Dubai: maratona con tempi top, 11 atleti sotto 2 ore e 07
24 gennaio - Incredibile esito alla maratona di Dubai, giunta alla 21^ edizione: la gara maschile si è risolta quasi in volata, con ben 11 atleti nel lasso di soli 19 secondi, praticamente in volata. Che io ricordi non si era mai assistito ad un arrivo del genere.
Ha vinto al suo debutto l’etiope Adugna Bikila, col tempo di 2:06:15, secondo posto per il keniano Eric Kiptanui (2:06:17), anch’egli all’esordio sui 42,195 km. Terzo con lo stesso tempo un altro etiope, Abeje Ayana. Poi tutti gli altri nell’arco di 14 secondi, l’undicesimo ha chiuso col tempo di 2:06:34!
Chi se l’è sentita di seguire la gara (partiva alle 03.00, ora italiana) sarà rimasto un po’ deluso: atleti tutti in gruppo che procedevano affiancati. Non è successo praticamente nulla sino al km 41 quando Kiptanui ha allungato decisamente sugli avversari, che per la prima volta sono rimasti in fila indiana. Arrivo quasi in volata, con Adugna che lo passa a 500 metri dall’arrivo e la gara finisce qui.
Gara femminile quasi “normale”, si fa per dire: in una classifica tutta etiope (occupano i primi 9 posti), ha vinto Worknesh Degefa in 2:19:38, seconda Guteni Amana (2:20:22), terza Bedatu Badane (2:21:55). in ogni caso comunque alto il livello delle atlete, le prime cinque hanno corso sotto 2:23. Gara che Degefa risolve con velocissimo passaggio alla mezza (68:16), che un po' pagherà nella seconda parte, infatti la Guteni recupera parecchio ma non abbastanza per riprenderla.
Condizioni meteo meno buone del solito per questa gara: erano 17 i gradi alla partenza (negli anni precedenti erano tra 12 e 14 gradi), con un po' di vento sul percorso. Partenza fissata alle 06.00, ora locale, praticamente al buio per i primi chilometri. Un percorso tipo biliardo, poche curve, lunghi rettilinei, situazione ideale per correre sul ritmo. Gara tutta etiope, sia al maschile che al femminile relativamente ai primi 10 posti: unica eccezione il secondo classificato Kiptanui e la decima donna (messicana, Risper Gesabwa). Non deve sorprendere più di un tanto l’assenza dei keniani (mancavano anche alle recenti maratone di Houston e Mumbai): gennaio per loro è 'bassa stagione', anche per il festeggiamento del Natale.
Alla possibile domanda su come si può correre così forte e così in tanti, la risposta in gran parte viene dal montepremi (totale 385.000 dollari!). Il decimo classificato/a portava a casa ancora 2500 dollari. Questo a mio avviso spiega anche lo sviluppo della gara maschile, tutti insieme a controllarsi, fin quasi all’arrivo. Il tempo finale contava poco, invece contava vincere, o comunque piazzarsi bene. Un montepremi di questo livello è molto attraente, probabilmente riduce anche la necessità di pagare ingaggi consistenti: nel momento in cui corri forte ….vai a premi, e che premi!
Infine, come spesso accade in queste importanti manifestazioni, c’è un pezzo di Italia nelle posizioni che contano; la Demadonna Athletics ha piazzato i suoi atleti al primo, quarto e decimo posto nella gara maschile; in quella femminile al primo, terzo, quinto e settimo posto.
1 commento
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Venerdì, 24 Gennaio 2020 17:05
inviato da G.Carlo Chittolini
Ok , ma i passaggi ogni 10 km si possono sapere?
Grazie
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