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Dic 02, 2019 Ufficio Stampa Evento 3175volte

Torri di Arcugnano (VI) – 4° Ultrabericus Winter con squalifiche

La partenza La partenza Foto Nadia Pietrobelli

1° Dicembre - Dei mille iscritti alla vigilia, sono stati più di novecento gli atleti in startline alle 9.30 in piazza Rumor a Torri di Arcugnano, per le due prove della quarta edizione dell'Ultrabericus Winter, la sorellina più corta e 'cattiva' dell'ormai classico primaverile Ultrabericus Trail. Le condizioni meteo hanno pienamente confermato quanto già previsto in dettaglio, risparmiando ai concorrenti la pioggia ma lasciando contrastare i colori del foliage autunnale su uno sfondo di grigio, a tratti ventoso. Il tracciato, con il tipico nervosismo dei colli Berici, ha alternato tratti resi estremamente fangosi dalle recenti piogge, discese tecniche adatte agli specialisti e falsipiani sui quali spingere il ritmo di corsa.

In gara corta, la speed di 18 km e 600 m D+, il duello al vertice tra i favoriti, Jacopo Piazza del team Tornado e il vicecampione italiano di trail lungo Mirko Cocco, ha visto prevalere il primo sul traguardo, ma vincere il secondo in classifica; come quindici atleti nel complesso delle due gare, Piazza è stato infatti squalificato per non aver avuto con sé il materiale obbligatorio minimo. Ne hanno approfittato per salire sul secondo ed il terzo gradino del podio rispettivamente il triatleta padovano Enrico Pedron ed Enrico Salin, staccati di un paio di minuti dalla coppia di testa.
Al femminile è stata invece una solitaria, splendida e vittoriosa galoppata quella della portacolori francese del Team Tornado Mélina Clerc Grosjean, che ha chiuso tredicesima assoluta, staccando di sei minuti la veronese Sofia Toniolo seconda all'arrivo, e di sedici Daniela Campolongo del Team KM Sport terza.


In gara lunga, l'integrale di 34 km e 1400 m D+, la testa della corsa ha visto inizialmente cinque uomini compatti in meno di un minuto, praticamente agli stessi ritmi degli atleti della speed. Dopo il controllo del ventunesimo chilometro a Villa di Fimon i due atleti del Team La Sportiva Roberto Mastrotto e Christian Modena hanno iniziato ad allungare, il primo più a suo agio nei tratti tecnici in discesa, il secondo a recuperare nelle salite; evidentemente non abbastanza, dato che sull'arrivo finale Mastrotto si è presentato solitario, chiudendo in due ore e trentasei minuti, con cinquanta secondi di vantaggio sull'avversario. Quello di Mastrotto non è stata solo un grande primo posto sul campo, il suo è uno dei migliori crono di sempre, ma anche un rientro alla grande dopo un anno di fermo per un difficilissimo problema di salute, che raddoppia il valore e l'emozione della vittoria.
In terza posizione, nonostante la sua predilezione per la corsa su strada, ha chiuso Giovanni Paris della Ssd Bagolino Parisport, e in quarta piazza, a difendere gli onori della squadra di casa, Stefano Maran degli Skyrunners Le Vigne. I limitati distacchi, se proporzionati alla distanza, evidenziano che il livello di testa era decisamente alto.
Tra le donne non è stata una sorpresa vedere l'Altoatesina Sylvia Kessler vincere in tre ore e quattro minuti, anche se alla vigilia la sua migliore attitudine ai percorsi più alpini aveva lasciato qualche speranza alla più allenata sui percorsi collinari Lucia Forte di United Trail & Running, seconda al traguardo. Completa il podio femminile con la terza piazza Alessandra Olivi del GSD Atletica Piombino Dese.


Dopo i top, gli arrivi si sono susseguiti per qualche ora in un clima di sano agonismo e di festa. Alle 15 la cerimonia di premiazione ha visto i rappresentanti dell'Amministrazione Comunale di Arcugnano e della società organizzatrice Ultrabericus Team ASD omaggiare i primi cinque classificati maschili e femminili di entrambe le distanze. Il puntuale arrivo delle scope alle 15.30 ha chiuso la manifestazione. Un encomio va agli oltre trecento volontari presenti sul percorso per l'assistenza ed il soccorso, impegnati in tre interventi di lieve entità, ed ai servizi di base gara. Per gli amanti della statistica sono stati 903 gli atleti allo start, di cui 553 nell'integrale 34 km e 350 nella speed 18 km; sono complessivamente 24 i ritirati, di cui 22 nell'integrale  e 2 nella speed; gli inflessibili giudici della FIDAL hanno invece squalificato per mancanza del materiale minimo obbligatorio da regolamento 13 atleti, di cui 22 nell'integrale e 2 nella speed; sono quindi 866 i finisher totali, di cui 528 nell'integrale 34 km e 338 nella speed 18 km.

I prossimi appuntamenti di Ultrabericus Team saranno ora la gara gemellata Garda Trentino Xmas Trail del prossimo 14 dicembre a Torbole sul Garda, seconda e conclusiva prova del Winter Christmas Trail Challenge, classifica a somma dei tempi delle due gare integrali; e soprattutto la decima edizione dell'Ultrabericus Trail il prossimo 14 marzo 2020, che per l'anniversario vedrà, in aggiunta alle usuali prove Urban di 22 km, "Twin lui e lei" di 34 km + 31 km a staffetta mista, e Integrale di 65 km, anche una prova unica sulla distanza dei 100 km.

1 commento

  • Link al commento Rodolfo Lollini Martedì, 03 Dicembre 2019 12:15 inviato da Rodolfo Lollini

    "Inflessibili giudici"?
    Un aggettivo che da un'organizzazione gara, nei confronti di chi fa rispettare le norme di sicurezza in un trail, gare dove ogni tanto ci scappa anche il morto, non avrei usato

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