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Lug 13, 2019 Ufficio Stampa Evento 3560volte

Colfosco (BZ) - 8^ DoloMyths Run Ultra Trail a Collè e Turini

Il vincitore Franco Collè Il vincitore Franco Collè Foto PegasoMedia

13 Luglio - L’ottava edizione della «DoloMyths Run Ultra Trail» si risolve in una questione di famiglia fra i fidanzati Franco Collè e Giuditta Turini, che hanno chiuso i 61,2 km davanti a tutti gli avversari, iscrivendo per la prima volta il proprio nome nell’albo d’oro di questa competizione, che si disputa attorno al gruppo montuoso del Sella, con partenza e arrivo a Colfosco. Nella half, sulla distanza dei 26 chilometri, a trionfare sono stati invece il trentino Luca Miori e la danese Ulrikke Evensen.

Quattro sfide interessanti, che hanno coinvolto complessivamente 350 runner provenienti da 22 nazioni. Un dato, quest’ultimo, che rappresenta un record, mentre i primati cronometrici sono rimasti imbattuti, forse anche a seguito del cattivo tempo, che ha accompagnato i partecipanti nella prima parte della gara.

Un’edizione dai valori tecnici elevati, per quanto riguarda la sfida ultra maschile, grazie soprattutto alla presenza del valdostano Franco Collè, vincitore di due edizioni del «Tor des Gèants», di numerose skyrace e competizioni su lunga distanza, e del suo compagno di squadra del Team Hoka One Marco De Gasperi, quarantaduenne con un palmares di assoluto livello, grazie a ben cinque titoli mondiali di corsa in montagna, un mondiale junior e due vittorie ai campionati europei. Senza dimenticare i due alfieri del Team Salomon, il bergamasco Luca Carrara, vincitore dell’edizione di dodici mesi fa, e il ceco Jiri Petr, alla sua prima partecipazione, con il valtellinese Giovanni Tacchini nel ruolo dell’outsider, mentre non ha preso il via Gil Pintarelli a seguito di un infortunio.

Un quintetto che ha affrontato compatto i primi chilometri del tracciato, 61,2 km con 3.380 metri di dislivello, facendo selezione verso Bec De Roces e proseguendo fino agli 11,3 km di Arabba. Nell’impegnativa ascesa al rifugio Padon Luca Carrara ha perso contatto anche a seguito dell’infortunio al polpaccio, che non gli ha consentito di esprimersi al meglio. Alternandosi al comando i quattro leader sono transitati assieme al Pordoi (dopo 27,5 km), a Canazei (dopo 34,3 km) e al Passo Sella (43,4 km), ma in discesa Collè ha provato ad allungare e De Gasperi è stato l’unico in grado di resistergli. Nella salita verso il rifugio Dantercepies il valdostano è riuscito a prendere il comando, con il valtellinese ad una quarantina di secondi e Tacchini ad un paio di minuti. Nell’ultima discesa verso il traguardo di Colfosco non è cambiato nulla nelle posizioni di vertice. Così Franco Collè ha chiuso a braccia alzate con il tempo di 6h17’01”, una prestazione di 1 minuto e 3 secondi più elevata rispetto al record su questa distanza ottenuto dal gardenese Georg Piazza nel 2016. Marco De Gasperi ha accusato un ritardo di 3 minuti e 1 secondo, mentre il grintoso Giovanni Tacchini è giunto sul traguardo di Colfosco dopo 9 minuti e 21 secondi. Seguono a 12 minuti il ceco Jiri Petr e a 26’13” un stanchissimo Luca Carrara, sesto il russo Kirill Rusin.

Senza storia e senza emozioni forti la sfida al femminile, dominata dall’inizio alla fine dalla valdostana Giuditta Turini, che ha gestito senza patemi la leadership e le proprie energie. Sul traguardo di Colfosco ha concluso con il tempo di 7 ore, 47 minuti e 35 secondi, distanziata di 28 minuti è poi transitata sul traguardo la brasiliana Lara Martins e altri 9 minuti dopo Francesca Perrone.

Da ricordare che Marco De Gasperi e Giuditta Turini si sono aggiudicati anche il premio riservato a chi transita per primo a Selva di Val Gardena, il traguardo «Sprint Felix», posto al 50° km della competizione.

Partecipata anche l’esordiente sfida half sulla distanza dei 26 chilometri e con 1.600 metri di dislivello, che ha visto lo start a Canazei alle 9, ovvero poco dopo il passaggio dei big della competizione lunga. Ad aggiudicarsi la prima edizione è stato il trentino della Valle dei Laghi Luca Miori (Gs Fraveggio), che ha impiegato il tempo di 2h23’31” per domare le due ascese al Sella e alla Dantercepies con relative discese. Al comando dopo la prima salita c’era però l’orientista primierotto Riccardo Scalet, che nella discesa nei pressi del rifugio Comici ha sbagliato tracciato, perdendo tempo preziosissimo e giungendo solo quarto. In seconda piazza è così giunto Vili Crv, quindi terzo Roberto De Gasperi.

