come diceva la sindachessa di Correggio che sembrava passata lì per caso; questo è il secondo). Le cifre però sono impietose e parlano di 121 classificati in totale (94 uomini e 27 donne) contro i 128 del primo anno (102+26): dispiace per le 21 persone che hanno preso parte a 1 o 2 tappe ma non sono riusciti a farle tutte e dunque figurano solo in una classifica virtuale (il trucco che Barbolini usava a Carpi per tenere alti i numeri era classificarli comunque, col tempo di 9 ore; il trucco poi che usavano certi podisti era quello di farsi sostituire da un amico, magari nel ‘tappone’ intermedio, così da presentarsi freschi allo sprint finale; pensate che io avevo a disposizione il mio perfetto omonimo di Campogalliano - foto 220 di Morselli- , più veloce di me – quante posizioni mi avrebbe fatto recuperare?!).
A me però dispiace di più un’altra cosa (o, come direbbero gli psicologi in azione a pochi km da qua, non ho ancora elaborato il lutto): da sempre, anche a Carpi, la terza tappa vedeva l’invasione dei non competitivi, di quelli da 1,5 o 2 euro (i depliant dell’organizzazione avevano entrambe le cifre, chissà quale era la giusta). La statistica ufficiale parla di 637 partecipanti la terza sera, dunque circa 500 oltre ai competitivi: ma se scorrete le foto (ad esempio quelle di Morselli, 16-17, 48-57, 66 ecc.) ne vedrete al massimo uno o due col pettorale non competitivo; tutti gli altri, guai a spillarsi qualcosa col rischio di bucare la canotta o i pantaloncini. Stiamo arrivando, come col bollo auto, che non bisogna più esporlo? E davvero c’erano solo in 500+120 sulle stradine di Correggio venerdì sera? A giudicare dai parcheggi stracolmi, direi che ce ne fossero di più. A proposito di parcheggi: totalmente gratuiti, a differenza di certe analoghe gare modenesi dove c’era da discutere per schivare il pagamento.
E a parte i partenti anticipati (la piaga delle corse in val Padana, che invano il foglio gara cercava di esorcizzare: “i camminatori partiranno DOPO i competitivi”), ho notato anche chi, senza pettorale, si è intrufolato nel box dei competitivi cui si accedeva solo dopo punzonatura (bastava passare sotto un nastro). Tra questi, guarda caso, lo stesso personaggio (foto 201: e fa pure l'allegrone!) che ai Diecimila di Campogalliano ha corso da “non competitivo” (categoria che non esisteva) e ovviamente non pagante. In quell’occasione è stato salvato dagli organizzatori in virtù di non ben precisati meriti aziendali: salvo che poi gli stessi organizzatori si lamentano del sanguinoso bagno finanziario, cfr. Modenacorre: “Probabilmente lei non sa quanto costa organizzare una gara. Lei sa quanto costano 102 premi? (Prosciutti, coppe Speck etc..) Lei sa quanto costava il telo di cotone (made in italy e non cinese) che abbiamo messo nel pacco gara? Lei sa quanto costano i pettorali personalizzati che abbiamo fatto? Lei sa quanto costa noleggiare 60 transenne? Lei sa quanto costa il piano Safety & Security di un geometra? Lei sa quanto costa dar da mangiare a 50 volontari? Lei sa quanto costano tutte le personalizzazioni che abbiamo fatto fare? Lei sa quanto costa noleggiare 50 cartelli di divieto di sosta, obbligo a destra e divieto di accesso? Lei sa quanto costa un fotografo professionista? Lei sa quanto costa un ristoro con 20 kg di albicocche? Lei sa quanto costano 250 spugne per lo spugnaggio? Lei sa quanto costa omologare un percorso? Lei sa quanto costano 3 giudici? Lei sa quanto costa un grafico che ti fa un logo personalizzato?”. Aspetto di sapere che meriti avesse il personaggio nei confronti della Tre sere di Correggio.
Cerchiamo allora di elaborare il lutto (l’Italia è piena di evasori fiscali e non ci possiamo fare niente) e passare al lato sportivo, a un percorso che, nell’ultima tappa bruttino come sempre, invece nelle due tappe precedenti - specie nella seconda - ci ha fatto scoprire lati naturalistici insospettati; ai podisti ‘veri’, i 121 che hanno completato i quasi 30 km del totale, e pure gli altri che hanno perlomeno cominciato: dalla vestitrice delle spose, Rosanna Bandieri (le ho chiesto se, con la crisi dei matrimoni, adesso ci sono anche gli abiti da convivenza), che deplorava i girasoli abbattuti dalle bufere nei pressi del tracciato; alla big Isabella Morlini venuta inaspettatamente a mancare la terza sera (sulla sua defezione c’erano varie chiacchiere in attesa del via, che non sto a riportare); dai sempre presenti, e incuranti delle loro posizioni di coda, Massimo Bedini - foto da 311 a 314 -, Giuseppe Cuoghi, Simona Neri, Cecilia Gandolfi: residui, forse, di un podismo che va scomparendo, dove l’importante è misurarsi, non il prosciuttino o il salamino. (E a proposito di salamini, il pacco-gara era davvero ben fornito; non faccio i conti di quanto costa perché fra gli sponsor c’erano quattro ditte del settore alimentare, però rispetto ai 15 euro dell’iscrizione, validi fino a 20 ore prima, siamo stati ben ripagati anche sotto l’aspetto materiale). E tornando agli atleti, vorrei citare la coppia ideale Alle-Simo, arrivati la prima sera in extremis, iscrittisi a 20+20 euro, sempre presenti, sempre col solito canovaccio di gara secondo cui mi sorpassavano a metà corsa, lui faceva l’andatura ma alla fine aspettava lei, cosicché l’ultima sera sono riuscito immeritatamente a precedere anche Alle, ma restandogli a pieno titolo dietro nella classifica finale. Dove mi precede pure, anche qui con pieno merito (ho più volte detto che la differenza tra i concorsi universitari e il podismo è che per avere quanto ti spetta nel podismo non c’è bisogno di essere amico dei giudici), Gelo Giaroli: onore ai suoi 9 anni e 20/25 chili in meno del sottoscritto. E tutti abbiamo ammirato Ettore Marmiroli, Bismantova, del ’48 (quindi un anno solo in meno di Cuoghi, insomma secondo nella graduatoria di anzianità; dopo di che ci sono appena due del 1950…), arrivato 50esimo assoluto dopo aver corso il tappone in 54:28. Di podisti come lui si sta perdendo lo stampo.
Tante altre storie ci sarebbero: quelle della carpigiana Silvia Torricelli arrivata seconda assoluta, dell’assessore emerito D’Addese (l’unico più magro di Cuoghi & Giaroli), dello “specker” Morselli (così lo chiama il giornalino di corsa, da migliorare assai se vuole andare alla pari con quello antico carpigiano), del professor Gualandri, padre di numerosa progenie podistica, che duellava a distanza con Emilio Mori sui costi delle iscrizioni. Ma non si finirebbe più: siano semmai gli interessati a raccontarci qualcosa. [Fabio Marri]
*Caricamento foto da completare, classifica generale e di tappa già disponibili seguendo il link che trovate sotto.
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