Il trittico di Athletica Vaticana parte dalla Sicilia
20 agosto - Due vittorie negli ultimi giorni e una partecipazione significativa. Nell’ultima settimana gli atleti di Athletica Vaticana sono stati impegnati in terra siciliana in due gare su strada (con relative vittorie) e nella partecipazione alla staffetta più lunga d’Italia, La Diagonale d’Italia. Una sintesi potremmo dire significativa di quanto si propone la società Athletica Vaticana, che ha fatto il suo debutto ufficiale a inizio 2019.
Iniziamo dalle vittorie di due degli atleti di punta della società. Il 17 agosto Camille Chenaux vince a Noto la 19° Camminata di San Corrado, 5° Memorial Franco Di Leonforte, con il record della manifestazione. Domenica 18 padre Vincenzo Puccio vince a Falcone (Messina) arrivando sul traguardo con Marta Zenoni, una delle più forti mezzofondiste italiane.
Nella gara di Noto (Siracusa) Camille Chenaux, che ha partecipato di recente ai campionati italiani su pista a Bressanone classificandosi dodicesima nei 5000, ha la meglio in una gara breve ma impegnativa: 20’21’’ per percorrere i 5,5 km di un percorso gara con una serie di tornanti e una discesa finale. Sul traguardo è decima assoluta. Tra gli uomini vince Francesco Nastasi (Ortigia Marcia), amico di padre Puccio vincitore a Falcone. L’organizzazione della gara era dell’Atletica Noto.
A Falcone, sul litorale tirrenico messinese, rituale consueto per padre Puccio, che all’inizio benedice gli atleti e al termine della gara vittoriosa bacia a terra in segno di rispetto e gratitudine. La sorpresa della 1^ Falcone Corre, Memorial Stefano Salmerigara è stata la presenza di Marta Zenoni, in vacanza in Sicilia (terra di origine del suo allenatore), promessa dell’atletica italiana, medaglia di bronzo nei 1500 metri ai recenti campionati europei under 23. I due hanno impiegato 24'53" per percorrere i 7,5bkm della gara su circuito cittadino di 2,5 km. Puccio, che nel 2019 ha il miglior tempo di categoria in Italia nelle graduatorie Fidal sulla distanza di maratona, nel corso del secondo giro ha dato la netta impressione di poter centrare la vittoria per distacco, ma ha voluto arrivare al traguardo assieme alla giovane atleta lombarda. E al termine della gara ha regalato il piatto di ceramica ricevuto in premiazione ad una giovane tifosa con disabilità!
[Vedere cronaca della gara]
Lunedì 19 agosto la partecipazione a La Diagonale d’Italia, una staffetta non-stop partita il 18 agosto da Marsala (Trapani) che si concluderà il primo settembre a Genova (www.ladiagonalechallenge.com). Non solo corsa ma condivisione e solidarietà. Più di 3000 chilometri (compreso il prologo in Sardegna) per unire simbolicamente tutta l’Italia in una corsa con tanti significati. Un percorso su strade e sterrati con parecchi saliscendi, giorno e notte, due camper con 6 podisti a bordo capitanati da Armando Cosentino, grafico milanese, classe 1966, ideatore dell’iniziativa. Sul sito è anche possibile seguire la posizione della staffetta in tempo reale. La dimensione solidale della staffetta è chiara: la corsa raccoglie fondi per la costruzione di protesi e dare la possibilità a tante persone di camminare e correre. Una dimensione, quella sociale, sempre più forte nel mondo del running dove l’attenzione non è solo ai tempi, ma al creare comunità, alla condivisione e al rispetto degli altri e del territorio.
Per 15km un team di sei podisti locali della zona tirrenica messinese (Clementina, Placido, Pippo, Salvatore, Giovanni e Salvo) ha avuto la gioia e l’onore di portare il testimone in legno d’ulivo, nel corso della tappa da Milazzo a Messina, ed essere parte di questa avventura. Sulle pagine online, sito e profilo Facebook, è possibile consultare il dettaglio del percorso e i tempi di percorrenza orientativi. Ci si può ancora unire alla causa di questa singolare staffetta prenotando chilometri da correre e facendo una donazione sul profilo Facebook La Diagonale.
Athletica Vaticana, prima società sportiva della Santa Sede ufficialmente riconosciuta, vuole sempre più unire i valori dello sport alle prestazioni di qualità. Non si corre solamente con l’ossessione del cronometro (anche se la Chenaux e Puccio vanno veramente forte!) ma con il desiderio di dare il meglio di sé. La corsa metafora della vita e dell’impegno per renderla migliore.
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