Fra le ragazze è giunta l’unica vittoria straniera, per merito della danese Ulrikke Evensen, autrice addirittura del sesto tempo assoluto, avendo chiuso la prova dopo 2 ore 44’ 38”. Piazza d’onore per la brasiliana Silvia Durigon, a 8 minuti dalla vincitrice.

Ora tutta l’attenzione si sposta sul prossimo fine settimana, quello in cui si disputeranno il DoloMyths Run Vertical Kilometer in programma venerdì, la Mini Sky DoloMyths Run in programma sabato e la DoloMyths Run Skyrace di domenica, che porteranno a Canazei tanti campioni provenienti da tutto il mondo.

Le interviste

Franco Collè (primo classificato ultra): «Il Sellaronda finora l’avevo apprezzato solo d’inverno, partecipando alla sci alpinistica e devo dire che la Dolomyths Ultra Run è davvero una grande gara, benché presenti un dislivello non eccessivo, è molto nervosa e impegnativa. Quando era in calendario a settembre non sono mai riuscito ad essere presente, per via della concomitanza con altre competizioni. Sono molto felice di questa vittoria, un’altra gara nel mio palmares. Siamo stati in quattro al comando fino all’ultima salita e poi con De Gasperi abbiamo aumentato il ritmo, staccando gli avversari. Sulle prime ho pensato che potessero rientrare su di noi, invece non è stato così. Nel finale avevo qualcosa in più rispetto al mio compagno di squadra e sono riuscito a tagliare il traguardo per primo. Visto il brutto tempo delle prime ore ho temuto che la gionrata si mettesse male, poi invece è arrivato il sole».

Marco De Gasperi (secondo classificato ultra): «Le Dolomiti non riescono a regalarmi la soddisfazione più grande, quella del successo. Un altro secondo posto dopo quello del 2014 nella skyrace di Canazei al termine del duello con Kilian e devo dire che quando sono passato da Canazei mi sono subito tornati in mente quei momenti, benché oggi si corresse con intensità diverse. Sono comunque soddisfatto, perché sto rientrando da un infortunio ed è stata la mia prima gara lunga. Collè ha dimostrato di avere qualcosa in più di me e in particolar modo quando è salito verso la Dantercepies, imponendo un ritmo per me insostenibile e nella discesa finale mi ha staccato. Un percorso interessante, con difficoltà assolute perché si corre in quota. Spero di crescere ancora e di poter alzare le braccia al cielo prima o poi su questi percorsi. Tornerò».

Giovanni Tacchini (terzo classificato ultra): «Alla vigilia non mi aspettavo di salire sul podio, visto il livello dei partecipanti, immaginavo di poter arrivare fra i primi cinque, ma non in zona medaglia. Ho gestito bene le mie energie, una gran bella gara e non posso che essere soddisfatto. All’inizio eravamo in cinque, assieme a Luca Carrara, che sulla seconda salita si è però staccato. In quattro abbiamo poi fatto gara assieme fino al quarantesimo chilometro, quando Marco e Franco in discesa se ne sono andati, ho provato a tenere il loro ritmo, ma non ci sono riuscito. Un percorso ottimamente segnato, con un paesaggio straordinario, tecnico come piace a me, ma dove si può spingere. Una gara completa».

Luca Carrara (quinto classificato ultra): «Ero in dubbio se prendere il via o meno a causa dell’infortunio al polpaccio che mi sta dando fastidio nelle ultime settimane, ma ci tenevo a onorare gli organizzatori. Purtroppo, però, dopo i primi chilometri ho iniziato a soffrire, perché non riuscivo a stendere bene la gamba. Ho voluto portare a termine in tutti i casi la gara».

Giuditta Turini (prima classificata ultra): «Per me si trattava di una gara completamente nuova e devo dire che dal punto di vista paesaggistico è meravigliosa, nonostante il brutto tempo in partenza. Non conoscevo le avversarie e quindi sono partita esclusivamente con l’obiettivo di gestire le mie energie, con qualche dubbio, perché essendo il percorso molto corribile pensavo di fare tanta fatica, invece è stata una giornata esaltante sia per me sia per Franco. Una trasferta da incorniciare».

Luca Miori (primo classificato half): «Gareggiare in un contesto come quello del gruppo del Sella è spettacolare. Ho voluto provare la distanza ridotta, perché in questo momento non ho la preparazione per la sfida lunga. Fino al Passo Sella ero secondo, ma nella discesa verso Selva sono riuscito a passare al comando. Nella seconda salita sono andato davvero forte. Mi sono divertito in una giornata bellissima per noi che siamo partiti alle ore 9».

Ulrikke Evensen (prima classificata half): «Vivendo in Danimarca non ho mai la possibilità di allenarmi in salita, quindi non mi aspettavo certo di poter ambire alle posizioni di vertice. Sono piacevolmente stupita della mia vittoria. La gara è molto dura, per questo sono stata tentata più volte di camminare, ma alla fine sono riuscita a correre sempre, tenendo duro. Saper soffrire è una delle qualità vincenti in questi casi. Aggiungo che sono arrivata lunedì per potermi godere queste bellissime montagne e riparto veramente soddisfatta».

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