Salso-Busseto: nostalgia delle ultime gare 'vere'
Era il 23 febbraio, poco più di un mese fa, ma la percezione è che sia passato molto più tempo. Vecchia di un paio di giorni la notizia che il primo caso di coronavirus era stato diagnosticato a pochi km da qui, a Codogno, in provincia di Lodi, proprio in un podista [il Mattia Maestri di cui abbiamo più volte trattato, e oggi guarito NdR].
L'apprensione per la sorte delle gare iniziava ad essere giustificata; quella domenica eravamo iscritti alla Verdimarathon. Già tutte le manifestazioni sportive erano state immediatamente annullate in Lombardia , ma si capiva che di lì a poco i confini si sarebbero estesi.
Siccome nessun decreto ufficiale era arrivato nel frattempo in Emilia Romagna, pur attanagliati da dubbi e paure abbiamo deciso di partecipare.
Molti invece i podisti che impauriti dal possibile contagio hanno deciso di non presentarsi (oltre a quelli materialmente impediti dal trovarsi nelle prime ‘zone rosse’), ma nonostante questo alla partenza eravamo in molti.
http://podisti.net/index.php/cronache/item/5811-salsomaggiore-pr-verdi-marathon.html
La mattina, perfetta per correre con un bel sole e clima gradevole, anticipava la primavera. Ogni maratoneta era munito di mascherina recuperata all'ultimo minuto; chi non l'aveva si rifugiava dietro ad uno scaldacollo.
L'umore percepito era di preoccupazione misto a diffidenza e i discorsi, ovviamente tutti catalizzati sulla notizia del virus, passavano dallo scambio di opinioni personali a riguardo, ai pronostici di come si sarebbe evoluta la situazione, magari anche al sospetto su sintomi nel podista incrociato nei bagni o affiancato alla partenza.
Gli amici della Parma Marathon, per il secondo anno hanno gestito al meglio tutta la giornata, tenendo presente che la manifestazione non è di semplice organizzazione. Quattro le distanze, con i relativi traguardi e i servizi annessi.
Il percorso invariato con la partenza sulla via principale di Salsomaggiore, la banda a dare il benvenuto agli atleti e Roberto Brighenti a dirigere tempi e battute.
Primo traguardo a Fidenza, dopo circa 10 km, poi continuando per la mezza maratona che ha come traguardo il castello di Fontanellato. Chi prosegue per i 30 km ( che poi sono 28,5) arriva a Soragna. La distanza maratona, infine, termina come sempre davanti alla statua di Giuseppe Verdi a Busseto. Quest'anno i punti musicali sono stati più definiti ed emozionanti, soprattutto alle Roncole davanti alla casa del compositore.
Il tempo massimo era di 5 ore e 30 e l'ultimo concorrente, pur essendo in ritardo di qualche minuto, è stato accompagnato negli ultimi metri da tutto lo staff organizzativo, accolto con ovazione da tutti presenti e medagliato dal presidente Paolo Peschiera.
Un plauso all'abbondanza dei ristori, soprattutto a quello finale nel quale, come da tradizione, non mancava nulla.
Era già chiaro a tutti che la settimana successiva non si sarebbe corso a Bologna, ma nessuno ovviamente si aspettava le restrizioni che poi si sono susseguite.
Fortunatamente non abbiamo avuto notizie, tra i nostri amici podisti presenti quel giorno, di casi di contagio.
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