Malcesine (VR), 13^ Lake Garda Marathon chiude con 152 arrivati
20 ottobre - L’anno passato, con la forzata cancellazione della gara a pochi minuti dal via, è finalmente parte del passato. Quest’anno la Lake Garda Marathon è tornata con un’edizione, la 13esima, che ha confermato come l’evento sia ancora capace di attirare atleti da 20 nazioni pur avendo dovuto diminuire enormemente la promozione all’estero per questioni di budget. Un risultato che rincuora in extremis gli organizzatori, pronti ora a passare la mano per mantenere in vita la maratona, baciata quest’anno da un tempo bellissimo che ha spinto molti, appena conclusa la propria fatica podistica, a gettarsi nelle acque di Malcesine per un bagno ristoratore.
A iscrivere il suo nome nell’albo d’oro della maratona è Marco Boffo, l’ex azzurro di ultramaratona che dopo un lungo periodo di anonimato torna a far parlare di sé con un successo meritato, dominando la gara in 2h48’43”. Alle spalle del campione del Gs Valsugana Trentino sono finiti il tedesco Soren Schramm (Chemnitzer Lv Megware) in 2h54’36” e l’austriaco Stefan Apfelthaler in 2h55’10”. Va aggiunto che la distanza complessiva pare fosse inferiore di varie centinaia di metri a quella canonica di 42,195.
Bellissima la prova femminile dove Monica Carlin ha provato fino all’ultimo a cogliere la sua sesta vittoria nella prova gardesana, trovando però un’imbattibile resistenza nella tedesca Gudrun Dyck Von Gunten, prima in 3h06’33”, con 2’07” sulla compagna di club e di vita del vincitore Boffo. La sfida fra le due le ha proiettate in alto nella classifica assoluta, rispettivamente al quinto e ottavo posto. Terzo gradino del podio femminile per la ceka Iveta Fortova, in 3h21’01”.
Gli arrivati della maratona sono 152, numero che si triplica sommando gli arrivati delle altre due prove, entrambe non competitive: nella Long Run di 30 km i migliori tempi sono stati appannaggio di Luigi Orlandini (Runners Bergamo) in 1h22’42” e della bielorussa Sviatlana Kroitar in 1h38’43”. Nella Torbole Run di 15 km (unica gara che non si concludeva a Malcesine ma nella località turistica trentina) in cima alla lista cronometrica sono Oscar Debiasi in 48’03” e Brenda Abed in 1h03’42”.
Da sottolineare la presenza di una squadra proveniente direttamente da San Patrignano, da sempre vicina all’evento, del team di pacer arrivati da Treviso e di un team trentino costituito per l’occasione da ben 62 elementi per ricordare la vicinanza della Lake Garda Marathon alla vicenda di Chico Forti, trentino che da 20 anni è detenuto ingiustamente (senza prove a carico) nelle carceri della Florida.
Si chiude così una storia lunga 13 anni, con un inizio gloriosissimo (quando il percorso era in linea, da Limone del Garda) poi andato in calando e non esente da vive proteste dei partecipanti del 2018; il 2020 dirà se si aprirà una fase tutta nuova: secondo voci, ci sarebbe addirittura un gruppo austriaco in trattativa per subentrare nell'organizzazione.
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